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Luna's POV

Ho pensato di morire sull'asfalto insieme a Tyler, quando ho sentito lo sparo e l'ho visto accasciarsi

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Ho pensato di morire sull'asfalto insieme a Tyler, quando ho sentito lo sparo e l'ho visto accasciarsi. Ho provato puro terrore, quando ho visto il sangue. Ho provato rabbia, quando l'uomo che gli aveva appena sparato ha tenuto il corpo inerme di Ty per terra. Ho urlato, mentre Kayla cercava di tirarmi via, ma nessuno sarebbe mai riuscito a tenermi ferma in quel momento, neanche Tyler stesso; così mi sono dimenata, e mentre l'uomo ha cominciato a correre via, invece di accasciarmi insieme a Tyler ho deciso di rubargli la pistola dalla fondina e di sparare alla gamba del bastardo che ha deciso di uccidere Tyler.

La rabbia ed il dolore si erano mischiati fino ad accecarmi completamente, fino a farmi agire nel modo più sbagliato che potesse esserci.

Ho guardato l'uomo rotolare sull'asfalto cocente, mentre una decina di persone cominciavano ad affollare lo spazio intorno a noi. Ho fissato quell'uomo piangere ed urlare dal dolore, mentre dei passanti allontanavano dal suo corpo l'arma; ed alla fine, il dolore al petto ha cominciato ad urlare più forte della rabbia, e voltandomi indietro ho visto Tyler in una pozza di sangue e Kayla premere sulla ferita con il volto più pallido di quello del fratello.

«Chiama la cazzo di ambulanza, Luna!» mi urla ad un tratto, e proprio mentre schiaccio la cornetta verde per chiamare il 911, vedo la corvina poggiare due dita sul collo di Tyler.

«Dimmi che è vivo, Kay» la voce mi trema appena, ma il terrore non svanisce quando annuisce per affermarmi che c'è ancora battito.

Sono veloce a dare indicazioni agli operatori del 911, senza mai distogliere lo sguardo da Tyler. Kayla lo ha spogliato della giacca della divisa, solleva anche la canottiera sottostante e quando vedo il foro sul suo petto, dal quale sgorga ancora sangue, le lacrime prendono il sopravvento.

«Ce la farà, starà bene» Kayla lo ripete come una cantilena, come a convincere se stessa «Non ha preso il cuore, starà bene» ripete.

Poi la corvina fa qualcosa di inaspettato: infila l'indice nel foro causato dal proiettile, e questo sembra quasi dare una scossa al fratello che, d'improvviso, si risveglia e rilascia un urlo di dolore.

«Oh mio Dio, Tyler» crollo sulle mie ginocchia, cerco di attirare lo sguardo smarrito di Ty poggiando le mie mani sul suo viso. È vivo, ha gli occhi aperti. È ancora qui con me, Tyler è con me.

«Amore, resta con me» blatero, le voci della folla a noi circostante si mescolano con il rumore delle sirene che si avvicinano.

Tyler non riesce a proferire parola, annaspa alla ricerca di ossigeno, ma continua a tossire sangue.

«Stai immobile, Ty. Non muoverti!» rimango scioccata da quanto Kayla stia rimanendo lucida, perché io non ci riuscirei mai.

Scosto i capelli dalla fronte del corvino, cerco di sorridergli per dirgli che andrà tutto bene, che lui starà bene; ma sono piuttosto sicura che le mie lacrime non siano affatto convincenti.

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