CAPITOLO 8

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"Tok tok" fu il rumore del bussare di una porta che mi svegliò e aprendo un occhio vidi una cameriera che face il suo ingresso nella stanza "Mi scusi Miss Andromeda" ma la interruppi con un grugnito assonnato "Per Favore,mi potresti chiamare Andy e non Andromeda?" Gli chiesi alzandomi dal letto con un po' di fatica "Certamente Andy" e detto questo mi sorrise "Il signor Mark mi ha mandato qui per avvisarla che alle 17:00 verranno qui delle persone che l'aiuteranno con il trucco coi capelli e l'aiuteranno anche a scegliere il vestito per stasera, il signore inoltre le consiglia anche di farsi la doccia coi capelli prima di quell'ora" e detto questo mi rivolse un sorriso prima di congedarsi dalla Stanza.

Dovevo assolutamente parlare con Mark , non volevo che qualcuno mi toccasse i capelli, la faccia, o ancora peggio che mi vedessero mezza nuda. Ancora con il pigiama addosso, andai in esplorazione della casa, cercando di capire dove potesse essere Mark e distratta dall' esplorazione non mi accorsi di essere finita addosso a qualcuno, che prontamente mi afferrò per le braccia per non farmi cadere.
"Hey, per fortuna ho i riflessi di spiderman" disse il ragazzo per poi farmi un occhiolino "Ciao Blake, sapresti dirmi dov'è Mark?" E gli rivolsi il sorriso più innocente che potessi fare "Perché vuoi saperlo?" Disse alzando un sopracciglio sospettoso "Niente di che voglio solo parlargli di alcune cosine" e sbattei le lunghe ciglia cercando di incantarlo "Va bene, è nel suo ufficio, vuoi che ti accompagni?" Mi domandò speranzoso che accettassi, cosí che potessimo passare un pó di tempo assieme "Certo" e ci incamminammo verso l'ufficio di Mark.

Nel tragitto Blake si stava comportando in modo davvero insolito; chiudeva e apriva la bocca come un pesciolino poi mi guardava per distogliere subito lo sguardo "Mi devi chiedere qualcosa?" Gli domandai vedendolo incerto. Dopo un secondo prese un respiro profondo e parlò "Come ti stai trovando qui ?" Domandò lui infine.
Mi morsi il labbro e abbassai leggermente la testa "Di sicuro è meglio di dove mi trovavo prima" dissi mentre svoltammo un lungo corridoio "E com'era prima?" Mi domandó perplesso. improvvisamente mi fermai e mi voltai verso di lui "L'inferno" gli risposi risoluta, prima di incamminarmi nuovamente; notai che Blake, si era fermato, colpito dalle mie parole, ma un secondo dopo si affiancó a me dicendo "Siamo arrivati, è quella porta lí" e me la indicó.

Dopo esserci salutati, mi avvicinai alla porta indicata e bussai "Avanti" disse la voce di Mark, la aprí e non mi sorpresi nemmeno un pó nel trovare anche quella stanza al dir poco magnifica; una gigantesca libreria che arrivava fino al soffitto troneggiava su tutto, davanti ad essa vi era una scrivania anch'essa in mogano, al lato sinistro della stanza c'era un enorme finestra ad arco e nell'ato destro un mobile con sopra dei super alcolici.

Quando feci il mio ingresso nella stanza, Vidi Mark con un' espressione sorpresa in volto, di sicuro non si aspettava che fossi io "Andromeda, cosa ci fai qui?" Disse Mark alzandosi in piedi e indicando le due poltrone vuote di fronte a lui "Volevo parlarti di una cosa" e mi misi comoda su una di esse "Allora dimmi pure" disse sedendosi per poi rivolgermi un caloroso sorriso "La cameriera mi ha informato su cosa accadrà alla 17.00 e..." Mi torsi le mani nervosa "Non voglio che delle persone decidano cosa indossare e come truccarmi" dissi calma guardandolo negli occhi.

Mark mi sorrise ancora piú ampiamente "Ma loro non decideranno un bel niente, ti aiuteranno soltanto " mi rassicuró "E' un evento molto importante, quindi voglio soltanto che tu ti senta bellissima" e detto questo mi prese la mano; con tutta me stessa cercai di non ritrarla "Okay, allora ti lascio, a stasera" dissi alzandomi e avviando verso la porta "A stasera" rispose Mark prima di chinarsi nuovamente sul computer.

Come aveva detto Mark verso le 16.15 mi andai a fare una doccia, mi asciugai i capelli e mi misi una tuta comoda sportiva e mentre aspettavo le 17.00 decisi di cominciare a preparare lo zaino per quando sarei fuggita, dentro misi: alcuni vestiti comodi, della biancheria, alcuni accessori per venderli e guadagnare un pó di soldi e delle scarpe, nascosi tutto sotto il letto e mi sdraiai chiudendo gli occhi.

Un rumore di una porta che si apriva mi fece alzare di scatto e vidi 5 persone che entravano nella stanza, 3 uomini e 2 donne "O mio dio, che occhioni che hai!" Disse un'uomo avvicinandosi "E che capelli, cosí setosi" e poi vide la cicatrice "Sei cosí trasgressiva, mi piace" e senza aggiungere altro incominciò a tirare fuori trucchi pennelli e a frugare nell'armadio, "Vediamo un pó, come vorresti vestirti cara?" Mi chiese l'uomo guardandomi;  sbattei un paio di volte le ciglia "Non lo só, però non voglio essere scollata, voglio essere il piú coperta possibile" e gli sorrisi fiduciosa "Va bene... credo di sapere cosa possa fare al caso tuo, ma per prima cosa pensiamo al trucco, cosa vorresti?" Ci pensai un momento "semplice, niente fondotinta o altre cose, solo un pó di mascara e un rossetto semplice penso che vadano bene" il ragazzo strinse gli occhi prima di fare un sorrisone "Okay, forza ragazzi, subito al lavoro".

Incominciarono a girare e vorticare per la stanza come trottole, chi per prepare i gioielli chi i vestiti chi il trucco e chi gli accessori per i capelli; mi guardai spaesata e scioccata dalla situazione, era tutto caotico ma il tutto mi faceva piacere, erano tutti simpatici, e mi mettevano allegria.
Dopo il trucco leggero, ovvero solo di fondotinta per coprire il livido e il labbro (non la cicatrice, quella non avevo voluto coprirla) misi poi sulle ciglia il mascara, un pó di  illuminante e poi un rossetto chiaro. Passammo poi  ai capelli rendendoli, leggermente mossi e scompigliati, dandomi un'aria leggermente selvaggia, che mi si addiceva; i ragazzi poi mi scortarono verso la porta che introduceva alla cabina armadio e mi porsero i vestiti.

Mi chiusero la porta e incomincia a indossare i vestiti; si trattava di un dolcevita beige chiaro a maniche lunghe di lana, una gonna rossiccia che arrivava a metá cosce con sotto delle calze nere e come scarpe degli stivaletti col tacco marroncini; come gioielli invece, orecchini a cerchio piccoli, collana, e anelli tutto questo in oro.
Avevano rispettato il mio volere, ovvero restare tutta coperta infatti anche con le laze nere, non si vedeva nessuna cicatrice a parte quella in volto; mi osservai allo specchio e girai su me stessa, sorridendo.
Uscì dalla cabina armadio e cercai di incamminarmi verso di loro, ma quasi presi una storta, a causa degli stivaletti col tacco. Lentamente mi rialzai e vidi che mi fissavano tutti con occhi spalancati "Cavoli, sei una bomba, vedrai li stenderai tutti" disse una delle ragazze sorridendomi radiosa. Guardai l'orologio e vidi che erano le 19.20, salutai i ragazzi e scesi verso la sala da pranzo raggiungendo il resto dei presenti.

Quando feci il mio ingresso nella sala da pranzo gli occhi dei miei fratelli e di Mark di puntarono tutti su di me; un secondo dopo un paio di braccia muscolose mi avvolsero in un abbraccio premuroso e fraterno "Sei bellissima sorellina" disse Blake sorridendo e dandomi un buffetto scherzoso sulla testa , lo guardai sorpresa, abbozzando un sorriso,poi anche Mark mi si avvicinò prendendo la mia mano e sfiorandola con le labbra "Sei davvero un incanto bambina mia" e detto questo tutti tranne Cole ed Elijah si avvicinarono e mi fecero i complimenti, mi coprí il volto con le mani nascondono il rossore, e quasi tutti a quel gesto risero.
Che imbarazzo, pensai, mi stó rendendo debole e ridicola comportandomi cosí.

Poi un rumore di ghiaia mossa e il suono di un campanello ci fecero voltare verso la porta d'ingresso "Bene, gli ospiti sono arrivati" disse Mark guardando tutti i suoi per poi avviarsi verso la porta d'ingresso.

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Ciao a tutti, il prossimo capitolo sará fantastico! Chissà cosa accadrà, riuscirá Andromeda a fuggire? Per scoprirlo basta leggere la story.
Alexa💙

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