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Yerin

Qualcosa mi solletica il naso e sono costretta ad aprire gli occhi per il fastidio.

Mi siedo sul letto e osservo la stanza: è in condizioni pietose!

Il mio vestito e l'intimo si trova in un angolo della stanza, quasi strappato, mentre i vestiti di Jimin sono un po' sul letto e un po' sul pavimento.

Le lenzuola sono per terra una sopra l'altra, sporche di polvere e di ciò che è successo ieri sera.

Al solo pensiero, tutti i dolori del mio corpo vengono a galla.

Non pensavo che ieri avessimo fatto tutto questo casino.

Un caldo respiro e una lingua rovente accarezzano il mio collo, facendomi rabbrividire.

Le sue mani si posano sui miei fianchi scoperti e ancora indolensiti.

<buongiorno principessa>dice Jimin con voce roca e profonda.

<non volevo svegliarti>

<ero già sveglio, tranquilla>

Mi lascio andare all'indietro appoggiandomi contro in suo petto nudo.

La sua lingua arriva alla guancia, fino ad incontrare le mie labbra ancora gonfie.

Le schiudo e dò inizo ad un bacio dolce, ma allo stesso tempo passionale, fino a far incontrare le nostre lingue che danzano insieme.

Le sue mani vagano su tutto il mio corpo, dai fianchi passano ai seni, dai seni passano al culo, fino a ritornare sui fianchi.

Con agilità, mi afferra le gambe fino a farmi posizionare a cavalcioni su di lui.

Il suo membro nudo e gonfio si scontra con la mia intimità.

Una scarica di piacere di travolge, ma viene immediatamente sostituita da un forte dolore al fondo schiena.

Mi ritraggo subito e sul mio viso nasce una smorfia di dolore.

<tutto ok?>mi chiede preoccupato.

<s-i...no, non è niente ok, il mio povero culo!>sbotto.

Jimin si ferma per qualche secondo, prende il suo tempo per assimilare le mie parole, e scoppia in una fragorosa risata.

<è stato bello affondare nel tuo culetto>

Una pacca arriva dritta dritta sulla mia natica facendomi sobbalzare.

<stronzo!>

Cerco di colpirlo, ma afferra i miei polsi in un pugno, li alza e li porta sulla mia testa.

Senza rendermene conto, ribalta le posizioni, prendendo il controllo della situazione.

<ieri però ti è piaciuto, eccome se ti è piaciuto>dice sensualmente e con un pizzico di soddisfazione, perché sa che è la verità.

Alzo il viso così da far incontrare nuovamente le nostre labbra, che si staccano poco dopo per mancanza di fiato da parte di entrambi.

<alziamoci, voglio portare te e i ragazzi al centro commerciale>

Si alza dal mio corpo e afferra un paio pulito di boxer, una maglietta e un pantalone totalmente a caso.

<come mai?>

<fai troppe domande, alzati e basta. Ti aspetto giù>

Apre la porta e la richiude alle sue spalle.

Rimango imbambolata sul letto mentre ascolto i suoi passi che, lentamente, si fanno sempre più distanti, fino a scomparire nel nulla.

<Yerin ti muovi a scendere? Manchi solo tu>mi richiama Jimin dal piano di sotto.

<arrivo, solo 5 minuti>dico aggiustando l'orecchino leggermente storto.

Infine mi guardo allo specchio e poi scendo giù.

<tutto questo tempo per mettere un top e un pantaloncino? Pensavo ti stessi già preparando per stasera>ridacchia Taehyung.

Ha detto stasera?

<cosa dobbiamo fare stasera?>

<niente, lascialo stare>dice Jimin.

<dai Jimin, ancora non glielo hai detto?>

<scusate, non sto capendo, chi deve dirmi cosa>

<aish Tae! Non stai mai zitto>risponde Jimin incazzato.

<insomma? Volete dirmi qualcosa o devo fare il gioco dell'indovina chi?>

<in realtà...in questo caso, dovrebbe essere indovina cosa, non chi>dice Tae abbastanza confuso.

<Tae, era per dire, per fare una metafora...vabbè, lascia stare, quindi, mi dite cosa c'è stasera?>

<no, è una sorpresa, aspetterai fino a stasera. Ora andiamo!>

Ci dirigiamo verso la porta e, proprio mentre sto per mettere piede fuori, vengo afferrata per il braccio e attirata verso il petto di Jimin.

Le sue mani scivolano sui miei fianchi stringendomeli, attirandomi sempre più verso il suo corpo, così vicino da sentire il suo membro contro il mio ventre.

<non credi che questo pantaloncino sia un po' troppo corto?>sussurra sulle mie labbra sensualmente.

<no, non credo proprio...e poi, la vista dovrebbe essere piacevole, non credi? >lo sfido.

<si, ma lo può essere anche per altre persone, e non voglio, fidati, non passi per niente inosservata>

<allora fai in modo che gli altri non mi guardino>

Afferro i lembi della sua maglietta e li tiro, facendo scontrare le nostre labbra in un bacio da capogiro.

<allora? Voi due, vi muovete?>una voce ci richiama.

Jimin ringhia, visibilmente infastidito, mi afferra la mano e insieme usciamo, salendo in macchina.



My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora