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Jimin

È passata una settimana.

Una fottutissima settimana da quando Yerin si è sparata.

Non mostra segni di vita, ogni tanto si muove, ma Jin dice che normale e che durante il coma il paziente perde le funzioni cerebrali più complesse mentre altre, come ad esempio la respirazione e la circolazione, rimangono relativamente integre.

Ci possono essere movimenti spontanei, come nel suo caso il continuo movimento delle palpebre e del dito.

Ogni volta penso sempre che sia arrivata la volta buona, che finalmente si svegli, ma le mie speranze e i miei desideri vanno a finire sempre a puttane.

Se solo sapesse quanto ci tengo a lei, quanto mi dispiace per averla portata fino a spararsi, quanto mi mancano i nostri litigi e il suo caratterino scontroso.

Sono stato con lei tutte le mattine, tutti i pometiggi, tutte le sere e tutte le notti, non l'ho persa di vista, nemmeno per un secondo.

Ho anche smesso di mangiare, probabilmente ho perso qualche kilo, come anche lei d'altronde.

I ragazzi devono prendermi con la forza, almeno per farmi uscire per qualche minuto da quella stanza.

Non mi sono mai comportato così, con nessuna mia vittima, ma lei è diversa, io devo proteggerla, proteggerla dalla sua famiglia.

Per stare con lei ho perfino disdetto scambi importantissimi di droga e armi.

<Jimin, vieni a mangiare>

Sono così pensieroso che non ho sentito Yoongi entrare nella stanza.

<è inutile che me lo chiedi, sai che non esco da qui fin quando lei non si sveglia.>

<Jimin, lo capisci che ti stai rovinando? Non dormi da una settimana, inoltre sei dimagrito, devi riprenderti.>

<certo, per te è facile dirlo, perché non sei tu quello che ha causato tutto questo, e forse anche la sua morte. Non puoi capire quanto mi sento terribilmente in colpa. Mi sento uno schifo!>con gli occhi stracolmi di lacrime, urlo sul viso del ragazzo di fronte a me tenendolo per il colletto della maglia.

<Jimin calmati>

Yoongi mi attira a se avvolgendomi fra le sue braccia e io mi lascio andare, bagnando la sua spalla con le mie lacrime.

<ti prego, devi mangiare e riposarti. Facciamo così, io ora ti porto da mangiare, e poi vai in camera di Yerin a dormire un po', almeno qualche ora, uno dei ragazzi ti darà il cambio.>dice sorridendomi teneramente.

<ma se poi si sveg->

<Jimin, tranquillo, se si sveglierà sarai il primo a saperlo, te lo prometto>

<va bene, come vuoi tu>dico affranto e sconfitto.

Questa sera sarà Jungkook a starle vicino, anche lui le è stato molto vicino.

Entro nella camera di Yerin e inizio a mangiare il cibo che Jin ha preparato per tutti.

Jin è un mago in cucina, il suo kimci è ottimo, ma ho proprio lo stomaco chiuso, non ne mangio nemmeno la metà.

Potrei benissimo scendere di sotto e mangiare con gli altri, ma non ho voglia, non me la sento.

Dopo aver finito di mangiare, mi stendo sul letto e, poco dopo, cado in un sonno profondo.

Yerin

"Non...non riesco a capire dove mi trovo.

Sono su un letto, di certo non è il mio.

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora