DANGEROUS

6- Jealous, jealous, jealous

MADDY
Era passato quasi un mese da quella discussione con Hardin.

La situazione tra noi era del tutto precipitata e se prima ci scambiavamo qualche parola, oltre a gli insulti, adesso c'erano solo quelli.

Lui mi ignorava e quando non lo faceva era sempre pronto a dirmi qualcosa di cattivo, oltre al fatto che ogni volta che andavo a salutare Jane o Eric lui portava gli occhi al cielo dicendo sempre la stessa frase: «ancora questa ricca viziata».

A cosa è dovuto tutto questo cambiamenti devo ancora capirlo, ma la cosa che so è che ha iniziato un gioco alla quale io non volevo giocare.

Prima mi dice che mi renderà la vita un inferno, ma non lo ha mai fatto.

Poi mi chiama in continuazione amore, mi aiuta e si interessa a me.

Poi mi ignora e fa finta di schifarmi.

Ma io non ho mica il tempo di stare dietro ai suoi cambiamenti di umore, ho altre cose su cui concentrarmi come per esempio l'ammissione alla Oxford University, che è sempre stato il mio sogno.

Ma oltre all'interesse per Oxford una cosa che mi rimbombava nella testa era la festa di Halloween, che ogni anno veniva organizzata da Kiara, nella sua mega villa.

Era una cosa che proprio non poteva fare a meno di organizzare.

Tutti sono fanatici di Halloween , ma credo che questa sia la festa preferita di Ki che ama i travestimenti di qualsiasi genere.

La cosa che mi preoccupa però è che a questa festa è invitata tutta la scuola, compresi i Killer Spiders.

Sono sicura che gli altri verranno, visto che Kiara si è interessata personalmente di invitarli usandola come scusa per parlare con Ethan.

Avevo anche parlato con Jane sta mattina all'entrata e mi ha confermato che sarebbero venuti.

Da qui ho avuto la conferma che lui ci sarà, ed è per questo che non riesco a smettere di pensare a questa stupida festa.

***                                                                     

Dopo aver sopportato le prime due ore di chimica, finalmente avrei avuto un po' di respiro con letteratura inglese.

Amavo quella materia, peccato che la rovinava la presenza non richiesta di uno stronzo criminale.

In realtà avevamo molti corsi in comune, ma era diverso rispetto a letteratura, perché non sentivo la sua voce, ne tantomeno mi distraevo a guardarlo.

A letteratura lui trovava sempre il modo di dire una sua opinione, ma la cosa che mi sta fastidio è che tutto quello che dice è sempre corretto.

Il modo in cui interviene, il tono di voce che usa, fa capire che è realmente interessato e appassionato alla letteratura.

Usa parole così profonde e mirate che ogni volta tutti rimaniamo incantati a sentirlo parlare, compresa quella gallina di Denise Lacroix, che non ha mai perso tempo per fargli gli occhi dolci.

Sono anche seduti insieme, pensa tu che carini.

Arrivo in classe di corsa e riesco anche a sedermi in un posto decente, senza notare che alla mia sinistra c'era seduta la coppietta disgustosa.

Dopo averci augurato il buongiorno, il professore spiega che oggi avremmo parlato di un autore molto importante, che ha portato una nuova visione della personalità umana: Stevenson, con la sua opera "The Strange Case Of Dr Jekyll and Mr Hyde".

Non appena il prof termina la frase, come per un riflesso involontario, mi giro verso di lui e riesco a notare che aveva lo sguardo basso e la schiena rigida, come se fosse teso.