anche quando poi
saremo stanchi,
troveremo il modoJANE🥀
ricordiJANE, 15 anni
«Ho una proposta» mi disse, quel giorno, Illir.
Io ridacchiai, visto che qualsiasi cosa dicesse, mi metteva comunque di buon umore.«Ti ascolto» risposi.
«In realtà non è una proposta, perché l'ho già fatto. Spero solo che tu non mi dica di no»
«Dai su Illir, parla che altrimenti mi metti ansia» continuai, sorridendo.«Ho prenotato un tatuaggio, da fare insieme»
Sbarrai gli occhi d'istinto.
Avrei voluto fare così tanto un tatuaggio, che ci pensavo da un sacco di tempo. Non avevo ancora l'età per farlo, ma nel nostro quartiere questo era una cosa del tutto non rilevante. Stavo solo aspettando il momento giusto.Ed era arrivato.
Sorrisi, facendogli capire che non vedevo l'ora di farlo con lui.
«Cosa ci tatuiamo?» chiesi, in seguito.
«Qualcosa che ci riguardi, che ci rappresenti» rispose lui.
«Cioè?»Lui sospirò, come se avesse paura della mia reazione.
«Avevo pensato a una frase, ma se non ti piace possiamo fare qualunque cosa tu voglia»
«Dai, illuminami» risposi, con un sorriso a trentadue denti.«Et ventis adversis» disse, abbassando lo sguardo a terra, timoroso della mia reazione.
«Anche con i venti avversi» tradussi e lui annuì.Rimasi un po' in silenzio.
Era praticamente la nostra frase.
Non aveva affatto dimenticato il modo in cui c'eravamo conosciuti, anzi lo aveva tradotto in un tatuaggio.Non realizzavo ancora che la vita mi avesse donato una persona come Illir, così speciale e così buona.
«È bellissima, Illir. La adoro» risposi, mentre lui sorrise. Si avvicinò a me e mi baciò.
Grazie mamma, so che questo è tutto merito tuo.
JANE, 15 anni
«Aveva promesso di non lasciarmi mai. Era un bugiardo anche lui, così come tutti loro. Adesso sono sola, cazzo. Sola» esclamai, piangendo.
Mia madre era morta.
Mio padre era morto.
Tutta la mia famiglia? Anche, morta con lui.Ero rimasta sola.
«Non sarai mai sola, piccola lupa. Ci sono i tuoi amici con te e avrai sempre me» mi rispose, ma io negai con la testa.
«Andrai via da me anche tu, Illir. Scapperai come fanno sempre tutti.» risposi, singhiozzando.Lui si fermò a guardarmi serio, mentre ero ancora stretta tra le sue braccia.
«Preferirei morire, che vivere senza di te.»JANE, 16 anni
«Mi lascerai mai?» gli chiesi.
Eravamo nella nostra casa sull'albero, un posto che era diventato sempre più nostro, sempre più bello.Illir negò con la testa, sorridendomi.
«Dovrei essere un pazzo per lasciare andare l'amore della mia vita, J»Sorrisi anch'io, arrossendo.
«Stai dicendo che sono l'amore della tua vita? Non ti sembra un po' troppo?»
«È quello che penso. L'unico amore che potrei provare è proprio quello per te» rispose, accarezzandomi il polso dove c'era il nostro tatuaggio.
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DANGEROUS
Novela Juvenilvivere con il vuoto dentro è una delle cose più difficili nella vita, soprattutto se non hai nessuno su cui contare, ma cosa succede quando due persone vuote si completano a vicenda? Due gruppi che appartengono a mondi completamente diversi: chi ha...