26-trust and truth

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NICOLE🌻

È passato un giorno da quando è successo tutto quel casino

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È passato un giorno da quando è successo tutto quel casino.
Ho passato letteralmente tutta la giornata a leggere il mio amato libro, senza schiodarmi dal letto. Neanche per un secondo, a parte per fare pipì e bere.

Ho la conferma che di tutta la serie Twisted, i miei preferiti restano Bridget e Rhys.

Adesso sono le tre di notte, ma il mio cervello non ne vuole sapere di spegnersi.

È sempre così, ogni notte.

Ogni notte la mia mente elabora pensieri per nulla positivi, quanto piuttosto autodistruttivi.

Ho sempre avuto tutto nella mia vita, almeno apparentemente.
Ho una casa di lusso con la piscina, auto e vestiti costosi.
Vado nella scuola migliore di Manhattan e il mio nome è già in cima alla lista delle migliori università di New York.
Con uno schiocco di dita, ottengo tutto quello che desidero. All'istante.
Ho dei genitori presenti, ma tante volte vorrei che non lo fossero.

So che è scorretto dire questo, perché c'è chi farebbe pazzie per vivere una vita come la mia, ma io non riesco a vederla come qualcosa di positivo.

La verità è che nella mia vita, io mi sono sempre sentita morta. Senza alcuna possibilità di scelta.

Tutta quanta la mia vita è stata già scritta, ancora prima che io nascessi, dai miei genitori.
Partendo dagli studi dall'asino al liceo, a quelli dell'università, fino ad arrivare agli amici e allo sport.

Tutto è sempre andato secondo i loro piani.
Per questo mi sento di vivere una vita, che non è affatto mia, ma loro.

Mi sento soffocare, mi manca il respiro tutti i giorni.

Sentirsi oppressa e giudicata dalla propria famiglia è tra le cose peggiori che si possano provare, ma è una cosa che percepisco tutti i giorni.

Non mi sono mai sentita viva.

E, proprio per questo motivo, ho cercato di togliermi la vita. Da sola, in una vasca da bagno, con delle lamette.

Perché cosa c'è di peggio di vivere una vita che non senti tua?
Cosa c'è di peggio di una vita in cui non puoi sbagliare, perché altrimenti potresti mandare all'aria tutti i piani che i tuoi genitori hanno fatto per te, ancora prima che tu nascessi?

Niente.
Non c'è niente peggiore di questo.

Purtroppo è stato Noah a trovarmi, in fin di vita e con le braccia sanguinanti.
Mi ha portata subito in ospedale, da cui sono uscita due settimane dopo.

E tutto è ricominciato da capo, anzi è forse peggiorato.

Dopo l'ospedale, i miei genitori sono diventati ancora più oppressivi, ma questa volta lo erano più sullo sport e l'alimentazione.

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