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Yerin

Con un gesto deciso mi afferra i capelli in un pugno e mi inclina di poco il collo, non mi fa male, ma comunque la sua presa è molto forte.

Con una spinta, mi spinge al muro e mi volta di schiena facendomi trovare con la guancia spiaccicata contro il muro gelido, e con i miei piccoli ma seni sodi schiacciati.

Il suo petto preme contro la mia schiena e il suo naso sfiora il mio collo, provocandomi infiniti brividi.

Mi annusa come se lui fosse il predatore e io la preda, e poi afferra con i denti il mio lobo, per poi mordicchiarlo dolcemente.

Il dolore ai seni inizia a diffondersi, così cerco di divincolarmi dalla sua presa anche se controvoglia, ma la sua mano scivola nuovamente sul mio fianco destro, e questa volta stringe così forte che sembra di sentire le sue dita conficcarsi nella mia pelle.

Mi afferra i polsi e me li tiene ben strenni in un pugno, per poi portarli sulla mia testa.

Mi guarda per qualche secondo, e nei suoi occhi percepisco delle scintille di eccitazione e lussuria.

Poi, selvaggiamente, si fionda sulle mie labbra per assaporarle nuovamente.

Le mie braccia gli circondano la nuca e si insinuano nei suoi capelli corvini, mentre le sue mani mi afferano le cosce sollevandomi e così, d'istinto, avvolgo le gambe al suo bacino.

La sua lingua si insinua nella mia bocca ed è in cerca della mia, che non tardano ad incontrarsi, rendendo il bacio sempre più vorace e violento.

Mi ha letteralmente spiaccicata al muro, e mi stupisco della tanta forza che possiede per mantenermi e, allo stesso tempo, abbassarsi di poco il pantalone, giusto per liberare la sua grande erezione sofferente.

Con un gesto così rapido, mi toglie i pantaloncini che a stento coprono il mio sedere e li lancia nella stanza.

La sua mano va a finire sulla mia intimità che massaggia prima lentamente e poi velocemente, stuzzicando il mio clitoride ormai in fiamme, mentre mi provoca rumorosi gemiti e ansimi.
Per così poco sono già bagnata, cazzo.

<sei vergine?>mi chiede lasciando rumorosi baci sul collo.

<n-no>riesco a dire senza soffocate dal troppo piacere.

<ottimo, perché in questo ambito, non conosco la delicatezza>

Detto ciò, mi sposta il mio intimo da un lato e, senza alcun preavviso e delicatezza, si posiziona tra le mie gambe ed entra con una botta secca.

Urlo per il dolore, che poi si trasforma immediatamente in piacere, forte piacere.

Non faccio sesso da quando mi sono lasciata con il mio fidanzato, quindi circa 8 mesi, e non sono più abituata.

Mi aggrappo alle sue possenti spalle, cercando di non cadere.

<ah!..J-jimim, uhm!..>

Di tanto in tanto sbatto la testa contro al muro, mentre gemiti di piacere escono dalla mia bocca.

Dopo avermi fatto abituare alla sua presenza, alquanto ingombrante, inizia a muoversi abilmente, mentre conficca due dita nel retro delle mie cosce, mentre le mie pareti calde si stringono attorno a lui.

Quanto cazzo è grande!

Le sue spinte sono brevi, profonde e coincise.

<cazzo, come sei stretta. Stretta e bagnata>

La sua voce è roca e graffiante, la cosa mi manda ancora di più in estasi.

Jimin aumenta la velocità, spingendo sempre più forte.

Una forte fissa parte dal basso ventre fino a salire, provocandomi un forte dolore alla schiena.

Appoggio la fronte sulla sua spalla, sapendo che ormai è lui a dominare la situazione, e io, non posso fare nulla.

Ogni volta che esce ed entra tutto, avvolgo più forte le gambe al suo bacino, per cercare di contrastare le spinte, spingendo i talloni nella sua pelle.

Improvvisamente, per cessare un urlo, mi avvento sul suo collo mordendoglielo e succhiandoglielo con violenza, proprio mentre le mie pareti si avvolgono attorno al suo grande cazzo proprio quando un orgasmo selvaggio ed improvviso mi travolge.

Non si ferma nemmeno per accertarsi che io stia bene, continua a spingere furioso.

Le sue mani scivolano sulle mie natiche per avvolgermi meglio.

Le spinte aumentano, ancora e ancora, sempre di più, tanto da farmi gemere come una dannata e venire di nuovo sul suo membro.

Mi vergogno di me stessa, è la prima volta che lo faccio con lui e sono venuta già due volte nel giro di pochi minuti.

Le sue dita mi stringono le gambe come se le volessero spezzare, mentre si avvicina schiacciando il suo petto contro il mio, affondando dentro di me ancora di più.

Sono sicura di riuscirlo a sentire fino alla pancia.

Mi guarda negli occhi e mi bacia, questa volta più dolcemente, trasmettendomi tutto il suo amore.

<sei bellissima cazzo, dannatamente sexy>sussura al mio orecchio.

Ansimo così forte che forse anche i ragazzi sopra riescono a sentirmi.

Fino ad ora Jimin non ha mai emesso un singolo suono, ma ora piccoli gemiti strozzati fuoriescono dalle sue labbra attraenti...piano piano sta cedendo.

Dopo poco, raggiunge l'orgasmo rilasciando un forte e profondo gremito, così profondo da far venire i brividi.

Le contrazioni del suo orgasmo sono così forti che ogni tanto tremo anche io.

Le sue spalle tremano e respira a fatica, come se qualcuno lo stesse soffocando.

Tira le ultime spinte per godersi a pieno il momento, e io glielo lascio fare, anche se sono veramente stremata.

Lentamente, esce dalla mia intimità e un senso di vuoto mi pervade.

Appoggio i piedi per terra, ma sono così indolenzite che non mi reggono in piedi, così mi sorreggo mantenendomi alle braccia di Jimin.

Lui mi posa un braccio e mi avvolge la vita, sorreggendomi, e ne approfitto per guardare la sua figura.

I capelli, ormai completamente bagnati per il sudore, sono attaccati alla fronte.

Goccioline d'acqua scendono lungo il collo, fino alle clavicole, rendendo la sua pelle ancora più lucida e attraente.

Le sue labbra sono così rosse e gonfie a causa dei nostri baci.

Cazzo, è così dannatamente sexy.

Premo ancora di più il mio corpo con il suo, e afferro il suo labbro inferiore fra i miei denti, mordicchiandolo e succhiandolo.

La mia intimità si scontra nuovamente contro la sua erezione ancora dura e turgida, ormai dentro i boxer.

Anche se sono indolenzita, il mio corpo solo a quel piccolo contatto, è così eccitato che sono pronta a concedergli nuovamente piacere, fino allo svinimento.

Porta una mano sulla mia guancia, spostandomi dietro l'orecchio qualche ciocca di capelli inzuppata di sudore.

<cazzo Yerin, mi fai uscire fuori di testa>

La sua voce mi manda letteralmente in tilt, solo ascoltandola sarei capace di venire altre cento volte.

Passa la lingua sulle mie labbra, per poi baciarle.

<è stata la scopata più bella di sempre>

Le mie mani finiscono dietro la sua nuca e, dopo poco, ci ritroviamo nuovamente a gemere il nome dell'altro, ma questa volta non contro al muro, ma ben sì, sul grande ring per combattere, pronti per un secondo round.

My Kidnapper {Park Jimin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora