light of hell

il congresso della rosa nera

eravamo partiti da pochi minuti all'inizio mi ero rifiutata di stringermi ad Ethan ma appena aveva fatto uno scatto a massima velocità apposta cambiai idea lui poteva anche essere un demone ma io non ero immortale il mio vestito si era ripiegato ed era cosi corto che mi imbarazzava leggermente ma non riuscivo a allungarlo visto che avevo le mani strette intorno al petto muscolo di Ethan potevo sentire le increspature perfette di quel corpo appena mi ero tranquillizzata per quanto fosse possibile visto che andava a duecento km orari sfrecciando in mezzo a macchine come se fossimo entrambi immortali sentii una sua mano scivolare lungo le mie cosce nude per il vestito che si arrotolava e provarlo a tirare in basso quasi per coprirmi

"Ethan che sti facendo?"

"ti sto abbassando il cazzo di vestitino" la su voce era solo un ringhio di pura e gelida come la notte

"perché?"

"perché non voglio scendere a uccidere tutti quelli che ti guardano" per quanto suonasse cruda quella frase fredda come la notte presi fuoco per quella affermazione

"alza il tuo culetto cosi posso allungarti questo bel vestitino"

come se fossi soggiogata lo feci le sue mani con una forza troppo possessiva per essere solo una gentilezza mi tirarono giù il vestito mi risedetti subito quella posizione era troppo precaria per sfrecciare sulla strada e per un attimo mi sentii come una di quelle ragazze dei libri che erano incastrate in una storia troppo pericolosa

"non pensare a queste cose Leyla"

"che stai dicendo"

"io non sarò come un ragazzo dei tuoi libri io sono inferno angioletto" a sentire queste parole troppo dirette e senza una traccia di sentimento mi si ghiaccio il sangue anche se la sua giacca che mi copriva le spalle e che mi aveva dato in precedenza era molto calda

"mi hai letto nella mente stronzo non farlo mai più"

"okay"

"okay? ma sei coglione riprovaci e ti ammazzo"

"vorrei vederti provarci"

"non lo vorresti davvero perché ti farei davvero fuori"

20 MINUTI DOPO

ETHAN(POV)

di certo Layla non era pronta a quello che avrebbe visto li dentro e come le persone mi avrebbero trattato persone che mi conoscono davvero che mi guardano per il mostro per cui mi nascondo sembra quasi che quegli occhi da cerbiatta vedono anche fuori dalla mia maschera mi fa credere ce ho davvero un cuore sotto strati di sogni spezzati da un potere troppo forte da sopportare gli presi la mano era piccolissima nella mia che era il doppio della sua il suo corpo stava perfettamente in quel vestitino attillato in tutti i punti giusti i fianchi e il seno prosperoso erano ben fasciati dal tessuto nero pian piano scendendo dalla moto mi scivolo accanto e io gli porsi il braccio lei mi prese a braccetto e mi sforzai per non leggere nella sua mente cosi pura da farmi impressione appena avanzai davanti alla porta nera del congresso della rosa nera le porte si aprirono gli dissi di rimanermi sempre accanto avrebbe fatto comodo a tutti e due io facevo vedere a tutti che potevo avere una ragazza del giorno anche se i clarck sarebbero stati in disaccordo e lei non sarebbe stata importunata da nessuno senza che gli offrissero drink drogati per farli le peggio cose appena varcai la soglia tutti si girarono e un silenzio glaciale scese mentre si inchinavano  in sala sapevano quello che potevo fare e ne avevano paura e facevano bene i tavoli erano disposti per tutta la sala di solito occupata da un solo tavolo dei tavoli rotondi erano ornati da candele con candelabri neri color ebano rispecchiavano il mio stile da signore degli inferi un tavolo con il mio trono era disposta davanti agli zii di Layla che mi guardavano con occhi sgranati per lo stupore mi diressi al mio trono che per i miei gusti era anche troppo fastoso con diamanti neri incastonati sullo schienale non mi interessava delle altre persone erano solo di sotto fondo famiglie invitate per gentilezza c'erano purè Marck, Jaxon e Ares che erano gli unici parzialmente rilassati il mormorio ricomincio appena Layla e io ci sedemmo accanto io sul mio "trono" e lei accanto a me gli occhi di Camilla sua zia erano fuori dalle orbite