CAPITOLO 13

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“Wow” dissero all'unisono Ryan e Adam guardandomi con occhi pieni d’affetto; lentamente stavo scendendo la scala in marmo, dirigendomi verso Mark e i fratelli, che mi fissavano con occhi meravigliati; indossavo, un abito lungo mediamente ampio color perla che brillava alla luce delle lampade, aveva lo scollo a cuore, e una piccola spaccatura da dove si intravedeva uno spicchio di gamba; sopra indossavo un coprispalle in tessuto semi trasparente, che copriva alla perfezione le mie cicatrici e ai piedi indossavo scarpe col tacco, che riuscivano a mettere in seria difficoltà il mio equilibrio.

I capelli erano state acconciate in morbide onde che scendevano lungo la schiena,  e qua e là tra i capelli si poteva vedere un luccichio, dato dai brillantini; il trucco era composto da un semplice mascara, un pò di correttore per coprire le imperfezione, illuminante, blush, e infine un lucidalabbra brillantinato leggermente rosato.

Guardai giù e vidi che Mark mi stava tendendo una mano, che immediatamente afferrai visto che non volevo sfracellarmi le ossa cadendo dalle scale “Sei stupenda” disse lui inchinandosi e lasciando un leggero bacio sulla mano destra “Sorellina, questo abito ti sta d'incanto” disse Blake sorridendo genuinamente nella mia direzione “Andromeda” mi chiamò Liam; a quel punto mi girai e vidi che stringeva tra le mani un pacchetto di velluto bianco “Per una serata speciale, a una persona altrettanto speciale” disse lui prima di aprirla e di tirare fuori il contenuto; tra le dita stringeva una catenella con un piccolo ciondolo a forma di guantoni “é..é bellissima, grazie” dissi per poi abbracciarlo con il cuore che batteva a mille; L’avrei sempre indossata per ricordare e non dimenticare il periodo che avevo passato in quel buco di merda; in questi ultimi giorni, erano stati così gentili con me, che mi si era scaldato il cuore, e sapevo che a questo punto non sarei riuscita ad allontanarmi da loro; mi sarebbero mancati i gemelli, e il fatto che finivano la frase l’uno dell’altro, il sorriso genuino di Blake, gli abbracci di Liam, mi sarebbe mancato anche Cole, che nell'ultimo periodo sembrava odiarmi meno del solito e infine Mark, che con tutta la pazienza del mondo mi aveva aiutata, spronata e salvata da me stessa.

“Andiamo?” chiese Mark aprendo la porta per poi uscire nel vialetto dove 6 stupende costosissime e magnifiche auto sportive erano parcheggiate, pronte per essere cavalcate “Andromeda, tu andrai con Liam” disse Mark avviandosi verso una lamborghini nera come la pece; provando a non azzopparmi mi incamminai verso Liam che era appoggiato sull’auto  “Mia signora mi concede l’onore di scortarla in questo viaggio?” chiese Liam aprendomi la portiera del passeggero “Certamente, o mio coraggioso cavaliere” risposi io infilandomi nella vettura.

Il viaggio durò meno di una quindicina di minuti e quando arrivammo fummo accolti da un’immensa casa totalmente bianca, che risaltava a causa dei faretti che si trovavano in  punti strategici del giardinetto davanti alla proprietà “Cavoli!” dissi scendendo dall’auto con l’aiuto di Liam “Andromeda, adesso ascoltami bene, stai sempre con uno di noi, non andare mai, e dico mai in giro da sola” mi disse lui sorprendentemente serio “Va bene “ dissi leggermente infastidita; nel frattempo Mark e gli altri miei fratelli erano scesi dalle loro auto e ci avevano raggiunti  “Andromeda, mi concederesti l’onore di scortarti? ” mi chiese Mark con un largo e fiducioso sorriso “Certamente” risposi per poi appoggiare la mano destra sul braccio che mi porgeva avviandoci con tutta la famiglia dentro la mega villa.

L’interno, a differenza della villa Devaro era sui toni chiari, i mobili infatti erano moderni e sofisticati, e un grande lampadario quadrato torreggiava su tutti gli ospiti che affollavano la sala; donne e uomini in abiti da sera chiacchieravano l' uno con l’altro scambiandosi convenevoli, poi una voce attirò la nostra attenzione “Mark vecchio mio” disse un' uomo sulla cinquantina con splendidi capelli ramati e con occhi color nocciola “Da quanto tempo che non ci si vede” disse Mark tirandogli una pacca sulla spalla “Wow” disse l’uomo notandomi “Finalmente ti sei fatto la ragazza” disse per poi ridere sommessamente “George, lei è Andromeda, mia figlia” e detto questo mi posò un bacio in fronte, affettuoso “Ma… l' hai ritrovata, sono cosí, contento per te! E mi scuso con lei signorina per la mia scortesia, sono onorato di rivederla” e detto questo mi strinse la mano in segno di saluto.

Dopo di lui ve ne furono molti altri, che, curiosi della misteriosa ragazza in compagnia della famiglia Devaro, si avvicinavano a Mark per chiacchierare e per carpire tutte le informazioni necessarie; all' improvviso una musica melodiosa e bellissima, raggiungere le mie orecchie “Andromeda, mi concederesti il tuo primo ballo?” E girandomi vidi Mark, che con occhi speranzosi mi porgeva la mano “Ma io non sò ballare” dissi imbarazzata, guardandomi i piedi che calzavano tacco 12 “Non importa” disse lui dolcemente trascinandomi in pista; “Andromeda, lo só che l’avró ripetuto un milione di volte, ma sono cosí contento che tu sia qui, con me, anzi con tutti noi” Disse Mark facendomi fare una giravolta su me stessa “E sei assolutamente divina” e mi sorrise; all' improvviso mi sentí afferrare per un braccio, e girandomi di poco mi trovai faccia a faccia con Liam “Ciao” disse lui sorprendentemente titubante “concederesti anche a me un ballo?” Mi chiese lui passandosi le dita tra i capelli neri, nervoso “Ma certo, mio cavaliere” e cosí ballammo; uno a uno i fratelli ballarono con me, e dopo Liam ci furono: Blake, Ryan, Adam e infine Cole “Posso ballare anche io con te?” Mi chiese lui facendo un piccolo colpo di tosse; lo guardai storto, non ci rivolgevano la parola da molto, e questo improvviso scatto di affettuosità mi aveva sorpreso “Va bene” risposi io mettendo una mano sulla sua spalla “Volevo dirti… che mi dispiace, per tutto “ disse guardando negli occhi “Non avrei dovuto comportarmi da stronzo, sei la mia sorellina” e detto questo mi abbraccio caloroso, che, leggermente  emozionata ricambiai “ti voglio bene” mi sussuró all'orecchio.

Elijah come mi aspettavo non aveva voluto ballare con me e per tutto quel tempo era rimasto in un angolo dell' immenso soggiorno a filtrare con una ragazza che sembrava la regina delle oche; assetata mi allontanai da Cole, e mi diressi verso l’angolo bar “Hai visto quella la?” sentii dire una ragazza alla sua amica “Assurdo, ma chi si crede di essere! ha ballato con i fratelli Devaro e anche con il padre!” disse l’altra sorseggiando altezzosamente il suo drink “Per caso se la girano tra di loro? Potrebbero avere di meglio, per esempio me” e si all' argó ancora di piú la scollatura, giá generosa di suo.
 
Divertita alzai un sopracciglio, e cogliendo al volo l’occasione di litigare con qualcuno mi avvicinai a quelle due oche “Dici che potrebbero avere di meglio se scegliessero te? Chiesi bevendo tutto d'un fiato il contenuto di un bicchiere di cristallo altamente costoso “Tesoro, non illuderti tu non sei al loro livello” dissi sorridendo malignamente nella loro direzione  “Davvero? E tu lo saresti? con quel vestito sembri una suora” e detto questo si arricciò con un dito i lunghi capelli biondi “Sai, io non vado a dire in giro che La sorellina dei Devaro, fa la puttana con i suoi fratelli! e pensa se queste voci arrivassero all' orecchio di Mark! Secondo voi come la prenderebbe?” E le guardai con finto tono rammaricato “Mi sentirei in dovere di dire chi è il responsabile, sai per il bene della famiglia” e presi un altro bicchiere dal tavolo “Co…. Cosa hai detto? Sei la figlia di Mark Devaro? No..non ci credo, tu menti” disse l’altra donna balbettando vistosamente “Come ti permetti di minacciarci! Tu sai chi sono io?” Disse la donna alzando di poco la voce “No e non me ne frega un cazzo, le persone come te mi devono stare lontano almeno un Kilometro” dissi mettendo un ghigno; le due ragazze arrabbiate dirignarono i denti “Suvvia, signorine, non vi arrabbiate, che poi, vi vengono le rughe! E vi svelo un segreto, chirurgia plastica e botulino, non possono fare miracoli” dissi scolandomi il secondo bicchiere della serata; le ragazza stavano per ribattere quando sentí una voce dietro di me dire “La nostra Andy ha giá tirato fuori gli artigli”.

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Ciao a tutti, ecco a voi un nuovo capitolo, chi sará mai la misteriosa voce che ha attirato l’attenzione della nostra Andromeda?

Lo scoprirete nel prossimo capitolo.

Alexa 💙

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