28- ..just call my name,

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MADELINE🌶️

Stronzo.
Bastardo.
Coglione insopportabile e presuntuoso.
Figlio di mignotta.
Stupido insolente montato.
Grande faccia da culo.

Questo è come definisco Hardin Smith, da quando è andato via da casa mia dopo avermi scopata.

Non che io sia famosa per non essere permalosa, ma dopo il modo in cui si è comportato questi insulti sono,letteralmente, una minima parte di quello che gli toccherebbe davvero.

Nonostante tutto quello che mi ha detto, prima di andare via, mi fa lo stesso schifo.

Mi ha umiliata.
Mi ha ferita.
E, adesso, io fremo dalla rabbia.

Non è solo una rabbia nei suoi confronti, però, è anche una rabbia con me stessa.
Perché?
Perché non riesco a smettere di guardare lui, che limona su un cazzo di divano con una cazzo di ragazza.

La cosa peggiore? È che mentre io sto qui a fissarlo come una psicopatica, lui non mi degna di uno sguardo.
Neanche uno.

Perché cazzo non riesco a smettere di guardarli?
Mi ha trattata di merda, mi ha scopata ed è andato via e io ho anche il coraggio di essere gelosa.

Che si fotta.

Non sarà certo un ragazzo a rovinarmi la serata, tantomeno se questo ragazzo è Hardin coglione Smith.

Corro al bancone, chiedendogli un drink forte.
Il più forte che riesce a fare.
Attendo un po', prima di avere quella salvezza tra le mani, che proteggo a costo della vita tra la folla di gente.

Durante il conto alla rovescia mi sono resa conto di quanto il locale fosse pieno, quindi non sarà difficile trovare un ragazzo da baciare questa sera.

Ecco il mio obiettivo: trovare un bono assurdo e baciarlo davanti ad Hardin.
Se lo fai lui, perché non posso farlo anche io?

«Madeline Stevenson, la vuoi smettere di guardare il mio amico e pensare mille modi per ucciderlo?»

È la voce di Jane.
Deve avermi raggiunta, dopo che mi ero allontanata.

«Mmh, no. È divertente, lo sai»

«È tutto ok?» chiede la mia amica

È una domanda così banale, che però mi fa ricordare di tutte le cose che non vanno affatto bene.
Tra queste c'è ovviamente I.Q, che ha eliminato subito i messaggi che mi aveva scritto.
Ero sicura che non fosse possibile tracciarlo, quindi non ci avevo provato nemmeno.

Un piccolo promemoria risuona forte nella mia testa, come se fosse l'allarme di una sirena.

O ti allontani da Hardin Smith o puoi considerarlo già in una fossa, scavata da me personalmente.

Ennesimo problema.
Per quanto io provassi gelosia nei confronti di quel coglione ricciolino e volessi farlo ingelosire, dovevo stargli alla larga.
Meglio così, che vederlo morto.

Credo.

«Mad, stai bene? Ti ho fatto una domanda» riparla Jane

«Sisi, scusami. Il mio cervello elabora le cose molto a rallentatore, comunque si tutto bene» rispondo «Adesso, andiamo a ballare» continuo, prendendola per mano.

Raggiungiamo le altre ragazze, per poi scoprire che ci sono tutti.

Ethan e Hardin avevano finito i controlli d'ingresso.
Quelli dell'uscita li avrebbero fatti Jane e Isaac.
Eric invece doveva occuparsi di controllare l'interno, per evitare risse o altro.

DANGEROUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora