𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟓

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Avvertenza: non fatevi illusioni! 😂😂

10 ottobre 2021

SAMUELE

Ero tornato a casa dalla festa che era appena passata la mezzanotte e trovai Mic ancora sveglio che leggeva in camera nostra, mentre il resto della casa dormiva già.

«Allora come è andata la serata? Già finita?» voleva sapere subito i dettagli, ma non ero in vena di fargli il resoconto. E poi che gli avrei dovuto raccontare? Di come ero scappato via perché uno grosso grizzly aveva fatto lo stronzo con me?

«Serata carina. Posto bello, tanta gente e tanto casino. Drink annacquati ma buffet decente.» il minimo indispensabile e, ovviamente, non sufficiente per quel pettegolo di mio fratello.

«Hai conosciuto persone nuove? Avete rimorchiato?»
Signore, aiuto!
Quando Mic attaccava, diventava un martello pneumatico.

«Io no, Marco e Matteo forse sì. Ti diranno loro domani, ok? Ora dormi, per favore, che sono stanco morto.» e così dicendo andai in bagno a prepararmi per la notte.

Valerio aveva detto che Filippo gli aveva confidato di avere rapporti tesi con me, ma mi era sembrato pensasse che io lo avessi allontanato per il suo orientamento sessuale. Era così, infatti, ma non nel modo che pensava lui. Gli eventi che mi avevano portato alla rottura con Fil risalivano al primo ritiro estivo di tennis a cui avevamo partecipato, quando avevo scoperto che lui era gay...

Estate 2017

Lo aveva detto la seconda sera mentre stavamo cenando, rispondendo a una ragazza che glielo aveva chiesto sfacciatamente.

Io ero rimasto di sasso ma sembravo l'unico sbalordito. Gli altri parevano solo aver ricevuto conferma di qualcosa che già sospettavano. Lo aveva detto senza imbarazzo, come se avesse risposto alla domanda "preferisci il tè o il caffè?".

Quello più a disagio al tavolo ero io. Era la prima volta che venivo a sapere che un'altra persona fosse come me, e scoprire che proprio Fil, uno dei miei più cari amici e da quest'anno fonte di turbamento, lo fosse, mi aveva messo addosso un miscuglio di ansia ed eccitazione.

Ovviamente stava prevalendo la prima, perché avevo passato mesi e mesi a pregare che la mia attrazione verso i ragazzi fosse solo una fase. Avevo lavorato su me stesso per provare a superarla ma, in quel momento, tutti i miei scarsi progressi stavano iniziando a indebolirsi.

Per fortuna, durante il giorno ci incontravamo poco perché le attività erano state suddivise in base al livello di gioco. Lui era stato assegnato al gruppo dei principianti e io a quello degli agonisti; quindi, alla fine riuscivamo a vederci solo durante i pasti e per le attività serali.

Avevo cercato di osservarlo per capire se qualcosa in lui fosse cambiato rispetto agli anni precedenti, ma non avevo notato niente di diverso. Era il solito Fil, socievole, sorridente e iperattivo. Non sembrava provarci con altri ragazzi, non passava più tempo con le femmine che con i maschi e nessuno lo evitava per il suo orientamento sessuale. Insomma, il suo coming out non aveva portato conseguenze.

L'ultima sera ci eravamo trovati in turno insieme per lavare le pentole della cambusa. Per tutta la settimana non gli avevo mai chiesto niente, ma mi erano sorte in testa un sacco di domande. Volevo fargliele prima di tornare a casa, e così mi ero fatto coraggio.

«I tuoi lo sanno?» avevo chiesto a bruciapelo. La reazione dei genitori era la cosa che mi spaventava di più. Mi aveva guardato come se stesse cercando di capire la domanda, poi, dopo un tempo che mi parve lunghissimo, rispose.

Sunrise (You're my... vol. 1 - BoyXBoy)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora