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Jimin

Siamo davanti casa, e osservo Yerin dormicchiare sul sedile posteriore dell'auto.

Con l'aiuto di Namjoon e Jin, portiamo i due ragazzi, ormai ubriachi fradici, dentro, e poi passo a prendere Yerin.

Aggiro l'auto e apro la portiera.

È lì, beata che dorme, con delle piccole ciocche dei suoi lunghi capelli neri che le coprono il viso.

Le afferro e delicatamente gliele porto dietro l'orecchio, e poi mi soffermo ad osservarla, in tutta la sua bellezza.

Mi dispiace così tanto svegliarla, ma forse, non le dispiacerà più di tanto.

Le poso un braccio sotto al collo, l'altro invece va a finire sotto alle gambe e la sollevo.

È così leggera che quasi non mi sforzo a tenerla.

Tossisce leggermente e i suoi occhi sono aperti in due piccole fessure, quasi impercettibili.

Mugula qualcosa che non riesco a percepire, poi avvolge le braccia attorno al mio collo e appoggia la sua piccola testolina sul mio petto.

Lentamente, l'adagio sul letto, mentre mi sfilo la cravatta e la butto sul letto, magari mi tornerà utile per dopo, e infine la camicia.

La cintura e il pantalone sarà lei a togliermeli.

Poi, il mio sguardo ricade sulla sua figura.

È rannicchiata con le labbra semichiuse.

Mi avvicino e mi abbasso all'altezza dei suoi piedi, per poi sfilare i tacchi neri che slanciano la sua figura.

La sistemo meglio e mi sistemo a cavalcioni sul suo corpo.

Lentamente apre gli occhi e sorride.

<che stai facendo>chiede con aria innocente.

Questa ragazza è tutto, tranne che innocente.

Senza darle risposta, mi avvicino al suo viso, fino a far sfiorare i nostri nasi.

Poi la bacio, senza esitare.

Per tutta la serata ho cercato di non trascinarla e sbatterla contro la parete in qualche bagno di quel locale, ma ora, nella stanza, siamo solo io e lei...e posso fare tutto ciò che voglio.

Le manca il respiro ed inizia a colpirmi il braccio, provando ad allontanarmi, ma non gliela do vinta.

Afferro i suoi polsi e li chiudo il un pugno, per poi portarglieli sopra la testa.

Continua a dimenarsi sotto di me, fin quando non sposta bruscamente la testa di lato, così violentemente che l'osso del collo le scricchiola.

<cosa cazzo fai!?>

<ti sto baciando>rispondo con non chalance.

<non vedi che non respiro?!>sbotta.

<va bene, allora mi fermo>mi sollevo dal suo corpo per dirigermi in bagno, ma mi fermo e giro la testa leggermente, così da poterla guardare con la coda dell'occhio.

<anche se...avevo intenzione di finire quella cosetta di oggi>

Nemmeno il tempo di fare un passo, che Yerin si alza di scatto dal letto, mi gira, e si fionda sulle mie labbra prendendomi il viso fra le sue mani calde.

<ma non eri ubriaca?>le dico portando le mani sui suoi fianchi.

<si, maaa>dice come se fosse una bambina <non credo sia importante ora, no?>

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora