HARDIN
Ho sempre creduto di essere difettoso, di essere rotto. Questo era il motivo per cui, secondo me, non riuscivo a socializzare con le persone o, semplicemente, a provare delle emozioni positive.Fino a quando, il sei giugno, non ho conosciuto Madeline Stevenson.
La persona più insopportabile del mondo, ma anche quella più adorabile.
Talmente tanto adorabile che mi sono ritrovato a tatuarmi un sei sulla schiena, cioè la data di quando ci siamo conosciuti.
Perché l'ho fatto? Per incidere sulla mia pelle un ricordo, che non voglio resti solo nella mia mente. Perché quel giorno io, inconsapevolmente, ho conosciuto la ragazza che avrebbe colorato la mia vita.
Il nostro rapporto non è mai stato tutto rosa e fiori, neanche adesso lo è, però abbiamo fatto dei passi in avanti rispetto a prima.
Io ho meno paura di aprirmi con lei, meno paura di essere sincero.
Questo però non cambia ciò che credo da sempre, cioè che la scelta migliore sia quella di proteggerla da me e il mio gruppo. Non a causa nostra, ma per gli effetti collaterali che ci trasciniamo dietro.
Nonostante questo, però, non resisto e ogni volta è più forte di me cercare, in tutti modi, di avere un contatto con lei.
Mi ostino a continuare a fingere di stare con quella vipera insopportabile, ma solo perché voglio umiliarla per bene dandole una botta di umiltà, dopo quello che ha fatto passare a Mad.
Il nostro rapporto va e viene, ma io continuo sempre a scrivere poesie e frasi per lei. Tutto il mio quaderno nero, ormai, è dedicato a lei.
Ogni frase, ogni parola, ogni lettera. Tutto.
L'ultima che ho scritto volevo fargliela leggere, perché vedevo che aveva paura per il piano che abbiamo organizzato, aveva ansia di sbagliare, timore che qualcosa andasse storto.
Io l'ho appoggiata quando ha detto di voler andare, non perché non avessi paura per lei, ma perché sapevo che saremmo stati tutti lì a proteggerla.
Avevo pensato a tutto.
Mad avrebbe parcheggiato la macchina difronte la scuola. Poi si sarebbe avvicinata verso il cancello e avrebbe aspettato lì.
Mentre noi eravamo tutti nascosti nei dintorni, in modo da guardare da tutte le prospettive, per controllare i movimenti.
Ethan aveva dato a tutti un auricolare piccolissimo, quasi impercettibile, in modo da poter comunicare tra di noi attraverso una chiamata.
Jane e Noah sono andati a prendere la macchina dei genitori di quest'ultimo, per non destare troppi sospetti. Nolan ed Eric sono andati con quella di Eric. Ethan e Kiara con quella del mio amico, mentre Nicole e Isaac con quella di Nicole.
Io sono andato con la mia, Madeline con la sua. Eravamo gli unici da soli e Dio solo sa quanto avrei voluto starle vicino, anche solo per tranquillizzarla.
Però ho cercato di farlo, a modo mio. Infatti, mentre era distratta, ho messo nella tasca della sua giacca uno dei miei soliti e stupidi biglietti.
MADDY
Sono appena arrivata davanti al parcheggio della scuola, sulla mia lamborghini viola.
Ho il cuore che mi batte, l'ansia che mi sta divorando radicalmente e la paura che si è diffusa in tutto il mio corpo.
Tutte queste sensazioni sono, però, seguite dall'adrenalina, dovuta al fatto di poter scoprire chi diavolo mi manda questi stupidi biglietti.
Sono ancora dentro l'auto però. Non trovo ancora il coraggio di scendere, perché è come se dentro di me si fosse aggiunta una nuova sensazione di dubbio.
STAI LEGGENDO
DANGEROUS
Teen Fictionvivere con il vuoto dentro è una delle cose più difficili nella vita, soprattutto se non hai nessuno su cui contare, ma cosa succede quando due persone vuote si completano a vicenda? Due gruppi che appartengono a mondi completamente diversi: chi ha...