infermeria e attrazione

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appena scesa dal ring Ethan non c'era più è questo era un dispiacere visto che mi sarei voluta vantare della mia fantastica prestazione davanti a quella sua faccia a signore degli inferi sentii un braccio che mi tirava e vidi Katrin strattonarmi per il braccio facendo zig zag tra la gente fino ad arrivare fuori

"devi andare in infermeria Layla"

"ma non mi sono fatta male solo una piccola botta"

" si una botta che ti stava quasi per mandarti a terra"

su questa cosa non aveva tutti i torti per quel pugno potevo cadere a terra e perdere ma molto probabilmente l'orgoglio mi aveva fatto rimanere impassibile anche se era un pugno ben assestato

"ti posso fare una domanda?" la voce di Katrin era piena di dubbio

"okk ma poi non andiamo in infermeria" dovevo tentare a corromperla

"no tu ci vai comunque" almeno ci avevo tentato

"quale era la domanda?"

"perché gli hai messo dei soldi in tasca"

"dopo questa figura tutte le donne che si farà le dovrà pagare era un piccolo incentivo"

una risata pura e genuina gli usci dalla bocca stava ridendo cosi tanto che avevo paura che collassasse da un momento all'altro in terra ma mi faceva piacere avere un amica una vera dopo tutto l'accaduto mi faceva sorridere il cuore ma poi torno immediatamente seria

"non mi sono dimenticata che devi andare in infermeria"

"okk andiamo se ci tieni tanto"

camminammo in mezzo a gente che mi guardava con fare stupito molto probabilmente perché avevo battuto un uomo e mi godetti il momento di gloria senza stare a constatare che era molto maschilista il fatto di pensare che una donna non potesse battere un uomo ma poi arrivai in infermeria era una stanza abbastanza grande sul soffitto c'erano enormi affreschi che raffiguravano degli angeli i lettini erano vuoti molto probabilmente il ragazzo che aveva mandato giù Ethan era o in coma oppure era già tornato a casa non so perché qualcuno fosse stato cosi folle da sfidare quegli occhi di inferno

"siediti su quel lettino prendo del ghiaccio"

"okk"

subito dopo ritorno con del ghiaccio in mano e me lo passo ora che era passato un po di tempo la mandibola non era l'unica parte che mi faceva male ma anche il fianco forse avevo parato male qualche calcio

"da quanto fai arti marziali"

"da due anni ma ho iniziato a farlo in modo più approfondito dopo la morte di mio fratello" non sapevo perché mi stessi aprendo con lei ma mi fidavo

"mi dispiace" mi sfioro la mano in segno di conforto

"fa male perdere tutto, Layla ma devi combattere qualsiasi cosa ti dicono"

non gli avevo mai detto di aver perso tutto soprattutto non capivo il senso delle ultime parole pronunciate con una solennità quasi spaventosa ma fui inter rotta da quel pensiero che mi stava portando a conclusioni folli da Ethan che entrava e quasi doveva abbassare la testa per la sua statura e per il telefono di Katrin che squillo a tutto volume sulle note di Paradise city quella canzone mi ricordava sempre il mio libro preferito

"ti dispiace se ti lascio con Ethan?" ha sentire quelle parole il ghiaccio mi scivolo dalle mani

"Ethan dai un occhio a Layla deve tenere il ghiaccio per almeno altri 15 minuti" lui la guardo con gli occhi quasi fuori dalle orbite per la sorpresa di quel comando diretto non sembrava uno che permetteva a gli altri di darli ordini

light of hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora