Non sapevo che fare.
Dovevo forse chiamarli? Oppure dovevo limitarmi a guardarli?
Scelsi la seconda e osservai padre e figlio.
Avevo ricevuto molte descrizione sia da Crono che da Polibote sugli dei e gli semidei, soprattutto nelle condizioni "reduci di guerra".
Riuscivo a vedere le loro ferite sanguinare e avevano l'aria di essere rimaste aperte da 14 anni.
Inoltre sentii subito il problema principale; la sala era piena di veleno.
Io ero abituata a sopportare il veleno di Polibote, ma lì era troppo concentrato anche per me.
Così mi venne un'idea; forse non potevo mostrarmi, ma potevo aiutarli togliendo il veleno dalla stanza.
In un minuto da quel piano ero tornata in camera mia.
Frugai in giro, finché non trovai il mio attrezzo preferito; il depuratore per l'acqua.
Senza pensare ad altro tornai di sotto.
Sentii un tuffo in lontananza e capii di essere nei guai; Polibote sarebbe arrivato a momenti.
Attivai il depuratore e sanai tutta l'acqua in un batter d'occhio.
O almeno doveva esserlo stato, perché sia Poseidone che Percy iniziarono a respirare profondamente.
Si girarono entrambe verso di me ed ebbi la sensazione che erano riusciti a vedermi.
Lo confermai quando Percy urlò: «Ehi, aspetta! Liberaci!»
«Se lo faccio Polibote mi ammazzerà. Per di più arriverà a momenti, quindi preparatevi» urlai di rimando, poi chiusi la porta e tornai in camera, sperando che la mia azione fosse servita a qualcosa.
-
La porta principale si aprì nello stesso momento in cui io chiusi l'armadio che conteneva il depuratore.
Presi uno yo-yo e iniziai a farlo girare.
Continuai così per cinque minuti, poi la porta si aprì e Polibote entrò.
«Per caso sei stata nei sotterranei?»
«No. Mi avevi detto di non andarci, quindi io non ci sono andata»
«Mi stai mentendo. Laggiù l'acqua di solito è satura di veleno, ma ora il veleno non c'è più»
«E come ci sarei riuscita? So di avere molti poteri, ma non ne ho nessuno che elimini in veleno»
«Di certo però i miei due prigionieri preferiti non possono essersi liberati da soli del mio veleno»
Balzai in piedi e gli puntai un dito contro.
«LO SAPEVO! Sapevo di non essermi immaginata quelle urla! Chi sono questi prigionieri di cui parli?»
Polibote mi avvelenò con lo sguardo: «Nessuno che ti debba interessare, piccola impicciona»
Lo fulminai con lo sguardo, facendolo arretrare.
«Non chiamarmi "piccola impicciona"» dissi con voce tagliente.
Il gigante mi guardò con un velo di terrore nello sguardo.
Non potevo biasimarlo: la mia voce era tagliente come quella di mio padre e i miei poteri erano molto vari; quando lo avevo fulminato con lo sguardo probabilmente lo avevo fulminato ne vero senso della parola.
«Scusa. Comunque non posso dirti chi ci sia. Anche se so che tu sai già chi sono i prigionieri»
«Come posso sapere chi tieni prigioniero? Io non sono stata laggiù»
«Perché loro due erano troppo deboli per potersi liberare dal veleno. Decisamente troppo, considerando che è da 14 anni che li torturo, quindi non puoi che essere stata te»
Lo maledissi in tutte le lingue possibili.
Non potevo controbattere ad una logica tanto ferrea.
Poi ebbi un'idea. Non potevo negare, ma potevo ribaltare tutto, sperando che lui ci credesse.
«D'accordo, mi hai scoperto. Sì, sono stata laggiù. Sì, so chi sono i due prigionieri. Sì, sono stata io a purificare l'acqua, ma non è stato per aiutarli»
Polibote sorrise trionfante.
«Sapevo che eri andata laggiù. Ma perché hai sanato l'acqua?»
«Quando ho aperto la porta per poco non sono svenuta per la concentrazione di veleno, quindi ho purificato l'acqua per poter entrare e vedere cosa c'era dentro senza morire. Non lo avrei fatto se avessi saputo chi c'era dentro»
Il gigante mi scrutò, come per valutare se credermi o meno.
Alla fine disse: «Renditi presentabile. Abbiamo due ospiti per pranzo»
Lo guardai sollevata.
«Ok. Chi sono?»
Polibote uscì dalla stanza e disse: «Porfirio e tuo padre. E vogliono parlare con te»
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Astrid - La liberazione degli dei
FanfictionSono passati 14 anni dalla seconda guerra dei titani. I titani hanno vinto. Anche Gea e tutti i giganti sono risorti. Tutto è pace? No, non lo è. Gli dei e i semidei continuano a ribellarsi, anche se invano. Negli ultimi anni però è nata una nuova s...