Capitolo XVI

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Il campo era silenzioso come mai prima.

Grazie all'aurea sapevo che gli dei, benché deboli, erano vivi (non potevano morire, quindi era scontato) e che le truppe dei titani non erano ancora partite.

«Sei sicura che non sappiano che siamo qui?» mormorò Percy.

«Stavo pensando alla stessa cosa» dissi a mia volta.

Nessun movimento. Niente di niente.

«Qualcosa non quadra. Non si muovono da troppo tempo...» dissi.

«Forse perché non siamo lì» disse una voce alle nostre spalle.

Ci girammo tutti insieme.

I titani erano stati per tutto il tempo dietro di noi e ci fissavano divertiti.

Percy disse teso: «Direi che lo sapevano eccome»

Il tempo rallentò e i titani ci bloccarono.

Crono mi trascinò personalmente nella tenda, ma al posto di legarmi insieme ali altri si limitò a sbattermi seduta su una sedia di un'altra tenda.

Il tempo tornò normale.

Mio padre disse: «Credevi sul serio che non ci avremmo pensato? Credevi davvero che non avremmo preso in considerazione l'ipotesi che sareste venuti qui?»

«Diciamo che lo speravo» dissi fredda.

«Comportati meglio con tuo padre»

«Disse quello che trapassò con la spada sua figlia»

Lui fece una smorfia e disse: «Ormai siete tutti miei prigionieri. Vi riporteremo sul monte Otri e vedrete quanto sarà divertente averci sfidato. Divertente per noi»

Lo fulminai con lo sguardo e lui si ritrasse.

«Non ci porterai lassù. Io non verrò, e tu non puoi costringermi» ringhiai.

«Prova ad uccidermi. Io sono armato e immortale, mentre tu sei disarmata e mortale»

«Tu hai ucciso mia madre»

«Ma di certo tu non ucciderai me, inutile semidea»

La rabbia che avevo dentro esplose.

-

Non ricordo cosa accadde di preciso. Ricordavo solo un'innumerevole quantità di urla.

L'unica cosa che seppi appena sveglia era che erano tutti salvi, perché Ade mi venne a salutare con un sorriso allegro, cosa insolita in lui.

«Siamo tutti salvi, Astrid! Quello che hai fatto è tato incredibile!»

«Ehm sì. Di preciso cosa ho fatto?»

«Ti sei arrabbiata e hai usato l'elettricità su tutto il campo. Nico, Percy, Annabeth e Will non erano ancora stati imprigionati così, dopo che la scarica ha colpito tutti i nemici, ci hanno liberati. Poi li abbiamo rispediti nel tartaro»

«Quindi in pratica ho fulminato tutti i nemici che c'erano nel campo?»

«Sì. Sei stata fantastica. Ma c'è di più. Pare che tutte quelle scosse... Beh, ti abbiano guarito le ferite»

Alzai la maglia e guardai il petto.

Nessuna ferita. Nessuna Benda. Nessuna cicatrice.

«Sono guarita!» esclamai balzando giù dal letto.

«Sì. Ora però dobbiamo organizzarci. Non resteranno nel tartaro in eterno, e noi pensavamo di liberare Zeus. Sarebbe un enorme passo avanti»

«Andiamo alla riunione e ci pensiamo» dissi uscendo dall'infermeria con lui.

-

Vedermi rientrare sana come un pesce nonché reduce della scarica elettrica maggiore degli ultimi 14 anni ebbe un effetto inaspettato; terrore.

Tutti mi guardarono terrorizzati e io dissi: «Ade, per caso ti sei dimenticato il dettaglio che ho fulminato anche tutti voi?»

«Sì, me lo sono dimenticato, ma non è morto nessuno...»

Tutti gli dei lo fulminarono con lo sguardo e io dissi: «Cambiamo argomento. Che piani avete adesso?»

«I titani non sono ancora riusciti ad uscire dal tartaro, quindi abbiamo la possibilità di andare al monte Otri a liberare Zeus. Con lui liberare gli altri dei sarebbe decisamente più facile» disse Poseidone.

«Che voi sappiate là ci sono ancora guardie?»

«Molto probabilmente si. Ecco perché stiamo decidendo come andare. Serve una buona tattica» disse Atena pensierosa.

«Dovremmo fare un attacco diretto. Siamo in inferiorità numerica e probabilmente non se lo aspetteranno» dissi.

«Potremmo attaccare dall'Olimpo come la prima volta» disse Poseidone.

«Troppo prevedibile» borbottò Atena.

Tutti rimasero in silenzio, poi mi venne un'idea.

«Facciamo così. Ci dividiamo in tre gruppi; uno attacca direttamente il monte Otri, uno si intrufola dentro il palazzo approfittando dell'attacco diretto e il terzo sale sull'Olimpo, che interverrà in caso di problemi» dissi.

Tutti parvero pensarci, poi tutti annuirono.

«Hai suggerimenti da darci e che dobbiamo tenere a mente prima di domani?» chiesi ad Atena.

«Sì. Non morire»

Astrid - La liberazione degli deiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora