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Luna's POV

Le ore del giorno sono relativamente poche, messe a confronto con una vita intera; ma sembrano dannatamente infinite quando ti manca qualcuno

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Le ore del giorno sono relativamente poche, messe a confronto con una vita intera; ma sembrano dannatamente infinite quando ti manca qualcuno. Passano in modo irrimediabilmente lento e noioso, e l'unica cosa che puoi fare è cercare di impiegare il tempo con delle attività che alla fine non portano altro che altra noia, se l'unico pensiero fisso è un altro.

La cena è finita da un pezzo, adesso sto facendo le treccine ai capelli di JJ mentre quest'ultimo scorre la home di TikTok. Ultimamente non c'è più niente che riesca a farlo sorridere o distrarre: non partecipa più ad alcuna attività, mangia pochissimo e la notte non dorme. Tutto è peggiorato quando due giorni fa Alex gli ha detto che stavano preparando i documenti per farlo tornare in psichiatria. La struttura non vuole alcun morto sulla coscienza, chiaramente, e dato che JJ non fa che peggiorare quello è l'unico posto adatto per lui. Ma questo lui non è ancora disposto a capirlo, non si sente ancora pronto a stare meglio perché fondamentalmente non trova una ragione per farlo. Cerco ogni giorno di fargli capire che io invece ci sono, che gli voglio bene e che ci sarò anche al di fuori di questa struttura, ma ormai più niente sembra tirarlo su. Mi ricorda la me di qualche mese fa, che non vedeva alcuna luce in fondo al tunnel. Ad oggi non sono guarita del tutto, ma ho cominciato a vedere la luce e passo dopo passo mi ci sto avvicinando.

Quando il campanello suona, Marianne che è seduta sulla poltrona di fronte a me e JJ mi guarda di scatto come se c'entrassi io. Sì, è vero, l'ultima volta era Tyler a suonare il campanello, ma adesso è con sua madre e non verrebbe mai qui a quest'ora dopo il rimprovero dell'ultima volta.

Eppure... «Luna, ti vogliono alla porta!» urla Alex dall'ingresso.

Tyler, dannazione, perché diavolo devi metterti nei guai?

Mi alzo facendo attenzione a non far male a JJ, prima di andare verso l'ingresso e ritrovarmi davanti Kayla.

Supero Alex e mi butto tra le braccia della corvina, stringendola forte. Mi è mancata tantissimo, Dio, non mi aspettavo di rivederla adesso.

«Che buon odore che fai» borbotta Kay, annusandomi i capelli.

Mi stacco dall'abbraccio e la guardo da testa a piedi «Che ci fai qui? Non hai l'aereo tra poco?».

«Tra un paio di ore. Non potevo andarmene senza prima salutarti almeno di sfuggita, Luna» mi prende le mani «Grazie ancora, per quello che hai fatto per noi».

Sposto lo sguardo verso l'auto sul vialetto, dove intravedo Aera e Tyler salutarmi con la mano, così ricambio.

«Questo ed altro per voi» sorrido, stringendola di nuovo a me «Mi raccomando, torna appena puoi okay? Mi manchi tanto».

«Tornerò, promesso» mi bacia la guancia prima di fare un passo indietro «Corro prima di perdere l'aereo, ti voglio bene Luna!» mi manda un altro bacio volante che faccio finta di afferrare e mettere in tasca, poi entra in auto ed aspetto di vederli ripartire prima di rientrare a casa.

Holding on to heartacheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora