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Jimin

<Yerin siediti, dobbiamo parlarti>

L'ansia mi divora perché so che appena finirò di dirle questa cosa le crollerà il mondo addosso, ma non posso tenerglielo nascosto ancora per molto, ma non posso permettere di rovinare il piano che stiamo organizzando quasi da un anno.

<è qualcosa di grave?>dice con voce tremolante.

Eccome se è qualcosa di grave, d'altronde, c'entrano i tuoi tanto amati genitori.

<beh, abbastanza, ma promettici che sarai forte>questa volta è Jungkook a parlare.

Appoggia la mano su quella della ragazza di fronte a me per tranquillizzarla.

<va bene, ok, ditemi tutto>

Faccio un respiro profondo e mi preparo a parlarle.

<non avrei mai voluto dirtelo in questo modo, o almeno per ora, ma non possiamo continuare a nascondertelo.>

<Jimin ti prego, arriva al dunque.>

<va bene...come ti dissi, mio fratello si è ammalato improvvisamente.
Alcuni medici sono arrivati a pensare che avesse un tumore allo stadio terminale, ma non riuscivano a capire dove, quale organo avesse colpito.
Hanno fatto analisi su analisi, prelievi su prelievi, ricordo ancora i grossi lividi sul suo braccio e le vene gonfie, stremate per i troppi aghi.
La sua malattia sembrava incurabile, fin quando non ci chiamò quel famoso signore dicendoci che aveva la cura per curare mio fratello.
I miei pagarono così tanti soldi per avere quella cura che per un periodo ci siamo ritrovati quasi per strada.
Ricordo ancora che la moglie di quel bastardo mi disse "non preoccuparti, il tuo fratellino starà meglio">

Non mi sono accorto di avere la voce tremante, intanto Yerin mi guarda negli occhi e ascolta attentamente, ogni singola parola.

<la catastrofe avvenne mentre stavo giocando con lui, avevo portato i suoi giochi preferiti da casa, iniziò a respirare affannosamente e a muoversi, come se fosse posseduto, sbavava, e io non sapevo cosa fare.
Chiamai i miei genitori, cercai quella donna così gentile che mi disse che sarebbe andato tutto bene.
Purtroppo intervennero troppo tardi, mio fratello morì, sotto i miei occhi.
Non dimenticherò mai quella scena>

Yerin ha gli occhi lucidi, mi osserva e ha le labbra semichiuse.

Questa parte della storia non le piacerà, ma soprattutto, non mi crederà.

<hai scoperto la vera identità di quei signori?>

<si...ma non ti piacerà sentirlo>

Yerin

<dimmelo Jimin>ho un'ansia indescrivibile.

<beh, ecco loro...>si blocca e punta lo sguardo nel mio.

Serra la mascella ed evidenza ancora di più i suoi lineamenti, nelle sue iridi riesco a percepire tutta la sua rabbia.

<sono i tuoi genitori Yerin>.

Cosa? Ma che stanno dicendo?

Scoppio in una fragorosa risata.

<ragazzi, certo che siete molto bravi a scherzare, ci sono cascata veramente>asciugo le poche lacrime causate dalla risata.

<Yerin, non stiamo scherzando, è tutto vero, i tuoi genitori hanno ucciso mio fratello.>

<non è vero, loro non ne sarebbero capaci, questa è una grande cazzata e non voglio più ascoltarvi. Vado in camera mia.>

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora