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Vedevo Giorgio girare spesso con dei libri sulla demonologia. Inizialmente non ci feci tanto caso, pensai fossero soltanto delle ricerche che faceva lui senza un motivo valido. Ma le giornate passavano, e io lo vedevo sempre più stanco. Tutto ciò mi faceva preoccupare, e anche tanto. Cercai di parlargli per chiedere cosa stesse facendo, ma ogni volta mi rassicurava dicendo che era solo stressato per dei compiti in classe. Ma era ovvio che non fosse così.
Un altra cosa che mi faceva preoccupare, e anche molto, era Nicola. Il vampiro aveva ormai l'accesso a casa mia, ciò significa che poteva entrare come e quando gli piaceva. Ad essere sincero, c'era un lato "pazzo" di me che era abbastanza eccitato da quel pensiero, ma il lato "sano" -che per fortuna prevaleva di molto sull'altro- era abbastanza impaurito da quella situazione.
Quella mattina, come al solito, mi svegliai abbastanza presto per potermi preparare. Quando la sveglia suonò, subito la spensi, tenendo ancora gli occhi chiusi. Mi ci volle qualche minuto prima di aprirli. Appena lo feci, mi guardai attorno un po' spaesato. Quella sera ero ritornato veramente tardi, ed ero davvero molto stanco. Vidi un foglio di carta sul comodino, era bianco, quindi pensai di essere stato io a lasciarlo. Non ci feci molto caso, mi alzai, andai a fare colazione in cucina, e poi mi diressi in bagno, dove iniziai a prepararmi al meglio per andare a scuola. Tornai in camera, aprii l'armadio e decisi di mettermi qualcosa di semplice. Presi una felpa oversize e dei jeans baggy che arrivavano quasi sotto alle scarpe, che erano le mie solite converse bianche. Stsvo per andare in bagno per truccarmi, quando decisi di dare un'occhiata a quel foglio sul comodino. Lo presi, e appena lo girai un brivido mi percorse la schiena. Era una mia foto, nulla di grave eh, ma sempre una mia foto. Ero io, sdraiato sul mio letto, che dormivo. Era stata scattata da molto vicino, si intravedevano le mie lentiggini, e anche le occhiaie che copro sempre con il correttore. Non c'era una minima traccia di chi avesse potuto scattarla, ma io avevo un idea su chi fosse questo "fotografo". Decisi di non dargli troppa importanza, se l'avessi ignorato avrebbe smesso. Ma non fu così. I giorni seguenti continuai a trovare altre foto, e ciò iniziò a impaurirmi. La sera chiudevo sempre la finestra, ma le mattine seguenti era sempre aperta. Non potevo continuare a vivere così, dovevo fare qualcosa, e dovevo farlo prima che le foto si trasformassero in altro.
Era passata una settimana dalla prima foto. Arrivato a scuola corsi subito verso Giorgio, il quale era più stanco di solito.
«Hey Giorgio.» Gli sorrisi.
«Oh? uhm... Buongiorno Fede.» Disse seguito da uno sbadiglio.
«Tutt'ok? Sembri non dormire da anni.» Gli chiesi.
«Si, si. Tutt'ok, tu?» Disse facendo un sorrisetto.
«Beh...» Gli porsi una busta trasparente che conteneva tutte le fotografie che Nicola mi aveva scattato. Giorgio le guardò e poi alzò lo sguardo su di me.
«Sono tutte foto di te che dormi.» Annuii. «Fede, chi le ha scattate?» Chiese diventando tutt'un tratto serio.
«Non so...» Il ragazzo mi scrutò.
«Questa è una cazzata.»
«Forse...» Abbasi lo sguardo.
«Fede, cos'hai fatto?» Mi chiese e io deglutii a vuoto.
«Credo... credo sia stato Nicola.»
«Nicola?...» Il ragazzo era incredulo. «Gli hai dato il permesso per entrare in casa tua?»
«No... Assolutamente no. Penso che sia stata mia madre.» Mentii e lui ci credette.
«Dobbiamo assolutamente fare un incantesimo. Potrebbe ucciderti nel sonno, o non so che altro.» Concluse lui.
«Esistono incantesimi per ritirare l'invito in casa?» Il ragazzo annuì e aprì uno dei suoi libri. Si aprì dove c'era un segnalibro molto carino. Era la notte stellata di Vincent Van Gogh. Fatto sta, che il segnalibro segnava un pagina intitolata: "Come evocare un demone." Elencati c'erano, appunto, dei demoni, e sotto c'erano scritti i vari rituali per evocarli. Appena Giorgio notò che stavo sbirciando ciò che stava scritto nel libro, cambiò subito pagina. Lo sfogliò per un po', fin quando non arrivò a ciò che stavamo cercando.

𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora