Poseidone se ne andò appena Apollo riuscì a rinchiudermi in infermeria.
Dovettero farlo perché a metà viaggio io ero di nuovo in forze e intendevo aiutarli, ma tutti gli dei avevano categoricamente riiutato il mio aiuto, tanto che alla fine dovettero portarmi in infermeria, legarmi al lettino e mettere Clarisse di guardia.
Dopo che se ne furono andati ringhiai, urlai, imprecai e mandai scosse elettriche belle potenti, ma era tutto inutile.
Alla fine crollai dalla stanchezza, e mi svegliai solo quando un colpo di cannone si fece sentire.
Clarisse guardò fuori dalla tenda e sentii urlare: «Clarisse, siamo nei guai! Tartaro sta per trasportarci tutti nella sua dimora»
«Sei te che gli sei sfuggito Jackson! Arrangiati»
Sbuffai e dissi: «Devo darvi una mano?»
«No. Zitta»
Sentii un terribile risucchio e la luce che illuminava la tenda diventò più pallida nonché rossa.
Clarisse sembrava perplessa e io dissi: «Tartaro ci ha tasportato»
Uno strano odore si diffuse nella tenda, poi la ragazza crollò a terra svenuta.
Passaronopochi secondi, poi il gas sonnifero fece il suo effetto facendomi addormentare.
-
Ero ancora legata.
Fu la prima cosa che notai appena sveglia.
Cercai di liberarmi, ma stavolta ero bloccata a caviglie e polsi. Come se non bastasse ero bendata.
Una voce disse: «Astrid? Sei sveglia?»
«Zeus? Sei tu?»
«Sì. Stai bene?»
«Si può stare bene da prigionieri?»
Zeus ridacchiò (o almeno così mi parve di sentire) e disse: «Non sei prigioniera. Non lo sei ancora»
Sentii tutto ruotare attorno a me senza capire cosa stesse succedendo, poi sprofondai nel buio.
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Una secchiata d'acqua mi svegliò all'improvviso.
Iniziai a tossire e guardai chi me l'aveva versata addosso.
Per poco non sputai anche un polmone per il mix tra lo spavento e la tosse.
Tartaro mi scrutava, la faccia magmatica apparentemente accigliata.
«Mi auguro tu sia sveglia. Ancora un po' e saresti morta»
«Fantastico. Con tutto quello che mi sta succedendo lo avrei preferito» tossii.
«Non scherzare. Odierò anche i semidei, ma stavolta ho bisogno del vostro aiuto. Le porte della morte devono essere richiuse. Forse lo faccio perché mi sento solo, ma continuando così io finirò per sparire, e credo voi non vogliate questo»
Lo guardai sorpreso. Gli serviva l'aiuto divino?
«Che ne è stato degli dei?»
«Catturati tutti. Hanno portato tutti gli semidei che non avevate ancora liberato su monte Otri e ora Crono sta meditando su come distruggere gli dei. Uccidendoli, rendendoli mortali»
Sospirai. Tutto il piano andava di male in peggio.
«Astrid, voglio che tu abbia anche i miei poteri»
Lo fissai perplessa e lui disse: «I tuoi poteri ben presto non basteranno più. Se Crono fa quello che sta meditando di fare sarà ben presto al tuo livello, ma tu avrai i poteri del tartaro e non solo. Forse anche Caos ti aiuterà»
«Non starai dicendo sul serio! Non ruscirò mai a conservare i poteri del caos! Insomma, è di Caos che si parla! Non c'è dio primordiale più primordiale di lui!»
«Ecco perché potrai battere Crono»
Non ero per niente convinta, benché l'idea mi sembrasse quasi buona.
Alla fine cedetti: «D'accordo. Portami da lui»
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Astrid - La liberazione degli dei
Fiksi PenggemarSono passati 14 anni dalla seconda guerra dei titani. I titani hanno vinto. Anche Gea e tutti i giganti sono risorti. Tutto è pace? No, non lo è. Gli dei e i semidei continuano a ribellarsi, anche se invano. Negli ultimi anni però è nata una nuova s...