Pov Rose:
Quella mattina non andai a scuola,visto che mi sentivo ancora molto debole.
Successivamente,non appena finita la chiamata giornaliera con mia mamma,che obbligatoriamente era stata avvisata delle mie condizioni,presi una delle medicine che mi aveva portato Blake la sera prima,feci una doccia calda e mi cambiai mettendomi una tuta di colore rosa per stare più comoda e calda,visto che avevo dei brividi di freddo in continuazione.
Decisi di scendere in salotto e portarmi con me il mio romanzo e la mia copertina tra le mani,pronta per rilassarmi.
Prima di accomodarmi sul divano,accesi qualche candela sulla libreria che c'era poco distante.
Adoravo le candele,e soprattutto adoravo l'atmosfera che creavano,per questo,appena potevo,le accendevo sempre, soprattutto la mia preferita: pesca e mango.Passò qualche oretta e iniziai a sentire gli occhi pesanti.
Avevo dormito stanotte,eccome,anche perché mi ero sveglia abbastanza tardi,eppure adesso ero ancora stanca.
Misi il segnalibro tra le pagine del romanzo che stavo leggendo e lo poggiai sul tavolino di vetro difronte al divano.
Decisi di accedere la televisione per farmi un po' di compagnia e riposarmi giusto cinque minuti.Il suno del campanello mi fece sobbalzare e aprire gli occhi di scatto.
Da quanto tempo stavo dormendo?
Guardai l'orologio appeso sopra al mobile del salotto.
I mei occhi si spalancarono del tutto.
Era mezzogiorno passato.
Avevo dormito davvero per così tanto tempo?
Il suono deciso del campanello mi riportò alla realtà.
Mi alzai e mi affrettai verso la porta.
Appena aprii mi ritrovai la figura imponente di Blake poggiata sullo stipide con le braccia incrociate che segnavano quanto fosse spazientito.
"Ci vuole così tanto ad aprire?"
Senza che nessuno gli dicesse nulla entrò in casa dirigendosi verso la cucina.
"Fai come se fossi a casa tua..."
Dissi ironicamente,mentre guardavo la sua figura racchiusa in un pantalone nero della tuta e sopra una maglietta bianca aderente, ovviamente indossava anche il suo immancabile giubbotto di pelle nero.
"Finito di farmi la radiografia principessa?"
Arrossii subito,se n'era accorto.
"Cosa ci fai qui?"
Provai a cambiare discorso e questo lo fece divertire,perché cercò di nascondere uno dei suoi sorrisetti.
"Ti ho portato il pranzo. Certo che lasciarti da sola è un pericolo."
"Ah ah ah,come sei divertente."
La mia risposta ironica ottenne,da parte sua, un'occhiataccia torva.
"No Rose figurati,non devi ringraziarmi."
A quel punto si sedette al tavolo da pranzo ed estrasse dal sacchetto che aveva portato un piatto di plastica rivestito da carta stagnola.
"Non ti dovevi prendere quest'altro impegno."
Lo vidi corrucciare le sopracciglia.
"Non ho fatto nient'altro."
Prima di accomodarmi presi tutto l'occorrente per apparecchiare per due.
"Secondo te non l'ho capito che la rosa sul davanzale fosse tua?"
Nel frattempo aprii il frigo per prendere una bottiglia d'acqua e non potei notare la sua reazione.
"Non ti ho portato nessuna rosa."
Sorrisi.
"Guarda che ogni tanto se ammetti di fare qualcosa di gentile non succede nulla eh."
La sua espressione divenne ancora più dura.
"Senti,non so di cosa tu stia parlando,ora è meglio se me ne vado."
Rimasi sbalordita dalla sua reazione.
Non avevo detto nulla di che,eppure sembrava essersela presa.
"Ho apparecchiato anche per te, perché non ti fermi a mangiare?"
Gli domani con gentilezza.
Lo vidi spostare gli occhi prima sulle tavola e poi nuovamente su di me.
"No, è meglio se vado."
Detto questo sparì nel corridoio e poi sentii chiudere la porta,segno che fosse andato via.
Io ci stavo provando a capirlo,ma lui non me lo permetteva.
Non capivo dove sbagliavo con lui.Finito di pranzare sparecchiai tutto e misi il resto a lavare in lavastoviglie.
Ovviamente avevo lasciato una parte del piatto ancora integra.
Non me la sentivo di mangiarlo tutto,o meglio la vocina nella mia testa mi aveva obbligata a fermarmi.
Presa da quei brutti pensieri decisi di rimettermi nuovamente sul divano,la febbre non era ancora scesa,e dormire per l'unico modo per non pensare più a nulla.
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One hundred roses
RomanceRose una ragazza di diciassette anni,si è appena trasferita a Miami,lei è la solita brava ragazza, moooolto timida con un passato molto crudele alla spalle.Per casualità si imbatte nel cattivo ragazzo di turno della scuola. Ma qualcosa lega i due in...