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Tyler's POV

Quando chiudo il fascicolo e lo poggio sulla scrivania con un sospiro, Charlie mi dà una pacca sulla spalla in segno di conforto, prima di allontanarsi

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Quando chiudo il fascicolo e lo poggio sulla scrivania con un sospiro, Charlie mi dà una pacca sulla spalla in segno di conforto, prima di allontanarsi.

L'ho aiutato a chiudere un caso di omicidio avvenuto due giorni fa, ed anche se questo è un punto in più sulla mia cartella, è inevitabile che il mio cuore pianga per la giovane vittima che era incinta di otto mesi.

Alla fine decido di chiudere tutto e di archiviare la cartella, prima di salutare i miei colleghi ed uscire dall'ufficio.

Nel tragitto fino alla mia macchina, la costante sensazione di essere seguito con lo sguardo mi rende nervoso. Più mi guardo intorno, meno vedo gente fissarmi. Il parcheggio è deserto, ma io lo so che c'è qualcuno, e sono piuttosto sicuro che sia uno stronzo ingaggiato da mio padre che aspetta di essere preso a pugni.

Giungo a casa, mi cambio rapidamente prima di raggiungere casa di Luna. La aspetto fuori, non volendo incontrare i suoi genitori, ed attendo pazientemente che visualizzi il messaggio che le ho mandato.

Spero che il pomeriggio che ho programmato per noi due la renda felice, perché è l'unica cosa che merita. Voglio finalmente baciarla senza interruzioni, sentire il suo cuore battere forte contro il suo petto, sfiorarle il viso e stringerla a me.

Quando vedo la scritta "visualizzato" sotto il mio messaggio, ripongo il telefono in tasca e comincio a fissare la porta in attesa che finalmente esca. Passa qualche minuto prima che io possa vederla uscire in tutto il suo splendore, mentre indossa dei pantaloni lilla ed un maglioncino leggero bianco panna. Sarebbe splendida anche indossando un sacchetto della spazzatura, ma questo non ho il coraggio di dirglielo.

Sale in auto e si sporge verso di me, con un sorriso, per darmi un bacio sulla guancia.

«Ho una richiesta da farti» inizia «Ma prima...» alza la manica del suo maglioncino e sul suo braccio emerge la scritta σύνειμι, tra le cicatrici.

Spalanco la bocca in un gesto involontario, prendendo il suo braccio per vedere da vicino il tatuaggio ancora fresco ed arrossato.

«Luna...» dico sconvolto, alzando lo sguardo sui suoi occhi felici.

«Ci ho messo un po' per convincere mia madre ad accompagnarmi, stamattina, ma alla fine ha acconsentito» il mio sguardo ricade sul tatuaggio, e poi sull'anello che le ho regalato per il compleanno e che ho sempre visto sul suo indice della mano destra.

«È bellissimo, Luna» sussurro. «E l'ho fatto per te, quindi lo è ancora di più»

«Perché l'hai fatto?» chiedo, genuinamente incredulo e grato per un gesto simile.

«Perché anche io ti amo, Tyler, ed amo essere insieme a te» allunga la mano e mi accarezza il viso in modo dolce e delicato, facendomi sciogliere il cuore.

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