Era lunedì, quella mattina tutte le classi della mia scuola andarono in gita, la mia compresa. Mi dovetti alzare alle quattro per essere pronto alle sei, dato che l'incontro era a quell'ora. Dopo aver fatto l'appello, ci lasciarono liberi di salire sull'autobus e mischiare così le varie classi. Salii su un bus, seguito da Giorgio e Alex. Ci sedemmo verso gli ultimi posti, io ero accanto al finestrino e loro dietro di me. Presi le mie cuffiette, nell'intento di ascoltare la musica e dormire durante il viaggio, ma qualcuno mi distrasse, sedendosi accanto a me. Alzai lo sguardo e sbuffai, sperando che Nicola si fosse seduto lì solo per un attimo, ma non era così. Incrociò il mio sguardo e sorrise, non voleva spostarsi così decisi di ignorarlo e basta, se avessi fatto così si sarebbe prima o poi stancato e mi avrebbe lasciato solo. Sbagliai a pensarlo, perché mentre facevo partire la mia canzone preferita, sentii un dito picchiettarmi sul braccio, cercai di non farci caso, tenendo gli occhi puntanti sul paessaggio, ma il vampiro continuò. Sbuffai, tolsi una cuffietta e mi voltai verso di lui.
«Cosa cazzo vuoi?» Gli domandai spazientito.
«Niente, mi annoio.» Alzai gli occhi al cielo, mi voltai un attimo a guardare i due dietro di noi ma stavano dormendo, uno sulla spalla dell'altro. Sospirai e capii che non potevo fare nient'altro se non parlargli.
«E che cosa vorresti fare, sentiamo?» Il suo sguardo, che era fisso nei miei occhi, scese pian piano fino al collo. Si leccò le labbra e sapevo benissimo cosa volesse dire quel gesto.
«Non qui.» Fece un smorfia di tristezza.
«Va bene.» Guardai le sue labbra ricurve all'ingiù e mi feci scappare una risatina, mi guardò e si trattenne dal ridere come me. Alla fine il sorriso ebbe la meglio, mi sorrise in un modo così bello e dolce che non sembrava nemmeno fosse Nicola. Senza accorgermene mi rilassai e poggiai la testa sulla sua spalla, lui mise una mano tra i capelli, stavo per rimproverarlo perché mi stava rovinando la piega ma iniziò ad accarezzarmi i capelli. Era così rilassante che chiusi gli occhi e mi lasciai coccolare, sarei dovuto stare sull'attenti e non lasciarmi abbindolare dal tocco di Nicola, ma era così rilassante che non potevo farne a meno.
Ero praticamente entrato in trance, non sentivo nulla di quello che stesse succedendo attorna a me, c'eravamo soltanto io, Nicola e il silenzio. Ma poi, una voce familiare interruppe quel silenzio calmo e privo di imbarazzo che c'era fra noi. Aprii gli occhi, ritornai a sentire tutte le voci dei miei compagni. Guardai davanti a me e vidi colui che, con la sua voce, era riuscito a farmi aprire gli occhi. Michele stava seduto davanti Nicola, era girato e ci stava guardando abbastanza male, anzi, stava guardando male il vampiro.
«Oh, hey Fede.» Mi salutò lui, stampandosi un meraviglioso sorriso sul volto.
«Buongiorno.» Risposi con la voce un po' impastata dal sonno.
«Ti ho svegliato? Scusami. Anzi...» Lanciò un'altra occhiataccia a Nicola e continuò «Scusaci.»
«No, non preoccuparti.» Rimasi ancora con la testa sulla spalla di Nicola, ma mi accorsi che il vampiro non mi stava più accarezzando e questo penso che mi creò una smorfia sul viso, perché quando Nicola si voltò a guardarmi, riprese ad accarezzarmi facendo un sorrisetto strafottente a Michele. Li guardai entrambi e notai la gara di sguardi che sembravano star facendo in quel momento. Si guardavano male e sembrava che uno dei due stesse per saltare addosso all'altro e picchiarlo. Non avevo assolutamente voglia di seguire il loro litigio, così mi accoccolai a Nicola e mi addormentai definitivamente.
Mi svegliai dopo un po' per colpa del bus che si fermò di scatto. Aprii gli occhi e mi guardai attorno, eravamo arrivati. Mi voltai verso Nicola ma accanto a me lui non c'era più, al suo posto c'era Michele, che mi accarezzava con un sorriso dolce stampato sul volto. Per quanto gli volessi bene, avrei davvero preferito che quello fosse Nicola e non lui, ma non dissi niente e mi accontentai.
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𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~
Fanfiction«Per ogni generazione c'è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre... lei è la Cacciatrice!»