CAPITOLO 20

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Fu l'unica cosa che vidi mentre scendevo dalle scale ed era l'unica cosa a cui pensavo da ore; lei mi guardò dalla testa ai piedi e questo suo atteggiamento mi fece sorridere, contento del fatto che stesse squadrano per bene il mio corpo "Buonasera" salutai, raggiungendo il mio piccolo fiocco di neve; era vestita in modo semplice, che faceva risaltare i suoi occhi e la sua magnifica personalità, perchè adoravo quando mi minacciava di staccarmi le palle per giocarci a golf "Ciao Andy" dissi mettendomi di fronte a lei, guadagnandomi uno sguardo così buffo che per poco non gli risi in faccia "Non è stupenda stasera Dmitriy?" intervenne mia madre facendo l'occhiolino ad Andromeda; si, era stupenda, era magnifica e avrei voluto urlarlo e diglielo un miliardo di volte, per compensare tutte le cose brutte che aveva passato.
Lentamente, gli presi la mano e non staccando mai gli occhi da lei gliela baciai; il rossore le raggiunse le orecchie, che erano di un colore pomodoro piuttosto adorabile "Si, stasera sei bellissima" dissi per poi chinarmi al suo orecchio "A dir la verità, sei sempre bellissima, mio fiocco di neve" e dopo averle lanciato uno sguardo pieno di promesse seguì gli altri nella sala da pranzo.

Come le altre cene, non prestai molta attenzione a ciò che mi circondava, perché l'unica cosa che mi interessava era capire che cosa stesse succedendo nella testolina terribilmente complicata e adorabile di Andromeda "Buonasera gente!" urlò Daniil entrando nella sala da pranzo; era uscito un paio d'ore coi suoi amici teppistelli del cazzo "Sei in ritardo" disse mia madre infastidita dal comportamento di mio fratello "Mi perdoni genitrice, ma sono stato trattenuto" Daniil si girò verso di me e mi guardò; sapevo che voleva dire ad Andromeda del compleanno, ma sospettavo che questo non fosse il momento giusto per quel genere di notizia.
La cena fu piacevole e allegra ed Andy sembrava divertirsi un sacco, finché un'ombra non le oscurò il viso; sembrava che, un milione di emozioni diverse stessero facendo  lotta tra di loro
"Scusate, posso sapere dove si trova il bagno?" chiese Andromeda, sorprendendo tutti "Si,certo è al piano di sopra... stai bene cara?" chiese mia madre visibilmente preoccupata "Certamente" disse lei per poi avviarsi al piano di sopra.
Aspettai un paio di minuti e dopo aver ottenuto un cenno d'assenso da parte di mia madre, la seguì.

Appena arrivai davanti alla porta esitai un momento; mi sembrava di stare per invadere un momento doloroso, che non centrava nulla con me, e che se fossi intervenuto si sarebbe arrabbiata "Fiocco di neve stai bene? chiesi, pregando di non ricevere una saponetta in faccia "Si, adesso esco" rispose lei e dopo qualche secondo uscì dal bagno ; All'improvviso mi ritrovai la faccia di andy sepolta nel mio petto "Ops" urlò lei allontanandosi con un balzo, imbarazzata "Di la verità, ti è piaciuto!" dissi maliziosamente, adorando il color pomodoro che le colorava le guance "Certo che no!" rispose lei sulla difensiva e cercò di superarmi "Aspetta" dissi afferrandogli un braccio per fermarla; subito si districò dalla mia presa e risentita disse "Cosa c'è?" questo mi sorprese un pochino, perchè anche se sapevo che non gli piaceva essere toccata, pensavo che con me avesse superato questa paura.

Dolcemente sorrisi, pensando di essere stato troppo duro con lei "Seguimi" e la guidai verso la mia stanza "Andromeda, benvenuta nella mia stanza" dissi teatralmente facendogli spazio, per farla entrare ; Andromeda scrutava la stanza come a scoprirne i più oscuri segreti "Per caso ti piace il nero?" chiese lei facendomi il primo vero sorriso della serata "Da cosa l'hai capito?" chiese a mia volta raggiante del progresso "Non só, cosí" disse lei; all'improvviso si butto sul letto "Cavoli, è veramente comodo" disse lei stiracchiandosi come un dolce ma pericoloso gattino "Sono contento, anzi onorato, che sia di vostro gradimento" e seguendo il suo esempio mi buttai a fianco a lei "Hey, lo vuoi rompere?" disse risentita "No, perché l'unica cosa che voglio, è romperti le scatole" e come un bambino gli feci la linguaccia.

Esultai tra me, quando Andromeda incominciò a ridere di gusto; senza accorgermene cominciai a fissarla intensamente negli occhi, cercando di capire, cosa in quel momento stesse pensando "Ti prego non chiedermi niente" sussurrò infastidita "Ok" sussurrai mesto, cercando di convincerla a restare.
Mi avvicinai a lei, e guardandola dritta negli occhi la vidi; la disperazione, il dolore, le continue delusioni, e infine la speranza ormai perduta che qualcuno la salvasse dai suoi demoni.
"Resta ancora un pochino" Dissi in un sussurro, afferrandogli delicatamente la mano; Andy tremò impercettibilmente al mio tocco "Riposati" dissi trascinandola con me sul letto per mettermi di fronte a lei; era la cosa più bella che avessi mai visto, lei nel mio letto letto, con me, era il paradiso "Ti proteggerò a qualunque costo, mia piccola Andromeda" e sfinita chiuse gli occhi, indifferente del turbine di emozioni che mi riempiva il petto.

"Dmitriy" disse Liam entrando nella stanza; Andromeda si era addormentata un'oretta prima, e con tutta la premura del mondo le stavo accarezzando i capelli, sperando che almeno questa volta, i suoi demoni la abbandonassero.

A quella scena gli occhi di Liam si fissarono nei miei e mi guardarono duramente "Spero per te che tu sappia quello che fai" disse lui avvicinandosi minaccioso "Certo che lo sò" risposi, continuando ad accarezzargli i capelli senza distogliere lo sguardo da lei; mezz'ora prima si era rannicchiata su di me, come se il suo corpo sapesse, che se mi fosse stata vicina l'avrei protetta dagli incubi "Se soffre per colpa tua, io ti troverò e ti ucciderò! Non mi interessa se siamo amici" promise in un sussurrò che raggelò la stanza "Pensa piuttosto come reagirà quando scoprirà chi siete veramente" dissi fissandolo con scherno "Non sò se ve lo perdonerà" continuai io imperterrito, ignorando lo sguardo di fuoco che mi lanciò Liam "E te? fai parte anche tu di questa cosa" aggiunse lui avvicinandosi ancora di un passo "Ma io non sono la sua famiglia...almeno, non ancora" dissi leccandomi le labbra sorridendo con fare felino "Almeno finchè non ci saremo sposati" e lo sfidai con lo sguardo "Tu!..." cominciò a dire Liam, accecato dalla rabbia "Perchè ne sei così sicuro! E se lei non ti volesse?" continuò lui alzando la voce.

In quel momento Andromeda si mosse e come se fossi un peluche, si accantonò ancora di più nel mio petto "Non cambia nulla" dissi sussurrando "Mi è stata promessa da quando è nata" dissi dandogli un bacio sulla fronte "Lei è, e sarà per sempre mia, non lo sapevi?" chiesi con un sopracciglio alzato, visibilmente confuso dalla sua ignoranza "Mark non te ne ha mai parlato?" chiesi sconcertato da questa rivelazione "No" ringhiò lui stringendo i pugni lungo i fianchi "Forse è meglio che ne parli con Mark di questa cosa" dissi serio.

Pov Liam

Dopo aver svegliato un Andromeda terribilmente assonnata e tremendamente carina, l'ho scortata in macchina, ovviamente subito dopo aver salutato i padroni di casa; per tutto il viaggio non parlammo, e sulla soglia di casa, dopo un cenno di saluto, salì le scale e sparì nel corridoio, verso la sua camera.
Come una furia, lasciando uscire tutta la rabbia che avevo trattenuto fino a quel momento, andai nell'ufficio di mio padre "Padre!" urlai entrando nella stanza, senza bussare "Si" disse semplicemente, alzando lo sguardo dal portatile "Come hai potuto farlo!" urlai l'aveva venduta ancora prima che nascesse, liberandola, per sempre, della possibilità di decidere chi affidare il suo cuore, la sua mente, e la sua vita.

Lei si meritava di più, si meritava di trovare un uomo che la amasse e che non facesse parte di questo mondo; questa vita aveva fatto uccidere mia madre, distruggendo per sempre la nostra famiglia "Perché hai dato la nostra Andromeda a Dmitriy" urlai ancora più forte "Come l'hai saputo?" chiese lui chiudendo di scatto il portatile "Quindi è vero? perché?" sussurrai con il cuore spezzato "Non potresti capire!" disse lui alzandosi dalla sedia, mettendosi di fronte all'enorme vetrata "Non posso capire! l'abbiamo appena ritrovata e già Dmitriy pensa di farla sua!" dissi avvicinandomi a lui da dietro.

Dopo un paio di secondi di silenzio, Mark, si passò la mano sulla faccia, esausto "Prima di conoscere vostra madre, quando ancora era un piccolo clan, feci molte scelte sbagliate, che misero a rischio sia la mia famiglia che i miei uomini; fu allora che chiesi aiuto ad Artyom, e lui in cambio di questo grandissimo aiuto, mi chiese solo una cosa" si fermò un secondo e poi ripartì "Mi chiese di dare in sposa una delle figlie che in futuro avrei avuto, a suo figlio maggiore. A quel tempo ero troppo disperato per pensare alle conseguenze e non potevo sapere quello che poi sarebbe successo" a quel punto si girò verso di me con le lacrime agli occhi; l'unica volta in cui l'avevo visto piangere, era quando aveva scoperto del rapimento di mia madre e mia sorella "Avrei voluto che Andromeda sposasse un'uomo che non fosse coinvolto in questo mondo, e che non la facesse più soffrire, ma ormai non posso più fare niente" e lentamente, senza degnarmi di uno sguardo, uscì dalla stanza.

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Ciao a tutti come state? Spero bene.
Cosa ne pensate della rivelazione di Dmitriy? Ve lo aspettavate? Io si (chissà perché!!), ci vediamo al prossimo capitolo.

Alexa 💙

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