17

25 1 0
                                    

Passarono giorni e giorni e Jungkook ancora non mi parlava, dopo tutto quello che era successo l'unico che sarebbe dovuto essere arrabbiato ero io ma non riuscivo ad esserlo lo amavo troppo.

A scuola mi guardava sempre ma quando anche io lo guardavo lui subito voltava lo sguardo e io veramente non capivo perchè si stesse comportando in quel modo.
Oggi è il giorno più importante per me e spero che Jungkook se lo ricordi.
Appena arrivo a scuola Jimin mi accoglie abbracciandomi e cantandomi "Tanti auguri", tutti avevano l'attenzione su di me e Jimin tranne la persona che più mi interessava. Jungkook quella mattina non c'era, neanche a casa lo avevo visto quindi mi iniziai a preoccupare molto.

Prima di prendere il telefono e chiamare a Jungkook per sapere dove fosse, Jimin mi diede il regalo e io subito gli dissi che non ce n'era bisogno.
Aprii la bustina e dentro c'era una pennetta, non capendo il perchè della pennetta Jimin iniziò a spiegarmi dicendo che lì c'era la nostra vita, tutto quello che avevamo vissuto insieme, le litigate, i pianti, le risate, tutto ogni particolare. Ero davvero fortunato ad avere Jimin come migliore amico. Lo volevo davvero molto bene a Jimin e mai averi voluto perderlo perchè era l'unico che sapeva ogni mia piccola cosa.
Le mie insicurezze, le mie abilità, le mie paure. E come lui sapeva ogni cosa di me, io sapevo ogni cosa di lui anche per questo abbiamo un rapporto così, perchè ci fidiamo l'un l'altro.

Ma ora sento di aver perso una parte di me, avevo perso Jungkook e non riuscivo a essere spensierato come prima, mi faccio sempre paranoie e ora anche gli incubi.
Ero spaventato non mi era mai succesa una cosa del genere e ora che è accaduta ho paura, ho paura che questa volta l'ho perso per sempre, ho paura che non mi ami più, ho paura che perderò tutti, ho paura di me.

Jimin mi risvegliò dai miei pensieri e subito dopo avevo la voglia di un abbraccio così mi buttai su Jimin e lo strinsi forte a me.
<<Non abbandonarmi anche tu, ti prego>>.
<<Ehi, taetae perchè dovrei abbandonarti, sei il mio migliore amico e mai potrei abbandonarti>>. Mi disse Jimin stringendomi ancora di più come per farmi capire che non mi avrebbe mai abbandonato. Sciolsi io per primo l'abbraccio e Jimin mi guardò negli occhi come per capire cosa stesse succedendo, così mi prese per il braccio e mi portò nei bagni.
<<Tae, perchè hai detto quelle cose? Perchè dovrei abbandonarti? Mai ho pensato a questa cosa e mai la penserò, ora però raccontami cosa è successo>>.
<<Ti ricordi quel discorso che abbiamo fatto al parco? Jungkook mi ha seguito e ha ascoltato il nostro discorso però ha capito male e se n'è andato. Quando sono tornato a casa lui non c'era ancora ma nemmeno il tempo di entrare che subito dopo dietro di me c'era Jungkook pieno di sangue, mi continuava a dire che avrei dovuto dirglielo in faccia che non volevo stare più con lui. Io non capivo perchè stesse dicendo quelle cose così mi spiegò che mi aveva seguito e aveva ascoltato la nostra conversazione. Io mi sono arrabbiato non solo perchè mi aveva seguito e non si fidava di me, ma anche perchè era stato egoista, mi sono arrabbiato così tanto che me ne sono andato e l'ho lasciato lì da solo>>.
Jimin mi guardò scioccato e poi riprese a parlare.
<<Mi dispiace tae ma questo non vuol dire che solo perchè hai litigato con Jungkook, anche con le altre persone litighi o addirittura ti abbandonano. Non ti ricordi tutte le litigate che abbiamo fatto? Eppure sono ancora qui a sopportarti>>.
Ridemmo entrambi e poi Jimin continuò a parlare.
<<Ora non ci pensare più stasera festeggeremo il tuo compleanno lo inviteremo e in cambio tu lo stuzzicherai o lo renderai geloso e vediamo che cosa fa come sorta di vendetta. Va bene?>>.
Annuii e poi uscimmo dal bagno.

Le ore passavano lentamente e sinceramente non vedevo l'ora di tornare a casa.
Mentre tornavamo a casa Jimin si bloccò in mezzo alla strada con uno sguardo preoccupato. Io subito mi preoccupai gli andai incontro.
<<Tae devo dirti una cosa che mi ero dimenticato di dirti... ti ricordi quel ragazzo di qui ti parlai?>>.
<<Si, mi ricordo che ha fatto, ti ha messo le mani addosso, ti ha fatto soffrire guarda che se ha fatto una cosa del genere per me è un uomo morto>>.
<<No, taetae non ha fatto niente del genere anzi. Bhe quando siamo andati a quella festa Yoongi mi accompagnò a casa e... è successo di tutto.
Appena entrammo a casa ci spogliammo e->>.
<<Ok basta non andiamo troppo nei particolari. Quindi lo avete fatto e ora state insieme?>>.
<<Bhe... si>>.
<<COMPLIMENTI AMICO MIO, LO SAPEVO CHE ANCHE TU AVRESTI TROVATO LA PERSONA GIUSTA SONO FELICE PER TE!!!>>.
<<Ma come? Non sei arrabbiato?>>.
<<Perchè dovrei? Certo un pò si perchè me lo hai tenuto nascosto ma so che alla fine me lo avresti detto>>.
<<Tae sei l'amico migliore del mondo sono fortunato ad averti>>.
<<E io sono fortunato ad avere te, ora andiamo però>>.

Arrivammo a casa e appena entrai tutti mi fanno gli auguri e mi danno il regalo ma la persona che più voglio avere accanto in questo momento non penso che l'avrò mai e che verrà alla festa .
Dovetti ritirare tutto perchè dalle scale scese la persona che più amavo, la persona di cui mi sono innamorato e sempre lo sarò, la persona che mi sta facendo soffrire ma che nonostante questo amerò sempre.

Mi si fermò il cuore quando si avvicinò a me e mi diede gli auguri, lo ringraziai e gli regalai un sorriso che poche volte regalavo.

Mangiammo tutti insieme e poi io e Jimin andammo nella mia stanzetta per studiare. Bussarono alla porta ed entrò Jungkook.
<<Che ti serve?. Gli chiesi con lo sguardo rivolto verso i libri.
<<Possiamo parlare un attimo? In privato>>.
Mi alzai e seguii Jungkook facendo segno a Jimin che gli avrei raccontato tutto dopo.
<<Allora cosa vuoi dirmi?>>.
<<Bhe innanzitutto volevo scusarmi per averti fatto stare male e per averti seguito. Non so cosa mi sia preso ti amo così tanto che avevo e ho ancora paura di perderti. Ma evidentemente questo amore non corrisponde. Non so se stai capendo quindi te lo spiego meglio>>.
Intanto i miei occhi erano già lucidi perchè avevo capito cosa volesse dire ma per farmi ancora più male volevo essermelo ripetuto.
<<Quello che ti voglio dire è che... non possiamo stare insieme. Credo che non ci sia un futuro per noi due o almeno c'è ma solo in amicizia>>.
Quelle parole furono una pugnalata al petto,sapevo che sarebbe andata a finire così ma sentirtelo dire dalla persona che ami fa un'altro effetto. Mi scese una lacrima ma sorrisi lo stesso.
<<Va bene lo capisco non fa niente, ora vado>>.
Jungkook provò a fermarmi ma io me ne andai correndo e piangendo in silenzio.
Appena arrivai nella mia stanza Jimin si avvicinò a me e notando che avevo gli occhi lucidi mi abbracciò e mi coccolò.
<<Ci sono io taetae sempre non dimenticarlo. Ora liberati, sfogati ma non tenerti tutto dentro farai peggio>>.
<<Grazie Jimin sei l'unico che mi vuole bene e che mi ama, un'amore diverso da quello che provi per Yoongi ma lo percepisco quanto mi vuoi bene e spero che percepisci anche quanto te ne voglio io>>.

Mi addormentai tra le braccia di Jimin con ancora le lacrime che mi scendevano. Non potevo crederci che per Jungkook ero un semplice amico dopo tutto quello abbiamo passato insieme per lui sono un semplice amico.
Se per lui sono un semplice amico anche per me sarà così, da oggi in avanti si farà come dico io.

Per SempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora