Una folla si era stipata davanti all'entrata del tribunale. Attendeva il celebre Jamie Sinclair che era stato chiamato a Roma per deporre in qualità di testimone nel processo per il sequestro del cast e dei giornalisti durante l'anteprima stampa del Portasigarette Cinese. Sequestro che, come tutti ricordavano, si era concluso con la morte del sequestratore per mano di una coraggiosa ragazza, Olivia Pegna. Si era trattato di legittima difesa: aveva ucciso l'aggressore per difendere la propria vita e quella di altre sessanta persone. In quella fase, del resto, nessuno in quel cinema e tantomeno la Pegna era a conoscenza della finzione messa in atto dal sequestratore che, dotato di una pistola finta, non aveva neppure innescato l'esplosivo con cui aveva imbottito Sinclair.
A testimoniare in favore di Olivia Pegna erano stati più volte tutti i presenti in quel cinema e soprattutto Elisabetta Vallechiara che era stata sequestrata con la ragazza in un bagno ed era perciò testimone oculare dei tragici eventi.
L'aggressore, un trentenne sbandato che con quel gesto aveva voluto celebrare il suo amante, scomparso circa un anno prima e vero autore della sceneggiatura del film, faceva uso di stupefacenti. Forse il lutto male elaborato e l'abuso di cocaina lo avevano spinto a quel folle gesto. La sua salma era stata rimpatriata in Inghilterra subito dopo l'autopsia.
Quando Jamie Sinclair era uscito dall'entrata principale del tribunale, nel suo elegante completo in fresco di lana e il lungo cappotto nero, la folla in delirio lo aveva accerchiato e monopolizzato per una buona mezz'ora. Chi per scattare una foto con lui, chi per farsi firmare un autografo. Lui, come sempre, era stato magnifico, regalandosi completamente al suo pubblico e scambiando qualche commento con le sue numerose fan, che non finivano mai di apprezzare la sua disponibilità, oltre che la sua avvenenza. Poi si era diretto verso una macchina scura e vi era scivolato dentro, salutando con un ultimo sguardo e un cenno di mano il suo pubblico adorante.
All'interno, ad attenderlo, c'era il direttore della Starproduction. Lo avrebbe portato negli uffici romani per la firma del contratto: tre nuovi film su Lazlo Corallo, prequel per l'esattezza, visto che nell'ultima pellicola il detective del panama era morto. Si trattava di una coproduzione italoamericana e in Italia si sarebbero girate numerose scene dei film che, neppure a dirlo, vedevano un cast del tutto rinnovato, sia tecnico sia artistico, con una preponderante presenza di talenti italiani.
Sinclair aveva accolto la proposta con una crisi di nervi. Tutto aveva supposto della sua vita futura, tranne ritrovarsi tra i piedi nuovamente Lazlo Corallo. Per quel motivo tutto era stato deciso da tempo, per svincolarsi da quel ruolo stretto come un nodo scorsoio. Tornare a vestire i panni del detective era un vero incubo ma era stata un'offerta che "non aveva potuto rifiutare". Il direttore della Starproduction non aveva avuto mezze parole: o firmava quei contratti, o il piccolo incentivo promesso sarebbe rimasto nelle sue tasche. In più, non poteva sapere se la torbida faccenda del sequestro sarebbe stata declinata in tutti i suoi "dietro le quinte". Quello era bastato per farlo volare a Roma, dove del resto doveva recarsi per deporre un'ultima volta.
La macchina sfrecciava per le strade, silenziosa e senza intoppi. Era il dieci di dicembre e molti aspettavano l'inizio delle feste natalizie, con una Capitale già addobbata con luci e abeti pieni di palline colorate.
Il direttore si sistemò meglio sul sedile. Sinclair gettò un'occhiata alle gambe, fasciate in un completo blu professionale. Pantaloni.
«Mi mancano le tue gambe», le disse tornando a guardare fuori del finestrino. Lei lo squadrò.
«Aveva ragione Olivia. Ti metti sempre camicie troppo strette per la tua pancia» gli disse con tono discorsivo, distogliendo lo sguardo dall'attore. L'accenno alla pancia non era stato un toccasana per la sua vanità.
STAI LEGGENDO
Anteprima Stampa
General FictionUn attore di fama internazionale presenzia all'anteprima stampa italiana del suo ultimo film. Adorato da fan e giornalisti, l'interprete del detective Lazlo Corallo sembra avere una vita perfetta: è ancora bello, ricco e da qualche tempo è tornato s...