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Jimin

Lentamente si abbandona fra le mie braccia.

La ragazza forte e testarda che conosco è scomparsa per lasciare spazio alla sua parte debole.

È così piccola fra le mie braccia che mi fa una tenerezza assurda.

La prendo a mo di sposa e la carico in auto, mentre noi ci occupiamo di eliminare ogni traccia del duplice omicidio compiuto poco fa.

Laviamo il pavimento per rimuovere tutte le tracce di sangue, e infine portiamo i corpi dei genitori di Yerin in un posto abbastanza sperduto, così che nessuno li possa trovare.

<Tae, mettili lì>

Il ragazzo segue il mio ordine e poggia i corpi sull'erba secca.

Namjoon mi passa un accendino e mi guarda con gli occhi che gli brillano.

<abbiamo aspettato da molto tempo questo momento, ed ora è arrivato. Concludi tu>

Afferro una tanica di benzina dal cofano della macchina e la cospargo sui corpi, sull'erba e nei dintorni.

Mi allontano di qualche passo, prendo l'accendino, lo accendo e infine lo lancio, dando vita alle fiamme bollenti che bruciano i corpi di quei due figli di puttana.

Osservo i corpi bruciare, e sorrido come un bambino a cui vengono regalate delle caramelle.

Finalmente ho vendicato mio fratello.

Il resto dei ragazzi mi affiancano e mi danno pacche sulla spalla, come per incoraggiarmi.

<c'è l'abbiamo fatta>

A qualcuno scendono delle lacrime, ad alcuni dei sorrisi spuntano sul volto, tranne a Jungkook, è immobile davanti alle fiamme.

È come se fosse un corpo senza anima, non mostra alcuna emozione e l'unica cosa che si vede nei suoi occhi è il riflesso del fuoco.

Non capisco proprio cosa gli prende ultimamente.

Mi avvicino a quest'ultimo e poggio la mano sul suo braccio, e lui quasi sobbalza.

<tutto bene?>gli chiedo.

Lui non risponde e continua ad osservare le fiamme.

<Jungkook? Mi ascolti?>

Scrolla la testa e finalmente mi presta attenzione.

<ah si, scusami..cosa mi hai chiesto?>

<Jungkook, cosa ti prende>faccio una pausa <ultimamente non ti riconosco>

<è tutto ok, solo un po' di stress>

Fa un sorriso forzato, cercando di convincermi, ma a me la cosa non va giù.

<non prendermi per il culo, con me non attacca, perché so che c'è qualcosa che ti turba. Ti conosco da anni, e ho imparato a capire quando c'è qualcosa che non va.>

Lui distoglie lo sguardo come se fosse imbarazzato.

Mi piazzo davanti a lui e prendo il suo viso tra le mani.

<Jungkook, ti prego, parlami. Mi fa male vederti così. Dimmi qualcosa>

Cerco il suo sguardo, anche una piccola parte, ma proprio non ne vuole sapere.

Di punto in bianco, mi abbraccia, mi stringe così forte da togliermi il fiato.

Veramente non capisco, ma l'unica cosa che posso fare è ricambiare l'abbraccio.

Gli accarezzo dolcemente la schiena mentre lui tira su con il naso.

Sta...piangendo?

Noi non piangiamo mai, pensiamo che sia una cosa infantile, ma se sta piangendo credo che la situazione sia più grave del previsto.

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora