•Capitolo 18• Dolci momenti.

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Pov Rose:

"Okay,i documenti ci sono,il caricatore anche...oh Rose mi passeresti quella cartellina?"
Il giorno della partenza di mia mamma era arrivato e la sua agitazione ai percepiva molto.
Da questa mattina non ha fatto altro che ricontrollare se avesse preso tutto e se fosse tutto in valigia.
Dire che fosse agitata è dire poco, soprattutto per il fatto che mi avrebbe lasciata da sola per due giorni.
"Tieni mamma,stai tranquilla andrà tutto bene."
Stavo cercando di tranquillizzarla ma è totalmente inutile.
Non appena finì di rivedere se fosse tutto a posto per la centesima volta si avvicinò a me e poggiò i suoi palmi sulle mie spalle.
"Rose,se succede qualcosa -"
"Mamma ancora! Puoi stare tranquilla,ti chiamerò sempre e soprattutto se succede qualcosa."
Lei mi sorrise e poggiò un bacio sulla mia guancia.
"Lo sai,mi fido di te."
Poi il suono di un clacson ci fece sobbalzare.
"Oh, sarà la mia amica, è venuta a prendermi."
L'accompagnai alla porta per salutarla un'altra volta.
"Fammi sapere come và il viaggio mamma."
Mi sorrise.
"Certo tesoro,ci vediamo presto."
Mi diede un altro bacio,prese le sue valigie e uscì di casa.
Okay, adesso avevo due giorni tutti per me,non che la presenza di mia mamma mi desse fastidio,ma ogni tanto mi faceva piacere stare un po' da sola.
Qualche minuto dopo ero pronta per andare a scuola,mamma era partita questa mattina presto quindi avevo avuto un po' di tempo in più per prepararmi.
Presi anche il borsone,visto che avevo educazione fisica,ed uscii di casa.

"Ciao Rose! Come stai? Tua mamma è partita?"
Joy mi accolse con uno dei suo sorrisi smaglianti.
Non so come fa ad essere davvero così bella a prima mattina,io sembro uno zombie.
"Tutto apposto, comunque si, è partita qualche ora fa."
Lei mi mise un braccio sotto al mio e insieme ci incamminammo all'interno della nostra scuola.
"Se hai bisogno di qualcosa chiedimi pure, tanto io non ho nulla da fare."
Le sorrisi per ringraziarla,era sempre disponibile come me,e di questo ne sono sempre grata.
"Grazie Joy."
Riponemmo le nostre cose nei nostri armadietti ed entrammo nell'alula per la prima lezione della giornata.
"Oggi il professore ha detto che ci farà vedere un documentario,prendiamo i posti di dietro, così se mi addormento non se ne accorge."
Risi alla sua affermazione e la seguii verso i posti che aveva scelto.
"Questi sono di suo gradimento?"
La presi in giro scherzando.
"Mhh, meglio di nulla!"
Alzò gli occhi al cielo con fare scherzoso.
Poco dopo ci raggiunsero anche gli altri nostri amici.
"Buongiorno Rose."
Lucas si sedette vicino a me e mi salutò con un abbraccio.
"Buongiorno ragazze!"
Ally era più pimpante del solito stamattina, sicuramente per come stava procedendo la sua relazione, infatti tra lei e il capitano della squadra sembrava esserci davvero una grande intesa.
Stavamo parlando della prossima festa che ci sarebbe stata,e Joy mi stava già preannunciando che non saremmo mancate,quando vidi entrare nell'aula Blake.
Appena entrato puntò i suoi occhi luminosi subito verso di me.
Distolsi immediatamente lo sguardo.
Ero davvero arrabbiata e delusa con lui,non volevo parlargli.
"Buongiorno ragazzi,accomodatevi,oggi come vi avevo preannunciato vedremo un documentario insieme."
La maggior parte dei ragazzi iniziò a sbuffare,mentre alcuni appoggiarono sul banco la loro testa come per dormire.
"Davis,spiegni la luce per favore."
"Certo."
Quest'ultimo fece scorrere un ultimo sguardo sulla mia figura per poi girarsi e spegnere.
Raggiunse i suoi amici,che si erano seduti difronte a noi senza distogliere lo sguardo dal mio.

La visione stava procedendo bene,fin quando Lucas si alzò per uscire dall'aula.
"Torno subito,vado in bagno."
Gli feci un segno di consenso con la testa e poi tornai a prendere appunti.
Sentii la sedia vicino alla mia trascinarsi.
"Sei già tornato?"
Non appena alzai gli occhi nella direzione in cui poco prima c'era Lucas,però,la figura di Blake riempì il mio sguardo e tutte le promesse che mi ero fatta prima sul fatto di non parlargli si andarono a far benedire.
"No,mi dispiace,non sono il tuo amichetto."
Marchiò appositamente l'ultima parola facendomi innervosire.
"Peccato,preferivo fosse così."
La mia provocazione sembrò colpirlo in pieno.
Infatti strinse le mani in due pugni, talmente forte da far diventare le nocche bianche.
"Ah sì? Davvero?"
Il colore azzurro mare dei suoi occhi mi rapì per qualche secondo, lasciandomi senza fiato,impotente.
"Ehm..si."
Fu tutto quello che riuscii a dirgli.
Lui si avvicinò lentamente alla mia guancia e sembrò voler inspirare il più possibile il mio profumo.
"Blake è meglio se..."
"Shh."
Mi zittì facendo scorrere le sue labbra su tutta la mia mandibola fino ad arrivare al collo.
Spostò dietro l'orecchio ,con una mano,una ciocca dorata che mi ricadeva sulla spalla.
"Blake, smettila."
Lo vidi sogghignare.
"Lo vuoi davvero principessa?"
Decisi di non dargli corda e ripresi a scrivere i miei appunti.
Lui mi rubò dalle mani il quadernetto ad anelli e la penna con cui stavo scrivendo, strappò un pezzetto di carta e iniziò a scarabocchiarci sopra.
"La vuoi finire?"
Cercai di riprendermi le mie cose dalle sue grinfie,quando vidi arrivare Lucas.
"Bene ora te ne dovrai andare per forza."
Gli dissi quasi compiaciuta.
Lui di rimando mi lanciò un sorrisetto.
"A quanto pare non mi conosci ancora bene principessa."
Vidi Lucas arricciare le sopracciglia e non appena mise a fuoco la persona che gli aveva rubato il posto sembrò imbestialirsi.
"Davis alzati,immediatamente."
Lui gli sorrise beffardamente e quest'ultimo sembrò infuriarsi ancora di più.
Sbatté una mano sul suo banco,il che mi fece sobbalzare immediatamente sulla mia sedia.
Blake lo notò subito e gli rivolse uno sguardo di fuoco.
"Sparisci,ora."
Lucas vedendomi non reagire decise di andarsi a sedere vicino a Jason.
"Mi spieghi perché fai così?"
Mi voltai verso di lui fulminandolo con lo sguardo.
"Non capisci,non sai di cosa è capace..."
Lo vidi guardare il vuoto con sguardo assente.
Non capivo cosa li scaturisse quella reazione ogni volta che cercavo di comprenderlo.
"Però potresti anche spiegarmelo."
Si girò verso di me,non più con lo stesso sguardo di prima,era tornato il solito Blake.
"No, meglio di no."
Poggiò il mio quadernetto, che aveva tenuto in mano per tutto il tempo, e si alzò per andarsi a sedere vicino ai suoi amici.
I miei occhi caddero spontaneamente sul pezzo di carta che mi aveva lasciato sul banco:

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