15

125 19 2
                                    

Yerin

Sono stesa sul letto a pensare, a tutto ciò che è successo oggi, non ho chiuso occhio da quando Yoongi è uscito dalla stanza.

Inoltre non ho neanche mangiato, infatti il mio stomaco si lamenta.

Continuo a pensare alle parole di Jimin, è possibile che i miei genitori siano così? Veramente hanno ucciso quel povero bambino? Veramente sono degli assassini?

A causa di tutti questi pensieri, e forse anche per la fame, mi viene da vomitare.

Porto una mano sulla bocca e, senza fare troppo rumore, mi dirigo in bagno per vomitare.

Dopo essermi sciacquata la bocca, presto attenzione alla figura che è riflessa sullo specchio.

Quella sono davvero io?

Sotto i miei grandi occhi, ormai spenti, ci sono due grandi occhiaie violacee.

Non sono io, dov'è andata a finire la vecchia Yerin?

Smetto di pensare e decido di scendere giù in cucina per prendere un bicchiere d'acqua ma una luce illumina la stanza.

Scommetto che è Tae, infatti appena varco la porta, vedo il ragazzo seduto sul divano impegnato a vincere un partita.

<hey>dico con tono pacato.

<hey>risponde rivolgendomi un sorriso, per poi tornare alla partita.

Mi siedo affianco a lui guardando ogni suo minimo movimento e, una volta finito la partita, si gira completamente verso di me prendendomi le mani.

<come mai sveglia a quest'ora?>

<non mi sentivo molto bene>

Avvicina la mano sulla mia fronte.

<tranquillo, non ho la febbre, ho un po' di mal di stomaco>dico ridendo leggermente.

Annuisce e poi mi fa un'altra domanda.

<come stai? Non fisicamente intendo>

<Taehyung la verità? Non sto bene, per niente bene. È come se il mondo mi fosse crollato addosso. Non ho ancora la certezza che i miei genitori abbiano fatto quello al fratello di Jimin, ma il viso di Jimin dice tutt'altro, e non penso che scherzi su una cosa così delicata.>

<Yerin, mi dispiace>

<Taehyung non so cosa fare, mi sento così in colpa, non posso riportare indietro il fratello di Jimin, non potrò mai ripagarlo>

Porto le mie mani sul miei occhi e inizio a piangere disperatamente, vorrei fare meno rumore per non svegliare gli altri, ma proprio non ci riesco, ho bisogno di sfogarmi.

Taehyung mi afferra le spalle e mi fa sedere sulle sue gambe, per poi spingermi verso di lui per abbracciarmi.

Affondo il viso nel suo petto e mi lascio coccolare.

Lascia teneri baci sulla mia testa e piccole carezze sulla schiena.

<Yerin, la colpa non è tua, è dei tuoi genitori, non puoi farci niente, non accollarti colpe che non hai>

Annuisco con la testa e cerco di calmarmi.

<ti sto bagnando tutta la maglia, scusami>ridacchio.

<non importa, sfogati quanto vuoi, io sono qui, ci sono e ci sarò sempre per te.>

<grazie mille Tae, grazie>

Solo ora mi accorgo che ha un buon profumo, forse alla fragola, non riesco a capire.

Mi lascio coccolare fin quando non mi addormento sulle sue gambe.

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora