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Nevaeh
Lando sarebbe arrivato a breve, non so come sarebbe riuscito a passare inosservato davanti a mio padre e a tutti i piloti ma la sensazione di avere finalmente un attimo solo per noi mi emozionava al punto che è la quarta volta che mi guardo allo specchio per assicurarmi di avere un aspetto decente. Indosso un paio di pantaloncini da ginnastica ed una maglietta abbastanza lunga con il marchio delle redbull.
Finalmente bussano alla porta, vado ad aprire e Lando è lì davanti a me. Ha una bottiglia di champagne in mano ed un sorriso stampato sul volto.
È anche lui felice di vedermi.
“Ho portato da bere.” Dice alzando appena la bottiglia che tiene in mano. Lo faccio accomodare mentre non posso non notare il suo oufit. Una maglietta bianca e un paio di pantaloni da ginnastica neri.
Devo dire che sa proprio come fare colpo
“Hai avuto problemi nel venire qua?” Chiedo chiudendo la porta alle sue spalle mentre lui si dirige verso i bicchieri di vetro posti sopra al frigobar.
“Ho incontrato solo tuo padre.” Lo dice quasi con indifferenza mentre io mi sento morire dentro. “Sto scherzando” cerca di tranquillizzarmi
“Non farlo mai piu” non posso fare a meno di ridere mentre mi siedo sul letto.
Lui prova ad aprire la bottiglia e ne versa un po’ in due bicchieri e me ne passa uno poi prende posto vicino  a me
“dovremo fare un brindisi” dice avvicinando il suo bicchiere al mio
“A cosa?”
“Credo a noi.”
I suoi occhi chiari mi guardano ed io non riesco a non credere che tra me e lui non ci possa essere un futuro, non riuscirei a stare senza quel ragazzo.
“A noi” lascio urtare i nostri bicchieri prima di bere un po’ del contenuto.
“Pensi che possa sapere qualcosa di te Lando Norris?” Chiedo posizionando la schiena contro la testiera del letto
“Io pensavo di limitare le chiacchiere al minimo ma se proprio devo”
Non riesco a fare a meno di mordermi il labbro. So dove voleva andare a parare ed è un idea allettante ma so anche che di lui conosco poco o niente.
“Sono un pilota di formula uno, sono inglese, nato a Bristol. Corro da quando sono piccolo, amo giocare ai videogiochi con i miei amici anche se di solito ho poco tempo per farlo, in più hai già visto che amo fare il dj.” Alza le spalle poi mi guarda “neanche io so molto di te.”
“sono la figlia di Chris Horner, studio in un college in America per diventare ingegnere.” Rimane sorpreso da quelle parole, mi guarda quasi a bocca aperta
“tu?”
“ti sorprende questa cosa? Cosa pensavi? Che volessi diventare una modella?” Inclino appena la testa di lato. Non ci voleva un genio per capire che io non potessi diventare una modella data la mia altezza poi ero là figlia di Chris Horner, era normale che per lui dovevo diventare un ingegnere per poi buttarmi in formula uno.
“no, quindi tuo padre poi ti farà lavorare con noi?”
“Potrei, sicuramente non lavorerò con te” bevo un al goccio di champagne nel mio bicchiere. Per quanto mi avrebbe fatto piacere vederlo ogni giorno dentro al suo box, passare le sere a fare riunioni e chissà cos’altro, il mio posto era già stato deciso a fianco di mio padre.
“Peccato mi avrebbe fatto comodo una come te”
“solo per quello?” inclino appena la testa di lato
Non mi risponde abbassa lo sguardo non potendo nascondere un sorrisetto malizioso che si fa spazio sulle sue labbra. Forse aveva ragione lui perché dovevamo perdere tempo a parlare? In quella stanza siamo soli ed il mondo esterno sembra lontano anni luce.
“fidati no” dice.
Quelle poche parole bastano a far scatenare un turbinio di emozioni incontrollabili dentro di me.
Poso il bicchiere sul comodino accanto alla testata del letto. Il suo sguardo si alza sul mio viso, forse stiamo pensando alla stessa cosa perché posa il suo bicchiere accanto al mio e si avvicina al mio viso.
Posa una mano sulla mia guancia che accarezza dolcemente. Sono completamente persa nel suo tocco caldo che per un secondo chiudo gli occhi, voglio assaporare ogni istante perché ho paura che possa essere l’ultimo.
Finalmente accorcia la distanza tra di noi, posa le labbra sulle mie. Il suo petto è sopra il mio e posso sentire il suo battito accelerare quando preme con la sua lingua sulle mie labbra. Le schiudo così da approfondire quel contatto. Sono completamente persa nelle sue braccia e nei suoi baci che non so nemmeno come ci sia finita sdraiata sul letto con lui sopra di me che accarezza il mio corpo alzando appena la maglietta.
Non lo fermo, so che non avrei avuto la razionalità per farlo. Anche perché sono sicura di non riuscire neanche a elaborare un pensiero concreto.
Porto le mani sul suo collo e le lascio scendere fino al suo petto, quando arrivo al bordo della maglietta la alzo un po’ ed inizio ad accarezzare la pelle calda che era celata al di sotto. Percorro i suoi addominali con i palmi delle mani  mentre dei brividi mi percorrono la schiena. Il contatto con la sua pelle nuda mi manda in estasi, sembra quasi che abbia fatto uso di qualche droga ma è semplicemente Lando.
“Se vuoi mi fermo” sussurra sulle mie labbra e per un secondo torno alla realtà. I suoi occhi mi guardano illuminati da una luce diversa come se ardessero di passione nei miei confronti. Io che non mi sono mai reputata un granché, devo ancora realizzare come mai lui abbia scelto me tra tutte quelle che gli vanno dietro.
“N..no” balbetto.
È ufficiale il mio cervello è inesistente in questo momento.
Lui non se lo fa ripetere due volte, riprende a baciarmi questa volta è famelico, sembra che voglia divorarsi le mie labbra che morde e dalle quali si stacca solo per sfilare la sua e la mia maglietta.
I nostri petti nudi sono finalmente a contatto tra loro e a me basterebbe anche rimanere così, abbracciata a lui per quella notte che avremo mantenuto segreta. Eppure il mio corpo so che vuole di più, vuole ogni parte del suo corpo, vuole ogni cosa che lui può offrirmi.
Scendo con le mani fino ai suoi pantaloni che slaccio aiutata dalla sua mano, poiché io risulto essere davvero troppo impacciata. Poi li sfila e passa ai miei lasciandoli cadere entrambi fuori dal letto così che non ci avessero dato fastidio.
La sua mano calda percorre la mia gamba che io piego portando il ginocchio all’altezza del suo fianco così che le nostre intimità entrassero a contatto. Un brivido mi percorre la schiena quando lo sento così vicino a me. In quel momento non mi sarei fermata per nessuna ragione al modo, la passione che mi brucia dentro ho paura che possa inghiottirmi.
Mi sposta appena l’elastico degli Slip ed entra in contatto con la mia intimità. Sussultò. Inizia ad accarezzarla lentamente con movimenti circolari mentre io sospiro per il piacere che quei semplici gesti mi stanno provocando. Infila un dito dentro di me con una delicatezza tale che quasi mi spaventa ma l’effetto che ha sul mio corpo è devastate. Sono costretta ad allontanarmi dalle sue labbra non appena i movimenti si fanno più deciso, un genitore di piacere esce dalle mie labbra. So che dovrei fare piano ma non ho il minimo controllo su di me in quel momento, Lando mi sta portando a conoscere un piacere che non pensavo fosse possibile e che non ero in grado di controllare.
I suoi movimenti continuano imperterriti, instancabili, sempre più veloci fino a quando io non raggiungo l’apice del piacere. Lo abbraccio mentre cerco di riprendermi. Non voglio che quella serata finisca così, ogni parte parte del mio corpo, ancora scossa dall’orgasmo appena avuto,, lo vuole dentro di me. Così gli sfilo i boxer neri e subito dopo sfilo anche i miei Slip oramai inutili.
Con un gesto lo faccio sdraiare sul letto e mi posiziono sopra di lui, i nostri sguardi si cercano, sappiamo che non dobbiamo dirci niente perché questi parlano al posto nostro. Si capiscono tutte le emozioni che proviamo senza che noi dobbiamo aggiungere altro.
Lascio che la sua erezione entri dentro di me e per sorreggermi poso le mani sul suo petto. Inizio con dei movimenti lenti, devo abituarmi anche io a quella sensazione che non provavo da tanto tempo ma cui è completamente diversa rispetto a quella che provavo con Max. Sento come se riempisse ogni parte del mio corpo, come se il sangue che ho nelle vene pompasse più velocemente mentre le farfalle nel mio stomaco decidono di darsi alla pazza gioia.
Prende le mie mani, le porta sopra la testa ed intreccia le nostre dita. Mi ritrovo con il viso vicino al suo mentre lo sento sospirare nel mio orecchio non appena le sue spinte di bacino diventano più profonde. Siamo completamente persi.
Si ferma un istante, esce da me e si alza dal letto prendendo un preservativo dalla tasca dei suoi pantaloni da ginnastica
“Già sapevi come andava a finire? Sono così prevedibile?” Chiedo con il fiato ancora spezzato mentre il mio sguardo non riesce a distogliersi dalla bellezza di quel ragazzo nudo accanto al mio letto
“Sapevo che non sarei riuscito a resisterti.” Dice mentre infila il preservativo e si sdraia di nuovo sul letto. Mi riposiziono sopra di lui lasciando che entri di nuovo in me. Questa volta le spinte si fanno più profonde, più veloci, il suo respiro è più rotto e tenta in tutti i modi di strozzare un gemito torturandosi il labbro inferiore.
Poso un bacio sulle sue labbra ne percorro il contorno con il labbro inferiore e sospiro a causa del piacere che quel ragazzo mi sta provocando. Di nuovo sento l’organo avvicinarsi ma aspetto fino a quando non sento che anche lui è sul punto di venire. L’attesa non è poi così tanta perché dopo qualche istante raggiunge l’orgasmo ed io lo seguo posando la testa sul suo petto.
I battiti dei nostri cuori sono l’unico rumore che si fa largo in quella stanza insieme ai nostri respiri rotti. Mi stringe a sé accarezzando la mia schiena nuda con movimenti delicati.
“Adesso sono certo che sarà difficile starti lontano.” Posa un bacio sul mio naso che io arriccio appena, lui sorride e quelle adorabili fossette compaiono sul suo volto. Inizio ad accarezzarlo, percorro con un dito i contorni di questo fino ad arrivare alle sue labbra. Non riesco a trovare un difetto
“Anche per me lo sarà.”
Ammetto ed è effettivamente così. Dopo quello che era appena successo mi sentivo più legata a lui, mi sentivo completamente sua.

HornerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora