il desiderio e l'odio bruciano allo stesso modo

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ETHAN(POV)

era da una settimana che non vedo più Layla ed era un bene quella ragazza mi faceva saltare tutto l'autocontrollo che riesco a mettere da parte e quasi più fastidiosa di Ares e ci vuole molto impegno. Ares era completamente impazzito negli ultimi tre giorni non trovava da nessuna parte Katrin e si ostentava a cercarla in ogni metro di ogni edificio che esisteva su questa terra avevo sempre supposto che tra loro c'era qualcosa ma ora era diverso la cercava come se non vederla lo strozzasse

"Ares calmati la troveremo" stava girando in torno davanti a me da almeno 5 minuti non ero per niente in pensiero succedeva spesso che Katrin sparisse per qualche giorno

"la cerco da qualche giorno e non la trovo" la sua voce era in affanno per l'ansia

"la cercheremo insieme ma ora siediti" non sembrava intento nemmeno di ascoltare il mio consiglio continuava a girare in torno fissando il pavimento come se ci fosse scritto il testo più interessante del mondo

"siediti" il mio tono ora era molto più autoritario ma non smise di girare in tondo come un pazzo

"Quando ti sei innamorato di quella ragazza Ares?"

si blocco la testa ancora china a fissare il punto indefinito del pavimento poi volse lo sguardo verso di me gli occhi marroni con le pupille dilatate che rendevano quasi tutta l'iride di un nero come se si fosse risvegliata la sua parte da demone ispiro due volte e poi decisi finalmente di parlare

"non mi sono mai innamorato di lei"

"non dire stronzate Ares lo vedo da come la guardi da come ti comporti non la vedi da tre giorni e sei andato completamente fuori di testa"

"non la amo"

"smettila di mentire" poteva almeno farmi il favore di ammettere che era perso fottutamente per quella ragazza la guardava come se fosse una regina come se fosse sua ed ero sempre stato sempre troppo distratto per rendermi conto che non era solo desiderio carnale ma qualcosa di più profondo

"lo vedo da come la guardi."

"a si? e come la guardo? come tu guardi Layla?" la furia sulla sua voce era palpabile mi si gelo il sangue quando lui pronuncio il nome dell'incantatrice quella piccola umana

"io non guardo Layla in nessun modo la odio e basta" la mia voce risuono per tutta la stanza

"smettila di fingere cazzo siamo entrambi fottuti. vuoi sapere quando mi sono innamorato di Katrin? sinceramente non lo so mi ha semplicemente guardato e mi sentivo vivo per la prima volta all'inizio era soltanto desiderio carnale ma nascondeva qualcosa che mi mandava in pappa il cervello era forte aveva personalità era un fottutissimo tornado. e tu guardi Layla come io guardo Katrin lo sappiamo entrambi"

finalmente l'aveva ammesso

"io non amo Layla. la odio" era vero la odiavo perché era lei perché mi destabilizzava perché dovevo starli lontano

"e questo il problema Ethan l'amore e l'odio ardano allo stesso modo l'amore ti stravolge e l'odio ti investe sono emozioni troppo simili il desiderio e un fuoco che brucia tutto come l'odio"

"basta cosi non voglio sentire più cazzate del genere uscire dalla tua bocca vado a cercare Katrin forse Layla sa dove è" era un metodo troppo forzato per uscire da quella conversazione ma non avevo abbastanza sanita mentale per affrontarla soprattutto con uno come Ares

"vaffanculo Ethan"

"ciao Ares"

la mia voce era piena di sarcasmo. uscii velocemente da quella sala riunione e andai a prendere la mia moto non avevo mai fatto salire nessuno a parte una persona accantonai quella idea e sali appena misi in moto mi tranquillizzai amavo il rumore che faceva sentire il terreno sotto le ruote il vento avevo sempre preferito il mondo degli umani nessuno mi conosceva per quello che ero davvero ed era abbastanza facile nasconderlo la vita degli umani sulla terra era cosi fragile e mi faceva desiderare ritornare a conoscere come si viva sapendo che qualsiasi cosa può ucciderti quando stavo nel mondo della notte era molto differente quasi tutti morivamo di fame schiacciati dalle classi sociali superiori e denigrati la situazione sulla terra non era perfetta ma era molto diversa che quella delle periferie di quando era un bambino. non ci misi troppo ad arrivare a casa sua avevo percorso quella strada troppe volte che ormai conoscevo ogni dettaglio a memoria. tirai fuori un mazzo di chiavi dalla tasca me l'aveva dati Layla come compromesso che non gli sfondassi più la porta anche se mi divertivo parecchio a farlo. misi la chiave nella toppa poi sbuffai ero un cazzo di re magico potevo usare la magia l'ultima volta l'avevo sfondata solo per farli paura cosi dopo neanche mezzo secondo la porta si spalanco davanti a me non trovai quello che mi aspettavo.

light of hellDove le storie prendono vita. Scoprilo ora