Nevaeh
Visti da fuori io mio padre e mia madre su quel jet privato saremo sembrati un allegra famiglia felice di ritorno da uno dei soliti viaggi. Loro erano ignari del caos che stava per uscire fuori con complice il mio ex. Mi sarei fatta i complimenti da sola per aver convinto Max a cambiare radicalmente il suo atteggiamento se non fosse che la mia testa era proiettata da tutt'altra parte, su Lando. Mi avrebbe dovuto chiamare per farmi sapere come agire senza essere troppo indiscreti in modo di salvare entrambi i nostri nomi. Per quanto ero felice che finalmente quelli che provavamo sarebbe uscito fuori, la reazione di mio padre mi terrorizza. Lui che in quel momento sta leggendo un giornale sportivo sorseggiando un cappuccino, ha l’aria così innocua che non crederesti proprio che potrebbe fare una cosa del genere a sua figlia. Invece l’aveva già fatta.
“Pensi di raggiungere tuo padre anche al prossimo gran premio?” Chiede mia madre seduta proprio vicino a me.. distolgo lo sguardo da mio padre per rivolgerlo a lei. Se c’è una cosa che odio di mia madre che lei è impeccabile ogni volta anche quando si sveglia alle sei di mattina per tornare a casa non come me che sto morendo di sonno e farei qualsiasi cosa per tornare a dormire in un soffice letto. Come quello dell’hotel, come quello dove io e Lando eravamo sprofondati godendo l’uno del corpo dell’altro.
Non so come faccia la mia mente ad essere così deviata.
“Si..” devo distogliere l’attenzione da quei pensieri “sempre se lui vorrà.”
“Lo sai che accanto a me ci sta sempre un posto per te.” Alza lo sguardo dal giornale per sorridermi.
Non preoccuparti a breve non mi vorrai più al tuo fianco. Penso.
“ti vedo pensierosa Nevaeh va tutto bene?” Chiede mia madre posando una mano sui pantaloni da ginnastica che avevo indossato per quella giornata
“Si è tutto okay, devi smetterla di preoccuparti cosi tanto per me.” Provo a rassicurarla togliendo la sua mano
“mi ha raccontato tuo padre di quello che ha fatto Max approfittandosi di te in quel modo.” Scuote la testa in segno di disapprovazione.
Mio padre le aveva detto tutto, non potevo oramai raccontargli più niente. L’unico momento che eravamo riusciti a condividere come padre e figlia lui l'aveva rovinato.
“Ti avevo detto delle cose e speravo non gliele andassi subito a riferire.” Poso le mani sul tavolino posto tra i sedili e lo guardo negli occhi. Non sono per niente felice di quello che ha fatto, per una volta che mi sono fidata di lui.
“È tua madre mi sembrava giusto dirtelo, non sono bravo in questo genere di cose.”
“Non lo sei mai stato da quando mi hai spedita lontana da Max”
Perfetto adesso è iniziata ufficialmente la lotta padre figlia, vedremo chi la vincerà. Il fatto è che la testardaggine ed il mio carattere, la voglia di vincere ogni competizione li ho presi proprio dalla persona che ho davanti quindi non cederò facilmente.
“L’ho fatto per il bene del team ed il tuo.” Alza la voce chiudendo il giornale
“Esiste sempre e solo il team per te papà, non sai neanche cosa sia il mio bene.” Non ci vedo più dalla rabbia mentre quelle parole scivolano via dalla mia bocca senza che io potessi trattenerle.
“Nevaeh calmati.” Mia madre posa una mano sui muscoli tesi del mio braccio con cui stavo facendo forza contro il tavolino.
“No, lui mi ha tolto tutto quello che avevo dicendo che po faceva per me. Non sa neanche che cosa mi faccia felice, ogni volta devo stare da sola se esco con Perez o Charles devo farlo di nascosto perché lui non deve saperlo altrimenti mi spedisco dall’altra parte del mondo.” Scuoto la testa e sono sicura che in quel momento sto davvero urlando “Quando inizierai a capire che posso avere anche io qualcuno accanto?”
“Loro non sono fatti per stare con te.” Mio padre nonostante la rabbia mantiene un tono pacato “Se ti mettessi con uno di loro la tua vita verrebbe rovinata, i giornalisti ti starebbero alle calcagna ed è già tanto se sono riuscito a tutelarti quando stavi con Max. E poi per stare con un ragazzo che si e no vedresti una volta all’anno? In più hai un futuro dentro la formula 1, cosa direbbero di te? Ci hai mai pensato?La gente è cattiva, non gli importa quanto ti fai male loro continueranno ad affondarti.” Prende un grosso respiro “Per evitarti una cosa del genere ti spedirei anche in Giappone se fosse necessario. Ti devo proteggere da tutto quello che potrebbe farti stare male, sono tuo padre.”
Il metabolizzare tutto quello che dice è più difficile d previsto. Troppe informazioni tutte insieme. Non lo fa per gelosia perché pensa che io sia sempre la sua bambina e vuole tenermi stretta ma per salvaguardare il mio futuro là. Già molti avevano parlato male di me quando si era sparsa la notizia del mio posto nel team redbull dopo il college e quello che avevano scritto sul mio conto non era sicuramente bello. Di me e Max non era uscito niente perché mio padre si era messo come scudo tra me ed i media per evitare che io potessi stare male. Ma ora mi sentivo più matura, sapevo che adesso quelle parole mi sarebbero rimbalzate addosso poiché non le reputavo vere eppure lui continuava comunque una battaglia invisibile ai miei occhi solo per proteggermi.
La rabbia piano piano svanisce, riesco solo a prendergli la mano che lui stringe appena accarezzandone il dorso. Mi sta perdonando dallo sfogo che ho avuto poco prima nei suoi confronti, ma come facevo a sapere tutte queste cose se lui era il primo a non avermele mai dette.
“Troverai qualcuno alla tua altezza là fuori ed io sarò felice di conoscerlo.”
Già, il problema è che quel qualcuno lo conosce benissimo ed adesso mi chiedo proprio come la prenderà la notizia che a breve sarebbe uscita.
Prendo un grande respiro. Tanto vale rischiarsela adesso, prima che lui lo venga a sapere dai media.
“io ho trovato un ragazzo.”
L’attenzione di entrambi i miei genitori è su di me.
“Si chiama Lando Norris.”
Mio padre ha un tempo di reazione che mi spaventa. Si alza in piedi sbattendo le mani sul tavolo. Il caffè si rovescia proprio sul giornale. Poi mi indica con un dito che trema per la troppa rabbia che gli sta sormontato dentro.
“Ti ho chiesto solo una cosa in tutti questi anni Nevaeh!” una cosa!” Mi scaglia contro quelle parole mente il suo viso si fa rosso, una vena gli pulsa sul collo e devo dire che sono realmente spaventata. “L'hai già fatto con Max adesso con lui! Cosa ti salta in testa? Scordati il prossimo gran premio non ti voglio più vedere in pit lane tornerai solo quando avrai finito il college e ti sarà passata questa smania per i piloti.”
Cerco di dire qualcosa ma lui mi blocca con un gesto della mano.
“Non ti voglio sentire, non ti voglio più vedere fino a quando non atterriamo ed una volta fatto io prenderò il primo aereo per l’Olanda. Da oggi se fai qualsiasi cosa, se sento qualsiasi cosa su te e Lando Noris scordati il tuo futuro in formula uno.”
Mi alzo in piedi e corro nel bagno posto in fondo a l’aereo. Nessuno avrebbe detto che sarebbe stato facile ma sicuramente non me lo immaginavo così difficile. Le lacrime uscivano come fiumi in piena fuori dai miei occhi ed io non riuscivo ad arrestarle. I singhiozzi soffocamento il mio respiro mentre dentro mi sentivo come se mi avessero tolto qualcosa ed era realmente così. Mi sentivo come se avessi perso mio padre e Lando contemporaneamente in meno di un ora. Non l’avrei più rivisto mio padre non me ne avrebbe più dato l'occasione ed io non ero sicuramente pronta a dirgli addio così in fretta, soprattutto perché i sentimenti che provavo erano più forti di qualsiasi cosa io avessi mai sentito. Sembrava che in sua presenza tutte le mie emozioni venissero amplificate, mi sentivo viva e felice accanto a lui eppure quel sogno dell’amore alla romeo e Giulietta che speravo di vivere era appena stato infranto.

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Horner
ChickLit"Se sei la figlia di Chris Horner la tua vita non è come le altre. La competizione ti scorre nelle vene ed il tuo mondo è fatto di macchine, campionati ed essere portata in giro per il mondo come se fossi un pacco mentre tua madre rimane a chilometr...