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Lando

So cosa significa non essere considerato un pilota vincente, l’inizio di quella stagione non era stato dei migliori, anzi, mi aveva portato a dubitare di me stesso e di quello che facevo. Mi avevano detto che sarei solo dovuto essere più paziente, ma vedere gli altri piloti andare meglio di me, mentre io ero sempre costretto al ritiro, sicuramente non mi aveva dato fiducia nel futuro.
Finalmente quel giorno però era arrivato, finalmente avevo conquistato anche io un traguardo, seppur un semplice secondo posto in Austria sempre dietro alle spalle di Max. Oramai eravamo abituati a inseguirlo senza possibilità di superarlo e quando ti correva alle spalle avevi ancora più paura, riusciva a farti sbagliare anche quando non lo vedevi.
Scendo dal podio dopo quella breve premiazione insieme ai due piloti Redbull, arrivo fino al piccolo piazzale dove si sarebbero tenute le interviste con qualche ente televisiva.
“Cosa ne pensa Lando Norris di questa qualifica?” Mi chiede una giornalista sulla trentina
“Sono felice, io ed il mio team abbiamo lavorato tanto per arrivare fino a questo punto.”
“Come ci si senti a partire tra le due Redbull?”
“Sicuramente ci sarà molto lavoro da fare per mantenere la seconda posizione, so perfettamente che alle mie spalle c’è un pilota agguerrito ma cercherò di fare del mio meglio.”
Proprio mentre rispondevo a quella domanda scorgo, dietro alle sue spalle, la stessa ragazza che mi aveva guardato prima di salire sul podio. Lei parla tranquillamente con i due piloti Ferrari, sembra che li conosca da una vita, forse sono io l’unico a non averla mai vista. Eppure non appena i nostri sguardi si erano incrociati per un secondo, per un solo secondo, mi era sembrato di allontanarmi da tutti.
Era una bellezza diversa, una di quelle che sai che non piacciono a tutti ma che appena la vedi ti cattura immediatamente. Non era troppo alta ed i suoi capelli scuri erano in contrasto con la schiera di bionde che di solito vengono a vedere i gran premi.
Sapevo solo una cosa di lei che era nel team redbull e, per come era vestita, sicuramente non era una delle ingegnere del team.
Quell’onda di domande mi travolge la mente ed io non riesco a rendermi conto che la giornalista mi ha rivolto un’altra domanda, forse troppo concentrato a guardare nella direzione di quella ragazza e a vedere se tra lei ed uno dei due piloti ferrari ci fosse qualcosa.
“Lando ci sei?” Mi chiede la giornalista. La sua espressione è preoccupata, forse si è resa  conto anche lei che sono immerso nei miei pensieri
“Si scusi io… Ho il mio team principal che mi chiama, perdonami.”
Ottima bugia per scappare dalla marea di giornalisti accalcata contro le transenne. Riesco ad allontanarmi da quella folla solo dopo aver preso a gomitate un paio di persone e, quando arrivo dove avevo visto la ragazza poco prima lei non c’è più. Mi guardo intorno alla ricerca dei suoi capelli mori ma non trovo niente, nessun indizio che mi possa riportare da lei.
Sembro proprio stupido, neanche la conosco e mi comporto in questo modo.
A dir la verità non mi riconosco neanche io, negli anni non sono mai corso dietro le ragazze erano loro che venivano da me. Bastava che dicessi che ero un pilota di formula uno e tutte accorrevano ai miei piedi. Per quanto questa cosa fosse allettante con nessuna ero riuscito ad instaurare un rapporto con dei sentimenti, a volte era solo del semplice sesso, una sorta di valvola di sfogo dalla mia vita frenetica come pilota.
“Hey amico ti sei perso qualcosa?” mi chiede Perez che riesce anche lui ad uscire dalla calca di giornalisti.
“Ho visto una ragazza”
“Qua di ragazze ne girano a centinaia e vuoi che io ti trovi una ragazza?” Mi chiede inclinando un po’ la testa di lato, so che ha bisogno di più dettagli per capire a chi mi stia riferendo
“E’ mora, non troppo alta tu l’hai anche abbracciata.” Lo indico, mi ricordavo perfettamente che lui, appena sceso dalla vettura, era corso nella sua direzione.
“Nevaeh?!” Urla quel nome e  scuote la testa, forse spera che non mi stia riferendo davvero a lei.
“E’ la ex di Max la figlia di Chris Horner, amico non dirmi che ti piace lei. Sai perfettamente che Max non la lascerà mai nelle tue mani ed io, fossi in te, la lascerei perdere anche perché suo padre non credo te la darà vinta così facilmente.”
Non riesco a credere a quello che mi sta dicendo il mio collega.
Quella ragazza è Nevaeh era la ex di Max Verstappen. Avevo sentito parlare di lei quando l'olandese si confidava con me. Sapevo che era la  figlia di Chris e sapevo anche che con Max era finita non appena lei aveva iniziato il suo percorso universitario.
Per quanto l’averla vista aveva scatenato qualcosa in me che non riuscivo minimante a controllare, non sono così stupido da capire che tra me e lei non sarebbe mai potuto nascere qualcosa.
“Toglitela dalla testa.” Mi suggerisce Perez posandomi una mano sulla spalla, poi si dilegua.
Forse ha ragione, non mi sarei mai messo contro uno dei miei amici più cari per accontentare un mio capriccio che forse non mi avrebbe portato da nessuna parte. Eppure qualcosa di lei mi era rimasto in testa, non sapevo di preciso cosa fosse. Forse il suo essere così diversa dalle altre, sembrava che non le importasse niente di come fosse vestita o di indossare un paio di tacchi per farsi vedere, tutt'altro. Era una di quelle ragazze che voleva evitare le attenzioni degli altri provando a nascondersi.
Avevo bisogno di rivederla, qualcosa mi attraeva verso di lei, come una calamita.



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