Uscimmo dall'aula, Nicola mi guidò con passo deciso davanti alla mia classe, tuttavia, prima che potessi entrare, sentii una presa ferma, e fui tirato verso di lui con forza, schiacciato contro il muro.
«Che vuoi?» gli chiesi cercando di scansarlo.
«Un ringraziamento, forse? Ti ho salvato la vita.» Rispose con un ghigno.
«Sì, sì. Grazie.» Gli dissi cercando di liberarmi dalla sua presa, ma senza successo.
«Pensavo a un ringraziamento più... consistente, ecco.» Disse con un sorriso a trentadue denti.
«Non sono il tuo pranzo, mi spiace.» ribattei con fermezza, ma i suoi occhi non mostravano alcun segno di cedimento.
«Hai già bevuto abbastanza Nicola. Non posso permetterti di continuare, sono pur sempre il cacciatore.»
«Ma sappiamo entrambi che ti è piaciuto, e sappiamo entrambi che ti vorresti fare mordere da me. Di nuovo.» Disse scandendo quel "da me". Non gli risposi, perché dentro di me sapevo che aveva ragione, e lo sapeva anche lui.
D'improvviso, sentii le sue labbra sul mio collo, il suo tocco freddo sulla mia pelle mi fece rabbrividire, ma allo stesso tempo un brivido di eccitazione mi attraversò.
«Nicola, smettila.» balbettai, cercando di mantenere la voce ferma nonostante stessi per cedere.
«Non... non te lo posso permettere.» Avevo capito benissimo dove stava andando a parare. Mi stava stuzzicando per farmi così cedere per poi dargli il permesso di mordermi.
Il ragazzo teneva le mani strette sui miei fianchi, sentivo il suo respiro caldo sul mio collo mentre finalmente affondava i denti nella mia pelle. Il dolore pian piano si trasformò in quel piacere di cui tanto ero dipendente. Non bevve tanto, si staccò poco dopo. Lo guardai, le sue mani erano ancora strette sui miei fianchi, e sentivo il suo fiato ancora sul mio collo. Guardai le sue mani, erano piene di anelli, ognuno diverso dagli altri. Uno di essi sembrava particolarmente inquietante, con una base nera e intarsi dorati che ricordavano simboli misteriosi. C'era una gemma scura al centro, che aggiungeva un tocco di oscurità al suo aspetto. Un altro, invece, sembrava più antico, con incisioni intricate e un'elegante pietra rossa incastonata al centro. Erano in tante, erano tutti sui toni del nero e del rosso, tranne uno. Esso aveva la gemma è di colore verde, con venature dorate che si intrecciano attraverso di essa.
Nicola notò ciò che stavo fissando, e subito lasciò la presa dai miei fianchi e si allontanò.Dopo la scuola corsi da Giorgio, che era impegnato a studiare uno dei suoi libri sulla demonologia.
«GIORGIO.» Il ragazzo sobbalzò dalla paura e appena mi vide tirò un sospiro, appoggiando la testa al muretto dietro di lui.
«Cristo Fede, mi è venuto un infarto.» Gli sorrisi.
«Scusami... Hai una foto della gemma fi Amarra?»
«Credo di si... Perché?» Disse sfogliando il libro.
«Come faccio a sfilarla a Nicola se non so neanche che forma ha?»
Giorgio voltò il libro verso di me, e indicò l'immagine di un anello, lo stesso anello verde e d'oro che portava Nicola.
«Me l'aspettavo rossa.» Dissi io con un po' di sorpresa. Il ragazzo ridacchiò e chiuse il libro.
«Come stai? Ho saputo che sei svenuto.»
«Oh... Si, solo un po' di mal di testa, nulla di che.» Gli sorrisi e continuai: «Tu? Tu come stai?»
«Stanco.»
«Perché?»
«Nulla di importante. Solo... Cose.» Una cosa che ho imparato di Giorgio, è che non sa mentire, quando lo faceva sul suo viso si formavano delle espressioni buffe, al punto che a volte desideravo che inventasse storie solo per il puro intrattenimento di vederlo tentare di nascondere la verità.
«Va bene Giorgino.» Gli risposi stando al suo gioco, ma volevo sapere a tutti i costi cosa, ormai da tempo, mi stava nascondendo. Giorgio mi scrutò attentamente, il suo sguardo si fermò in particolar modo sul mio collo.
«Ti ha morso, di nuovo.» Abbassai lo sguardo.
«No.»
«Menti.»
«Anche tu.» Giorgio sospirò.
«Ho capito.» Disse diventando tutt'un tratto serio. «Ti dirò tutto, ma tu devi stare zitto, ok?» Io annuii e il ragazzo iniziò a parlare.
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𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~
Fanfic«Per ogni generazione c'è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre... lei è la Cacciatrice!»