𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑𝟕

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21 luglio 2022

FILIPPO - SAMUELE

«Pronto?»

«Fil, devi aiutarmi. Voglio passare due giorni con Vale.»

«Oh, ma che sono diventato? La vostra fata madrina? E non puoi andare da lui?»

«No, voglio che passiamo un weekend fuori porta... non a casa sua dove stiamo sempre!»

«Wow, proprio una fuga romantica! I tuoi lo sanno?»

«No, per questo mi servi tu. Tecnicamente, sono ancora in punizione...»

«Finirai all'inferno per le tue bugie, non per essere gay, lo sai?»

«Fil, concentrati! Alla mia redenzione ci penserò il mese prossimo!»

«Ok, ok, scusa! Non ti arrabbiare e dimmi che dovrei fare.»

«...»

«Samu? Se non parli, come ti aiuto?»

«Ecco... tua mamma ha detto che casa vostra sarà sempre un porto sicuro per noi, no?»

«Sai benissimo che è così.»

«Vale anche per la casa al mare?»

«Pfffff...»

«Non ridere, sono serio!»

«Ahahahaha, ti ho mai detto che ti adoro? È lì che vuoi andare a rifugiarti?»

«... Sì.»

«E va bene, non credo che mia mamma farà problemi. Qual è il tuo piano?»

*

*

*

24 luglio 2022

VALERIO - SAMUELE

«Pronto?»

«Vale, che fai il prossimo weekend?»

«Ciao, coniglietto! Non lo so, perché? Finalmente i tuoi ti rilasciano da quella prigione?»

«Più o meno... puoi chiedere ai tuoi la macchina per quei giorni?»

«Non credo ci siano problemi, ma dovrò andare a prenderla almeno il giorno prima. Mi dici che intenzioni hai?»

«No.»

*

*

*

30 luglio 2022

VALERIO

L'appuntamento era stato fissato alle nove di mattina alla stazione di Brignole. Scelta strana, ma Samu non aveva voluto dirmi niente e io avevo accolto quell'invito con l'eccitazione della sorpresa. Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli, solo per noi due, e non vedevo l'ora di vivere questo weekend con lui.

L'improvvisata di due settimane prima, per quanto intensa e piena di desiderio, non era stata sufficiente a saziarmi del tutto. Samu si era presentato a casa mia senza avvisarmi, dicendo che avremmo avuto pochissimo tempo e che non era intenzionato a sprecarlo in cose futili come parlare. Per quello, aveva detto, ci sarebbe stato il cellulare.

Il modo in cui aveva chiesto a un Paolo sconcertato di andare a farsi un giro era stato esilarante ma, appena chiusa la porta alle sue spalle, non c'era stato altro tempo che per noi.

Ci eravamo amati in silenzio per un'ora, concentrandoci sul calore dei corpi che si fondevano e dei respiri che si mischiavano. Solo i nostri gemiti avevano fatto da colonna sonora a quell'intermezzo estivo volato via troppo velocemente.

Sunrise (You're my... vol. 1 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora