18- ..and you're crying, crying

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HARDIN

Sto ancora sorridendo, come un coglione, per la notizia data da Ethan.

Tutti gli auricolari hanno un GPS.

Ci mettiamo subito a lavoro per rintracciarli e in circa dieci minuti troviamo la posizione esatta.

«Si trovano in una specie di magazzino,  a quaranta minuti da qua» continua Ethan

«Andiamo» rispondo subito, alzandomi per andare a prendere la giacca

«No, non adesso» ribatte Isaac

«Spiegami per quale assurdo motivo dovremmo perdere ancora tempo» chiedo esasperato

«Non è facendo le cose in maniera impulsiva che miglioreremo la situazione. Non sappiamo niente, né quanti uomini sono, né se I.Q è ancora lì. Dobbiamo aspettare, pensare a un piano che non metta in pericolo né Mad, né noi.»

Sto per ribattere fin quando non arriva una proposta da parte di Eric «che ne dite se proviamo a parlarle, anche per capire com'è la situazione? Sarebbe meglio andare preparati, piuttosto che alla cieca»

«L'auricolare è attivo, quindi teoricamente dovrebbe sentirci, basta che anche noi li indossiamo. L'unico dubbio potrebbe essere la distanza, magari la nostra voce non le arriverà chiara» continua Ethan

«Beh, proviamoci allora, cosa stiamo aspettando?» chiede Kiara « datemi un auricolare»

«Aspetta, lo connetto al computer così possiamo ascoltare tutti» risponde Eric.

Così, dopo qualche minuto, Eric riesce a connettere l'auricolare al pc e siamo pronti per provare a parlare con Madeline.

«Maddy, mi senti? Sono Ki» inizia a parlare Kiara.

Nessuna risposta.

«Se ci senti, fai un colpo di tosse, un mugolio, qualsiasi cosa che ci permetta di capire che non stiamo parlando a vuoto» continua

Ed ecco che, dopo svariati minuti di silenzio, finalmente, sentiamo qualcosa.

Un sì, quasi impercettibile. Questo ci fa capire non solo che lei è ancora viva, ma anche che non può parlare liberamente.

«Ascolta Maddy, se non puoi parlare non farlo. Tossisci o fai altro per comunicare con noi, non farti scoprire» continua Kiara

«Mad, ora facciamo delle domande, tu rispondi come puoi. Se capisci che non puoi parlare tossisci se la risposta è negativa, mentre starnutisci se è positiva» prende parola Jane «Sono in tanti?»

«10» risponde sussurrando

«Hai visto i loro volti, sai riconoscerli?» continua Jane, ricevendo un colpo di tosse come risposta

«Ti hanno fatto nulla? Dimmi di no, altrimenti avrò molti morti sulla coscienza» chiede, ricevendo altri colpi di tosse come risposta.

E, grazie a questa sua risposta, ritorno quasi a respirare.

«Ascolta Mad, noi siamo riusciti a rintracciare l'auricolare, ma non sappiamo se muoverci adesso o domani sera.» continua Isaac

«Non venite senza sapere cosa fare. Sono chiusa in uno stanzino piccolissimo, non vedo niente. Non so se ci sono altre persone, se sono di meno. Non so neanche dove mi trovo. L'unica cosa che so è che ho sceso una marea di scale, per arrivare in questa stanza orribile. Hanno delle maschere. Prima di venire, cercate di capire come muovervi. Io sto bene, non mi hanno fatto nulla» risponde Mad

Sapevo in cuor mio che lei avrebbe detto così, perché è la cosa giusta da fare.

Sapevo che era il caso di aspettare, ma il fatto che lei sia nelle mani di quella specie di fantasma del cazzo mi fa ribollire il sangue.

DANGEROUSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora