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prima di iniziare dico che la storia è fortemente ispirata alla serie TV "Buffy l'ammazzavampiri" e ci saranno, quindi, molti riferimenti alla serie. adesso vi lascio alla storia, buona lettura<3.

“Per ogni generazione c'è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre… lei è la Cacciatrice!” Il detto è sempre stato questo, ma quando l'ultima Cacciatrice morì, qualcosa cambiò.
Il mio nome è Federico e sono IL Cacciatore. Come ho detto prima, le Cacciatrici, fin dall'inizio dei tempi, sono sempre state donne valorose e abili combattenti. Io non sono nessuna delle due. Sono un ragazzo, e a combattere faccio pena. Mi è capitato, e anche molte volte, di essere quasi ucciso da dei vampiri. Forse adesso vi starete chiedendo -e se non lo state facendo, fatelo, vi obbligo- "Fede ma come si uccidono i vampiri?" Beh, il metodo più semplice è il paletto di legno che trafigge il punto in cui dovrebbe esserci il cuore. Al posto del paletto si può usare qualsiasi tipo di legno affilato, quindi anche un bastone di scopa rotto può andare bene. Un altro modo per uccidere un vampiro è la decapitazione. Un colpo di ascia e BAM, il vampiro è morto. Il terzo e ultimo metodo per uccidere quelle bestie è l'acqua benetta. Una grande quantità, infatti, può bruciare quei bastardi. Beh in realtà ci sarebbe un altro metodo: la luce solare. Però non è chissà quanto divertente.
"Fede, ma con l'aglio i vampiri muoiono?" Assolutamente no. L'aglio serve ad allontare i vampiri, ma di certo non ad ucciderli. Alcuni molto potenti possono pure esserne immuni. Come l'aglio funzianano anche le croci benedette, i rosari benedetti, piccole quantità di acqua benetta, un prete... Oddio, forse quello no, non ho mai provato. Fatto sta che per allontanare un vampiro basta avere dell'aglio o qualsiasi tipo di cosa benedetta. Quindi se siete degli atei allergici all'aglio, sperate di non incontrare mai un vampiro senza la mia presenza. "Fede, ma i cadaveri dei vampiri invece?" Quando muoiono, i vampiri diventano cenere, quindi nulla di cui preoccuparsi.
Come dicevo prima, non sono mai stato bravissimo nel combattimento, ma con un po' di allenamento e buona volontà mi abituai alla vita da Cacciatore. A proposito, volete sapere che cos'ha un Cacciatore di così speciale rispetto ai comuni mortali? Beh, la forza e l'agilità. Infatti, la nostra agilità e forza è più sviluppata, allo stesso livello di quelle di un vampiro. Cacciatori non si nasce, si diventa. Cioè, ci sono tanti prescelti in giro per il mondo, e quando muore la Cacciatrice, un prescelto prende il suo ruolo, e improvvisamente diventa più forte e più agile. Adesso quindi potete capire il trauma che ho avuto, quando nell'ora di educazione fisica, sentii in me una specie di superforza e un'agilità innaturale mai sentite prima. Quella forza mi faceva paura, ma a calmarmi fu un ragazzo. Giorgio. Lui era un anno più piccolo di me, aveva i capelli ricci e castani, con dei ricciolini che a volte gli ricadevano davanti gli occhi, anch'essi castani, sul naso portava dei grandi occhiali dalla montatura dorata. Era bassino, 1.55 circa, ma era molto intelligente, molto più di me. Giorgio era italiano, ma si era trasferito a Londra a circa 5 anni insieme alla madre, e poi, a 16 anni, era ritornato in Italia per farmi da Osservatore. "Fede, chi è l'Osservatore?" È colui che si occupa della Cacciatrice -o nel mio caso Cacciatore-. L'aiuta ad addestrarsi e la istruisce su qualsiasi cosa ci sia da sapere sui vampiri, demoni e quant'altro.
Quel giorno, ero finito nel mezzo di un litigio con un tipo. Gli tirai un pugno, ma non regolai la forza e lo feci sanguinare. Scappai dalla paura, e corsi verso l'uscita della scuola. Davanti a me, però, trovai Giorgio. Al tempo non conoscevo ancora il ragazzo, quindi gli chiesi gentilmente di spostarsi, perché andavo di fretta.
«Federico, giusto?» Mi stupii molto quando il ragazzo disse il mio nome ma mi limitai ad annuire.
«Devo parlarti.»
«Uhm, senti scusa vado di fretta. Facciamo-»
«Tu sei il Cacciatore?» Mi interruppe. Sgranai gli occhi.
«Il che?» Feci una piccola risatina isterica, nessuno doveva saperlo, quindi perché lui lo sapeva?
«Il Cacciatore. Io sono il tuo Osservatore, Giorgio.» Mi sorrise, sembrava così dolce che mi lasciai andare.
«Il mio Osservatore?» Chiesi.
«Si, io dovrò addestrati ed aiutarti nelle tue imprese contro i vampiri.»
«Come fai a saperlo?»
«Non ti interessa saperlo, ti basta sapere che sono qui per aiutarti.» Nonostante quella frase mi spaventasse molto, il ragazzo trasmetteva calma e tranquillità, e sembrava anche abbastanza timido.
«Ok... Quindi tu che fai?»
«Secondo te?»
«Mi osservi?» Il ragazzo ridacchiò e subito anch'io.
«In un certo senso si, ti aiuterò e ti addestrerò per essere un ottimo Cacciatore.» Gli sorrisi.
«Uhm... Senti, visto che devi addestrarmi ad essere un Cacciatore, ti va di passare da me? È da molto che ho bisogno di sapere di più sul mio potere...»
«Certo.»
Quel pomeriggio Giorgio mi spiegò tutto ciò che mi serviva sapere, mi disse, ad esempio, che era meglio fare un giro di "caccia" ogni sera per evitare che i vampiri uccidino troppe persone. Giorgio era molto simpatico, aveva un accento inglese che lo rendeva unico. Non sono mai stato uno che si fida facilmente, ma in lui trovai non solo un Osservatore meraviglioso, ma anche un amico stupendo. Scoprii pure che era una specie di stregone. Infatti, da alcuni mesi aveva iniziato a fare uso della magia, ed era già a buon punto.
Quella sera, andai a caccia -così la chiama Giorgio- per la prima volta. Cioè oddio, non era la prima volta che ammazzavo un vampiro, ma la seconda. Mi misi dei vestiti abbastanza comodi, poi presi uno zaino e dentro ci infilai il paletto di legno, l'acqua santa e un crocifisso. Quella sera, stavo girando per la città, alla ricerca di qualcosa -o meglio, qualcuno- da uccidere. Mentre camminavo, davanti a me vidi passeggiare mano nella mano una coppia. Lei aveva dei lunghi capelli biondi e lisci, lui invece li aveva abbastanza corti, di colore rosso e nero. Li seguii per un po', perché non sapevo dove andare. Ad un certo punto, il ragazzo si voltò verso la fidanzata e la baciò. Mi sentii abbastanza in imbarazzo nell'assistere a quella scena, soprattutto quando il ragazzo iniziò a baciare il collo della bionda. Li guardai per un attimo, quando notai qualcosa di sbagliato. Il bicolore non stava baciando il collo della ragazza, lo stava mordendo. Presi di corsa il paletto e il crocifisso dallo zaino e mi fiondai su di lui. La ragazza cadde a terra, era pallida, con due buchi sul collo da cui fuoriuscivano delle gocce di sangue. Subito cercai di infilzargli il cuore con il paletto, ma lui riuscì a disarmarmi, buttando a terra il paletto. Provò ad avvicinarsi per mordere anche me, ma con il crocifisso lo allontanai. Rimanemmo un attimo a guardarci, era alto, aveva gli occhi castani e le labbra sporche ancora del sangue della ragazza. Ok, ammetto che però sembrava davvero attraente... NO FEDE È UN VAMPIRO NON PUOI FARE APPREZZAMENTI.
«Chi sei?» Mi chiese leccandosi le labbra, pulendo così il sangue rimasto.
«Il cacciatore. Tu chi saresti?»
«Nicola. Il figlio di Dracula.» Mi sorrise maliziosamente. Prima che me lo chiediate, no, i vampiri non possono avere figli. Possono fare sesso -ed alcuni sono pure molto bravi- ma, dato che sono tutti morti, non possono riprodursi. Con quella frase, il nostro gentilissimo Nicola, intendeva dire che fu Dracula stesso a vampirizzarlo, e a prenderlo con sé. E se vi state chiedendo "Fede ma come fai a sapere tutte queste cose su Nicola?" Fatevi i cazzi vostri.
«Oh, wow, che paura che mi fai.» Dissi sarcasticamente mentre mi riprendevo il paletto. Il ragazzo rimase fermo a quel mio gesto, non disse neanche una minima parola. Mi avvicinai a lui e lo trafissi, ma appena lo sfilai, il ragazzo era illeso.
«Ma... Tu... Io... Come hai fatto?» Gli chiesi allontanandomi da lui.
«Sai cos'è la gemma di Amara?» Scossi la testa per rispondergli di no e lui continuò: «Beh, di al tuo Osservatore di darti qualche lezione base, tesoro.» Detto questo il ragazzo se n'è andò. Dal suo modo di fare sembrava non essere successo nulla, ma sapevo che non era così. Quel vampiro mi spaventava, ma allo stesso tempo c'era qualcosa in lui che mi intrigava.

𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora