16

114 14 5
                                    

Yerin

Ho un terribile mal di testa, non ricordo molto, ho i pensieri abbastanza confusi.

Apro lentamente gli occhi, ma la mia vista è ovattata, stessa cosa per l'udito, ma riesco a decifrare delle voci maschili....presuppongono siano quelle dei ragazzi.

<uhm...>mugulo.

<oh, si è svegliata...Yerin, come ti senti?>la voce preoccupata di Jimin rinbomba nella mia testa.

<vi prego...abbassate la voce>

Improvvisamente nella stanza cala un silenzio così silenzioso da far venire i brividi.

<cos'è successo?>chiedo con voce debole.

<cosa? Veramente non ti ricordi?>

Muovo leggermente la testa per fare un segno di negazione.

Lentamente, con l'aiuto dei ragazzi, mi siedo sul letto.

<ricordo solo che sono svenuta dopo quella discussione, poi, vuoto totale>

Leggere lacrime bagnano e inumidiscono il mio viso, Jimin prova ad asciugarle, ma lo blocco...ho mostrato fin troppo le mie emozioni.

<sto bene, non preoccuparti>

Jimin sembra essere contrario alla mia risposta, ma poi scuote leggermente la testa, per poi rivolgere l'attenzione a Jin che prende parola.

<senti Yerin, sappiamo che ti sei appena svegliata ma, come sai, è da un po' che stiamo organizzando un piano per distruggere i tuoi genitori, e te lo vorremmo esporre, perché il tuo aiuto è fondamentale.>

<quindi, mi state dicendo che mi volete usare?>

<beh, è brutto da dire, ma si, purtroppo si>

<no, non lo accetto...mi dispiace ragazzi, ma io non posso fare del male ai miei genitori, alle persone che mi hanno cresciuta.>

<che cosa?! Spero tu stia scherzando...hai ancora il coraggio di definirli "genitori"?! Dopo tutto quello che hanno fatto?!>sbraita improvvisamente Jimin.

<si Jimin, si! Mettiti nei miei panni, tu avresti il coraggio di fargli del male se fossero i tuoi genitori? Fare del male alle persone che ti hanno cresciuta, amata e donato tutto l'affetto possibile? Uhm?>

<si Yerin, cazzo! I tuoi genitori hanno ucciso mio fratello, lo capisci o devo farti un disegnino? Prova a metterti tu nei miei panni!>

<Jimin calmati, non urlare contro>cerca di dire Jungkook, ma Jimin lo aggredisce.

<stai zitto Jungkook!>

<Jimin non parlargli così!>lo rimprovero.

<aish, vaffanculo!>urla il corvino per poi uscire dalla stanza sbattendo la porta.

I ragazzi sussurrano qualcosa di indecifrabile tra loro, più escono tranne Jungkook, che si siede sul letto, rivolgendomi uno dei suoi sguardi adorabili.

Quanto cazzo mi fa arrabbiare Jimun quando fa così!

Incrocio le braccia al petto e guardo Jungkook...incatenato il mio sguardo nel suo.

<lascialo perdere, ormai credo che tu sappia com'è quando è arrabbiato>

<si lo so, ma non può fare così! Stiamo parlando dei miei genitori! I miei!>

<lo so, posso capir->

<no Jungkook, non dire così, perché non puoi capirmi, nessuno può capirmi! Nessuno può capire quanto mi senta devastata nel profondo, quanto il dolore mi stia divorando... non è una notizia di tutti i giorni sapere che i tuoi genitori sono dei mostri e hanno ucciso un povero bambino, e chissà quanti altri!>

Lacrime salate bagnano il mio viso.

*

Jungkook

Delle lacrime bagnano le sue guance paffute, gliele asciugo con il pollice e lei non si sottrae al mio tocco, anzi, si lascia fare.

Quelle lacrime, di punto in bianco, si trasformano in un forte pianto, così straziante che una forte fitta colpisce il mio cuore.

Piange. Piange così tanto che sembra voler affogare nelle sue stesse lacrime.

Piange come se volesse strapparsi tutto il dolore che sta provando dal petto.

Istintivamente mi avvicino di più a lei attirandola fra le mie braccia e lei sembra quasi sprofondarci.

<non piangere, risolviamo tutto insieme, lo risolviamo assieme, ti aiuto io>le dico accarezzandole la testa e ricordando queste parole che mi diceva sempre mia madre.

Quando piangevo lei faceva qualsiasi cosa per farmi ritornare il sorriso, trovava sempre un modo, e sono sempre stato affascinato dai suoi modi capaci di infondere sicurezza....in qualsiasi momento lei era sempre lì, pronta a coccolarmi.

Non c'è mai stata una volta in cui non mi abbia aiutato a rialzarmi dopo una caduta.

Yerin continua a piangere, e il suo petto continua ad essere scosso dai singhiozzi, dalla paura, dallo sconforto e dal dolore.

Fin dal primo giorno che ha messo piede in questa casa, ho capito che è una di quelle ragazza che vogliono far sembrare che stiano bene, ma alla fine tengono tutto dentro, magari nascondendo qualcosa che è più grande di loro, perché non vogliono accollare i loro problemi agli altri.

Ho subito percepito che odia piangere, e che quando lo fa non riesce mai a smettere, perché si trattiene sempre...proprio come in questo momento.

<sono s-olo dei mostr-i, non p-p-osso crederci>sussurra fra un singhiozzo e l'altro.

<shh..>dico accarezzandole la schiena.

<come hanno potuto>

Le afferro il viso fra le mani e la penetro con il mio sguardo.

<Yerin, ora basta piangere...tranquillizzati e caccia la parte forte che è in te. Purtroppo non possiamo piangere all'infinito su una cosa del passato a cui non c'è rimedio. Quindi andiamo avanti e affrontiamo la situazione a testa alta.>

Lei per qualche secondo mi guarda sconcertata, ma poi sembra afferrare il significato delle mie parole e si asciuga le lacrime, sorridendomi leggermente.

<si, hai ragione>

Mi guarda e poi mi abbraccia ancora più forte.

<Yerin, è tardi, dovresti dormire>

Mi alzo dal letto aggiustandomi la felpa e dirigendomi verso la porta, ma le sue piccole manine afferrano la mia.

<aspetta, non andare, dormi con me>

<ma se poi Jimin ci ved->

<non preoccuparti di lui, non è nessuno per impedirmi di dormire con te, e poi, non stiamo insieme...se c'è ne sarà bisogno, ci parlerò io>

Come posso rifiutare se mi fa gli occhi dolci?

Ovviamente accetto e mi stendo al suo fianco, mettendomi su un lato, tirando le coperte fino al collo.

Lei si rannicchia e si avvicina di più al mio torace, affondando la testa nell'incavo del mio collo e facendomi il solletico con il suo respiro.

<buonanotte piccolina>le dico lasciandole un leggero bacio sulla testa e, quando mi assicuro che si sia addormentata del tutto, caccio un sospiro di sollievo.

<Yerin, non so come dirtelo....ma tu mi piaci>

_______________________________________

Allora amorini miei, finalmente ho ripreso questa storia.
Il capitolo è un po' più corto rispetto agli altri, mi dispiace, ma questo è solo un capitolo di passaggio, perché nei prossimi ci saranno dei colpi di scena e, proprio mentre scrivevo, mi è venuto un lampo di genio, un'idea grandiosa per gli ultimi capitoli che spero vi lascino sorpresi.
Ok, basta, niente spoiler...buona lettura

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora