II

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Dopo quello incontro ritornai a casa. Quel vampiro mi aveva veramente distratto da tutto. Tornato a casa mi gettai sul letto e subito pensai a quel Nicola. Ai tempi le mie conoscenze sui vampiri erano ridotte a: canini, paletti e aglio. E proprio per quello, dentro sentivo una forte voglia di scoprire quel vampiro che mi incuriosiva un sacco.
Il giorno dopo, la sveglia suonò alle sei. Si, la scuola inizava alle otto, ed era abbastanza vicina da casa mia, ma dovevo svegliarmi presto perché dovevo sembrare il più bello. Andai in cucina, feci colazione, in seguito subito corsi in bagno e mi feci una doccia.
Ciò che curo di più, sono i miei capelli biondi. Infatti, li tengo sempre curati, e uso molti prodotti per renderli voluminosi. Dopo aver lavato i capelli, applico una mousse volumizzante e la distribuisco in maniera uniforme. Poi metto i capelli a testa in giù e li scrollo con le mani. Il miglior modo per volumizzare i capelli è asciugarli facendo andare il getto d'aria del phon dal basso verso l'alto. Spesso uso anche il diffusore per ottenere un volume maggiore. Finita l'asciugatura, do un soffio di aria fredda per togliere l'effetto elettrizzato. Completo in fine con un soffio di lacca per mantenerli vaporosi.
I prodotti da privilegiare sono quelli ad effetto volumizzante e con texture leggera. Lo shampoo può influire in maniera notevole sullo styling finale, quindi bisogna scegliere sempre prodotti che permettano di intervenire sulla struttura debole dei capelli. Anche il balsamo deve rispecchiare queste caratteristiche, ma ci sono anche mousse e sieri che sono progettati appositamente per alleggerire il capello e renderlo vaporoso. Solo per questo impiego sempre un'ora. Finito di sistemare i capelli, andai nella mia camera e aprii l'armadio per scegliere i vestiti da indossare. Ero indeciso tra due outfits abbastanza diversi. Uno dei due consisteva in una felpa a strisce rosa e bianche, con sotto un maglia bianca e un paio di jeans. L'altro, invece, consisteva in una maglia a collo alto bianca, con sopra una camicetta rosa e un paio di pantaloni bianchi. Dopo una lunga riflessione, alla fine optai per la prima scelta. Mi vestii, indossai le mie converse bianche e mi fiondai in bagno per truccarmi. Quel giorno misi giusto un po' di correttore per coprire le occhiaie, il blush e un lipgloss. Finii di prepararmi alle 7:45. Presi lo zaino e mi diressi verso la scuola. Prima di uscire salutai la mia bellissima gattina Diana, poi indossai le cuffiette e m'incamminai verso la scuola. Nelle orecchie avevo "Stargirl" di The Weeknd e la mia donna Lana del Rey. Mi stavo facendo i miei bellissimi film mentali. Uno in particolare mi colpì molto. Ero al cimitero, era notte e stavo cercando dei vampiri da uccidere. Ad un certo punto, sentii una presenza dietro di me, mi girai e vidi Nicola. Il ragazzo si avvicinò a me, io presi il paletto di legno, ma in pochi secondi mi disarmò. Man mano che si avvicinava, io mi allontanavo, fin quando non mi ritrovai spalle a muro. Il vampiro si avvicinò al mio viso e subito iniziai a sentire caldo. Vidi il suo sguardo spostarsi dai miei occhi alle mie labbra, e a quel gesto avvampai. Stava per baciarmi, ma a interrompere quel bellissimo sogno ad occhi aperti fu il mio osservatore.
«Hey. Federico?» Lo guardai e arrossii di colpo.
«Oh, hey Giorgio.» Dissi alquanto imbarazzato.
«Tutt'ok? Sei tutto rosso.» Abbassai lo sguardo.
«Si, si... Tutt'ok, non preoccuparti. Anzi, senti, ti devo parlare.» Mi ricomponetti e alzai lo sguardo verso di lui.
«Sai per caso cos'è la gemma di amara?»
«È una gemma che rende i vampiri immuni da...»
«Da cosa?» Lo interruppi.
«Da qualsiasi cosa possa ucciderli, o comunque ferirli.» Ripensai alla sera prima, e capii perché Nicola era così sicuro di sé e di questa fatidica "Gemma di Amara".
«È da ormai un bel po' di anni che il posseditore della gemma è un vampiro molto potente, con cui è meglio non avere a che fare.» Continuò lui.
«Molto potente... Tipo quanto?»
«Ha ucciso nove cacciatrici. Tutte di fila.» Ingoiai a vuoto. «Fede, lo hai incontrato?» Annuii. «Se lo incontri un'altra volta, scappa. Non sei ancora pronto per combattere contro un vampiro così potente.»
«Va be- Oh merda.» Guardai verso l'entrata della scuola, e lì notai un ragazzo abbastanza alto, con i capelli rossi e neri.
«Fede?» Chiese il ragazzo incuriosito. «Che succede?» Indicai l'entrata dell'istituto.
«È lui.»
«Non credo... Che ci fa un vampiro come lui in una scuola?» Giorgio aveva ragione, forse erano tutte oaranoie e quello in realtà non era Nicola, ma solo un ragazzo simile a lui. Entrammo in classe. Giorgio era un anno più piccolo di me, quindi non era nella mia stessa classe, e quel giorno quella cosa mi mise molto ansia. Verso mezzogiorno mi venne un forte mal di testa, così, approfittai dell'ora di supplenza che avevo, e andai in bagno. Entrai in bagno e mi posizionai davanti allo specchio, ero solo. O almeno, così credevo.
«Ci rincontriamo.» Sobbalzai appena sentii quella voce provenire da dietro di me che mi era abbastanza familiare. Guardai lo specchio e non vidi il riflesso di nessuno, ma quando mi girai lui era lì. Nicola era dietro di me.
«Che ci fai qui?»
«Cercavo da mangiare.»
«In bagno? Vai tipo alle macchinette, no?» Il vampiro mi guardò malissimo ma io non capivo il perché.
«Intendevo, che ci fa un vampiro a scuola?» Gli chiesi.
«Cacciatore, ti hanno mai detto di farti i cazzi tuoi?»
«Per prima cosa, mi chiamo Federico. Poi, no.»
«Va bene, Federico.» Mi lasciai sfuggire un sorrisetto, che subito il vampiro ricambiò. Era così carino quando sorrideva. Aveva i canini così lunghi che una piccola parte riusciva a vedersi quando sorrideva. FEDERICO SMETTILA DI FARE APPREZZAMENTI SUI TUOI FOTTUTISSIMI NEMICI.

𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora