Il giorno dopo quando mi alzai non mi aspettava un bel risveglio.
Infatti quando andai in bagno per prepararmi,mi ritrovai tutti gli occhi gonfi dal pianto e ovviamente le labbra tutte screpalte e piene di sangue.
Se mia mamma mi avesse visto in quello stato non mi avrebbe fatta uscire più di casa.
Indossai la mia divisa e stavolta provai a mettere un po di correttore sotto gli occhi.
Misi i miei occhiali e fortunatamente non si vedeva granché ancora.
Presi lo zaino e sciesci le scale per salutare mamma e andare.
"Ehi mamma,io vado!"
Ero ormai in procinto di aprire la porta quando un rumore di tacchi a spillo mi fece voltare stranita.
Non potevo credere ai miei occhi.
Claire,che da sempre indossava pigiami di ogni tipo e per uscire usava tute e jeans (completi eccezionalmente se c'era qualche occasione importante),stava indossando un tubino nero e tacchi rossi. Aveva i capelli mossi e le labbra glossate.
"Dove devi andare perdonami?"
La guardai con occhi spalancati.
"A lavoro, perché?"
Mi accigliai,non mi stava dicendo del tutto la verità.
"Si certo,e sentiamo,a lavoro c'è qualcuno che ti interessa? Per conciarti in questo modo."
Si indignó,da che pulpito poi non l'ho capito.
"Non mi sistemo solo se c'è un uomo di mezzo eh,vado a lavoro punto."
"Come vuoi,io vado allora."
Peci per uscire ma mi fermò ancora sui miei passi.
"Comunque oggi pomeriggio sei impegnata,andiamo a vedere il vestito!"
Oddio,me n'ero dimenticata.
"Va bene,ci vediamo dopo!"Pov Blake:
Ero appoggiato ad un banco mentre utilizzavo il cellulare distrattamente.
Accanto a me Ryan si stava vantando,con Jackson,di quante ragazze era riuscito a "conquistare" durante l'ultima festa.
Con conquistare sappiamo tutti cosa intenda.
"Blakiiii"
Oddio. Se di solito era insopportabile, la mattina preso lo era ancora di più.
Cloe si avvinghiò al mio collo per poi posarmi un bacio a stampo sulle labbra.
La respinsi.
"Ti ho detto che odio quando mi chiami così."
Non era la mia ragazza,anche se lei non sembrava comprenderlo.
Era una come le altre né più né meno.
Ci siamo conosciuti grazie ai nostri genitori,la conosco da quando era piccola,sia lei sia Anastasia.
È dall'elementari che quest'ultima và dietro Cloe come un cagnolino,non rendendosi mai conto che la usa soltanto.
Ma d'altronde chi sono io per giudicare.
"Blaki,oggi ti vengo a vedere al campo,noi cheerleaders abbiamo le prove!"
"Ok." Risposi indifferente, perché lo ero davvero.
Lei era il capo delle cheerleader,non sapevo come facessero ancora a sopportarla,e non mi incoraggiava sicuramente il fatto che sarebbe venuta a vedere gli allenamenti di rugby di oggi.
Lei stava continuando a parlarmi ma ormai qualcos'altro catturò la mia attenzione,o meglio, qualcun'altro.
Sembrò accorgersene perché seguì la traiettoria dei miei occhi e sbuffò.
Era appena entrata Rose in classe.
Non so cosa ci trovassi di interessante in lei,ma quando entrava in una stanza catturava la mia attenzione.
"Blake! Mi vuoi ascoltare o no?" Ma cosa aveva da urlarsi a prima mattina?
"Sisi certo."
"Scusatemi,quello sarebbe il mio banco,vi dispiacerebbe spostarvi?"
La biondina si era avvicinata, stamattina era più strana del solito. Sembrava triste. Ma a me non dovrebbe importarmene nulla.
"Oh,ancora tu? Non hai con te il tuo stupido caffè oggi?"
La risposta che Cloe gli diede mi accigliò. Di cosa stava parlando?
"Senti oggi non ho voglia di stare qui a discutere,ti ho già chiesto scusa per l'altra volta."
Altra volta? Cosa gli ha fatto Cloe?
Mi irrigidii.
"Ripeto la mia domanda: vi potreste spostare?"
La confusione che avevo in testa non mi permise di darli una risposta,mi alzai e basta.
"Tu l'acconsenti pure? A questa? Non sai cosa mi ha fatto!"
Mi stavo iniziando ad irritare,ed erano soltanto le 8:00 di mattina.
"Senti,ti vuoi spostare e chiudere la questione?" Le rivolsi un'occhiataccia e sembrò afferare il concetto perché si alzò e andò verso il suo banco.
"Grazie" Sussurrò la biondina.
"Principessa io non faccio favori a nessuno,mi stava irritando tutto qui."
Meglio mettere le cose in chiaro.
"Non avevo dubbi." Mi soffermai forse troppo sulla risposta che mi diede.
Non aveva dubbi su cosa? Pensava di conoscermi così bene da non avere dubbi su di me?
La ragazzina non aveva in chiaro nulla a quanto pare.Appena suonò la campanella di fine lezione andai verso il mio armadietto,dovevo recuperare le sigarette che avevo dimenticato lì.
"Blaki!" Dio mio! Questa è una persecuzione bella e buona.
"Che vuoi?" Avevo bisogno di andare a fumare,spero che la conversazione non sia lunga.
"Ti devo chiedere un piccolo favore."
Come non detto.
"Veloce,ho da fare."
"Ho bisogno che tu faccia un lavoretto per me." Disse iniziando a toccarmi il torace.
"Dove vuoi arrivare? Sbrigati."
Odiavo chi non arrivava subito al dunque.
"Devi ricavarmi informazioni sulla nuova arrivata." Si fece improvvisamente più seria.
Cosa voleva da me? Che cedessi ad un altro dei suoi stupidi giochetti?
Non esiste.
"No,basta con questi giochetti,mi sono rotto."
La mia risposta sembrò non piacerle.
Arricciò le labbra in una smorfia.
"Devi farlo."
Ma cosa stava dicendo? Aveva fumato prima di venire qui a parlarmi?
"Non devo nulla a nessuno io."
Feci per andarmene. Ma l'ultima frase che disse mi fece arrestare su i miei passi.
"Ho delle informazioni e non credo ti faccio piacere che tutti venissero a conoscenza."
Se prima non aveva la mia attenzione adesso l'aveva completamente.
"Di che cosa stai parlando? Non girarci intorno." L'avvertii.
"Ho foto della scorsa festa. Più precisamente di te e Joy che vi divertite,molto."
Bugiarda.
Io quella non l'ho manco sfiorata.
"Certo,sentiamo,da dove ti sono arrivate queste foto? Perché da quando né ho memoria io quella non l'ho neanche toccata."
Sorrise.
"Appunto,da quando né hai memoria,sta di fatto però che quella sera non eri del tutto lucido o sbaglio?"
Su questo aveva ragione,ma mi sarei ricordato se avessi fatto qualcosa con quella.
"Me ne sarei ricordato,mi stai dicendo solo cazzate."
"Ed è qui che ti sbagli,osserva tu stesso." Mi mostrò dal suo telefonino delle foto.
Rimasi senza parole.
Non era possibile,non mi ricordavo di questo.
Sulle schermo apparvero delle foto che mi ritraevano mentre baciavo con insistenza Joy.
"Se non fai come ti dico queste foto verranno mandate a tutti." Mi espose il suo piano malefico con un sorriso derisorio.
Sapeva che con Jason,il fidanzato di Joy,non avevo buoni rapporti e sicuramente litigarci avrebbe portato al ricovero di uno dei due direttamente all'ospedale.
"Sentiamo,come dovrei prendere queste informazioni su di lei?"
Mi arresi,avevo già altri problemi e un Jason incazzato sicuramente ne avrebbe causati il doppio.
"Dovrai fingere di essere interessato a lei e magari fidanzartici pure,poi la dovrai lasciare ovviamente e dovrà fare molto male."
Oh Dio mio,quanto è spietata e crudele? A volte credo di parlare direttamente con satana in persona.
"Ma è crudele! Sai quanto male potrei fare a quella ragazza?"
"E tu sai quanto male ti farà Jason quando vedrà queste foto?"
Sorrise compiaciuta.
Quanto la odiavo.
"Ti odio Cloe."
"Io ti amo un sacco Blaki!"
Mi posó un bacio sulle labbra,santana doveva aver lasciato il suo corpo adesso.Spazio Autrice:
Buonasera a tutti!
Spero che la storia sia di vostro gradimento!
Che ne pensate di questo capitolo?
Cercherò di mettervi il prima possibile le prossime parti.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci baci -Eddy 💗🫶🏻
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One hundred roses
RomanceRose una ragazza di diciassette anni,si è appena trasferita a Miami,lei è la solita brava ragazza, moooolto timida con un passato molto crudele alla spalle.Per casualità si imbatte nel cattivo ragazzo di turno della scuola. Ma qualcosa lega i due in...