Nevaeh
Mia madre entra nella mia stanza, dalla discussione avuta in aereo i nostri rapporti erano radicalmente cambiati. Passavo la maggior parte del tempo chiusa in camera dedicandomi allo studio e la vedevo solo di rado poiché, molte volte, partiva con mio padre lasciandomi da sola. Era sicuramente un bene, non avrei dovuto vedere la sua faccia cosa che ultimamente mi creava solo che rabbia.
“forse è arrivato il momento che io e te parliamo.” Si siede al bordo del letto ed io giro la sedia della scrivania distogliendo l’attenzione dai libri
“Non starò qui ad ascoltarti, sto studiando così tu e papà sarete felici, dato che questa è l'unica cosa che vi interessa.” Riporto l’attenzione sul libro.
Se aveva intenzione di chiedermi scusa ha sbagliato di grosso.“quando ci siamo conosciuti io e tuo padre la gente non ci vedeva bene come coppia. Io ero una cantate e lui un pilota, non hai idea di cosa ci hanno detto di come ci guardavano quando camminavamo insieme. Più volte abbiamo rischiato di rimetterci la nostra relazione e molte volte tuo padre ha rischiato il posto perché era troppo concentrato su altro.” Si lascia andare ad un sospiro “Lo sai che lo sta facendo solo per il tuo bene, la debolezza ed i sentimenti non sono contemplati in uno sport del genere ed in più tu sprecheresti tutti i sacrifici che stai facendo, vuoi davvero questo?”
Sentire la storia tra lei e mio padre non mi aveva fatto cambiare idea, io volevo vivermi lando alla luce del sole e so che saremo stati abbastanza forti insieme per andare avanti nonostante tutto quello che avrebbero potuto dire sul nostro conto.
“Se dovessi rinunciare a Lando si, preferirei fare la commessa in un supermercato scadente che perderlo. Non mi importa dello studio, non mi interessa quello che mi dicono gli altri. Voi volete che io sia la vostra figlia perfetta davanti agli occhi di tutti ma la perfezione non esiste, io posso sbagliare ma rimarrò sempre ciò che sono. Non metterò da parte i miei sentimenti per evitare che qualche tabloid scriva cose false sul mio conto”
Mi giro verso di lei che rimane in silenzio per qualche secondo, forse sorpresa dalle mie parole. Devo dire che mi farei i complimenti da sola, avevo dimostrato una certa maturità nel mio discorso cosa che aveva addirittura sorpreso mia madre. Se c’era una possibilità di tornare nella pit lane era adesso, dovevo solo sperare che mia madre si convincesse.
“Lasciami essere felice mamma, fammi vivere la mia vita.” Mi posiziono davanti a lei prendendo le sue mani “E se non andrà per il verso giusto prometto che non farò più niente che tu e papà non vogliate.”
I suoi occhi chiari mi guardano, sembra quasi commossa. È una donna molto sensibile, ha la lacrima facile cosa che, in quel momento, può giocare solo che a mio favore.
“Vuoi venire con me a Singapore?”
Sono certa che il mio cuore ha appena perso un battito, rimango incredula davanti a quelle parole. Ci ero riuscita, sarei tornata affianco a mia madre in pit lane.
“c..cosa?” la mia voce strozzata mi costringe a balbettare
“Con quel testone di tuo padre ci parlerò io ma ricordati la promessa che mi hai fatto e ti prego non fare altri casini.” Sorride poi mi abbraccia. Io ricambio lasciando che la commozione di quel momento prenda il sopravvento su di me. Le lacrime iniziano a scendere copiose dai miei occhi ricadendo lungo le guance. Avrei rivisto Lando ed era tutto grazie alla persona che mi stava tenendo tra le sue braccia. Ci avrebbe pensato lei a sistemare tutto con mio padre, e sapevo che solo lei sarebbe riuscita a convincerlo a cambiare idea. Questo riaccendeva in me una speranza la stessa che qualche giorno fa loro erano riusciti a togliermi.
“Adesso vado ad ordinare una pizza per cena, questa discussione mi ha tolto le energie.” Mi lascia andare mentre io non posso fare a meno di ridere davanti a quelle parole. Mia madre riesce sempre a tirarmi su di morale in un modo o nell’altro.
“Io voglio una Margherita.”
“Chi ha detto che la ordinerò anche per te? Non sarai certo tu a chiamare Chris Horner e per farlo ho bisogno di energie.” Si alza in piedi avviandosi verso la porta della camera.
“Si ma io ho dovuto ascoltare la storia di te e mio padre, è stato traumatizzante.” Rendo il tutto più credibile portando una mano sul petto ed utilizzando un tono melodrammatico
“posso sempre raccontarti cosa abbiamo fatto per averti.”
“Grazie mamma per oggi passo.”
“Come se non l’avessi mai fatto, con Lando è già successo?” Mi chiede ancora sulla porta di camera “Mamma!” le urlo non potendo fare a meno di trattenermi dal ridere
“Dai mi sembra il minimo che tu me lo racconti dopo quello che sto facendo per te.”
“Si è successo ed è stato bellissimo.” La mia mente viaggia a quel momento così indelebile nella mia testa, per un secondo riesco a sentire il calore della sua pelle sulle dita ma è solo la mia mente che gioca brutti scherzi.
“Spero che abbiate usato le precauzioni.”
“Mamma!” la rimprovero di nuovo
“Non voglio diventare nonna prima del previsto, vuoi andare da un medico? Così fai le analisi per la pillola”
Vorrei sotterranei. Parlare di queste cose con mia madre mi fa sprofondare nella vergogna, come il giorno in cui Lando si era presentato ed aveva fatto di tutto per mettermi in imbarazzo.
“Adesso ho proprio bisogno di una pizza.” Mi passo una mano tra I capelli. Sono certa di aver fatto una gran sudata per essere riuscita a sopportare quei discorsi da parte si mia madre.
“Si credo che tu te la sia guadagnata.” Posa un bacio sulla mia guancia poi se ne va lasciandomi in camera da sola.
Mi sdraio sul letto, afferro il cellulare e chiamo l’unica persona a cui avrei riferito la notizia. Il mio migliore amico.
Compongo il numero e dopo qualche squillo mi risponde.
“Nevaeh?” Mi chiede con la voce assonnata, probabilmente stava dormendo e l’ho svegliato. Non ho idea di che fuso orario abbiano lì dove sta lui, in realtà non ho idea di dove sia in questo momento. Probabilmente è tornato in Messico.
“Ciao Messicano. Ho una buona notizia da darti!”
“E me la devi dare proprio alle 4 di mattina?”
“Sei un guasta feste, se te l’avessi detto domani già avrei perso tutto il mio entusiasmo. Dovresti ritenerti fortunato.” Sospiro “Comunque dato che non voglio sentire le tue lamentele, ti dico subito la notizia. Mia madre convincerà mio padre per farmi vemente a Singapore!” quasi urlo le ultime parole e sono certa che Perez si sia appena giocato un timpano
“Come? Cosa?” Chiede incredulo “come farà?”
“Non so avrà i suoi modi per convincerlo.” Alzo le spalle, quello non era un mio problema “Sei felice di rivedermi Messicano?”
“Certo che lo sono!” Ride dall’altra parte del telefono, mi era mancato sentirlo così spensierato. Le nostre ultime conversazioni non erano state serene, anzi, il più delle volte scoppiavo a piangere e lui era costretto a consolarmi anche se lontano chilometri di distanza. Ma le belle notizie arrivano prima o poi e questa era una di quelle.
“Adesso devo andare, domani tuo padre ha deciso di metterci sotto ci vediamo domenica giusto?”
“Certo, verrò subito da te appena avrò modo. Ci vediamo.”
Chiudo la chiamata giusto il tempo perché la pizza è appena arrivata.

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Horner
ChickLit"Se sei la figlia di Chris Horner la tua vita non è come le altre. La competizione ti scorre nelle vene ed il tuo mondo è fatto di macchine, campionati ed essere portata in giro per il mondo come se fossi un pacco mentre tua madre rimane a chilometr...