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Avevo letteralmente fatto sesso con Nicola in una cripta, sopra una bara. Potrei dire che era stato strano e che mi imbarazzava, ma la verità è che lo avrei rifatto altre mille volte.
«Sei così bello.» Mi disse, dopo esserci ricomposti. Non riuscivo a non sorridere, non riuscivo proprio a resistergli. Mi accarezzò la guancia mentre sul viso aveva ancora stampato uno di quei sorrisetti troppo carini. Posizionai le mie braccia attorno al suo collo ma, proprio mentre stavo per baciarlo, si spostò, mi prese per mano e mi portò fuori dalla cripta. Fuori c'era un temporale, con tanto di tuoni e lampi ma, a quanto pare, stavamo scopando così forte che non ce n'eravamo neanche accorti.
«Cazzo.» Esclamò lui, tutt'un tratto. «Gemi così forte che non abbiamo nemmeno sentito il temporale.» Ecco qua, il momento più bello di tutta la mia vita rovinato da un coglione. Gli lanciai un'occhiataccia che lui ricambiò con un sorriso ancora più bello dell'ultimo.
«Quindi? Che si fa?» Gli domandai, lui prese la mia mano e mi trascinò fuori, sotto la pioggia. Cercai di pregarlo per tornare dentro, all'asciutto, ma non mi ascoltò. Eravamo sotto il diluvio, c'erano tuoni, lampi e la pioggia mi bagnava completamente, incollandosi ai vestiti e ai capelli. Ma Nicola sembrava non curarsene affatto. Mi guardava con quegli occhi brillanti e un sorriso divertito, come se stesse per farmi la proposta più folle di tutte.
«Sai...» disse infine, stringendomi più forte la mano, «penso che dovremmo ballare.» Lo guardai stranito.
«Bene, e quale canzone ti suggerisce un temporale del genere?» Gli domandai ironico. Lui scrollò le spalle, la sua aria di sfida non svaniva mai.
«Chi ha bisogno di una canzone? Lasciamoci guidare dai tuoni.» E così, sotto il cielo pieno di lampi e pioggia che scrosciava incessante, cominciammo a ballare. Non c'era musica, solo il suono dei nostri cuori e la tempesta intorno a noi. Ogni tanto Nicola rideva e quella risata mi scaldava il cuore. Ne ero ormai sicuro, ero completamente innamorato di quel vampiro e, mentre danzavamo sotto quella pioggia, capii che non avrei mai voluto essere altrove. In quel momento, il mondo era perfetto, anche se lo stavamo vivendo sotto un diluvio e dopo aver scopato su una bara di uno sconosciuto.
Alla fine, le nostre risate si placarono e ci fermammo, esausti ma felici, bagnati fradici ma senza nessun rimpianto. Nicola mi tirò a sé, avvicinando il suo volto al mio. «Vuoi sapere una cosa?» Disse, sedendosi sul bordo della fontana che dominava il centro del cimitero.
«Dimmi tutto.» Mi sedetti accanto a lui, poggiando la testa sulla sua spalla.
«Penso che... Beh, credo di essermi innamorato. Il che è strano, dato che sono un morto, ma... Non lo so... Credo di essermi innamorato di te.»
«Credi?» Gli domandai, mentre gli accarezzavo la mano.
«Non sono mai stato amato veramente. Non so cosa si provi ad essere amati o ad amare.» Mi spiegò, ma si vedeva che voleva raccontarmi altro, quindi rimasi zitto fino a quando lui non iniziò il suo racconto. «Ricordo che, quando ero ancora un umano, ero il figlio di questo duca molto importante. Lui mi odiava, mi trattava male e non ascoltava nemmeno una parola di quello che avevo da dire. Era uno stronzo vero e proprio, così, un giorno, scappai dopo aver scoperto di essere stato promesso sposo a una donna che neanche conoscevo. Arrivai al centro del paesino più vicino, era notte fonda e per strada non c'era nessuno se non lui, Dracula, che mi trasformò in uno dei suoi. Quando Dracula mi prese con sé pensai che forse lui avrebbe potuto amarmi come non fece mio padre, ma non fu così. E forse era abbastanza normale, dato che è uno dei vampiri più potenti. Quando io ero ancora un umano, poi, non potevo amare chi volevo liberamente, ero costantemente chiuso in una bolla.
Tu, Fede, sei stato l'unico che è riuscito a farmi credere nell'amore.» Gli sorrisi, se prima ero innamorato adesso lo ero ancora di più. Era tutto così bello che mi sembrava quasi surreale. Lo strinsi a me e iniziai a baciare ogni parte del suo viso. La pioggia continuava a cadere, ma a me interessava soltanto lui, soltanto Nicola, il vampiro che, da quel momento, era diventanto mio.

𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora