XXXI

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Continuai a baciargli il volto per un po', non avevo voglia di staccarmi da lui ora che potevo finalmente averlo tutto per me. Fu il vampiro a staccarsi da me dopo qualche mio colpo di tosse. Mi prese per la mano e mi trascinò di nuovo dentro alla cripta.
Ero davvero contento di essermi finalmente fidanzato con Nicola, ma avevi davvero troppi dubbi che mi ronzavano per la mente. Il primo era abbastanza stupido, però per me era importante, e cioè: ma io e lui stavamo davvero assieme? Cioè, cosa saremmo stati da quel momento? Beh, di certo non soltanto amici dato che non ci si scopa e si ci bacia in amicizia. La seconda domanda -e forse anche la più importante, era: Potevo davvero essere sicuro che Nicola non stesse mentendo? D'altronde era un vampiro, non aveva un anima né un cuore -o almeno, un cuore che battesse. Ok, si, mi aveva raccontato la sua storia ma chi poteva assicurarmi che fosse tutto vero e non un trucco creato da lui per uccidermi?
Le paranoie mi affliggevano, avevo sempre più paura e più ansia di perdere Nicola dopo averlo appena conquistato, ma poi lo guardavo e tutto svaniva. Le paranoie, le paura, l'ansia, non c'era più nulla se non lui e me. Forse non ne ero sempre sicuro al centro per cento, ma mi bastava uno sguardo per capire che Nicola provava ciò che anch'io provavo. Lui mi amava e io amavo lui, ma sentivo che tra noi c'era ancora qualcosa a dividerci. Il vampiro accarezzò i miei capelli ormai bagnati fradici, facendo tornare la mia attenzione su di lui.
«Cosa siamo noi?» Mi domandò e in quel momento pensai: "Me lo chiedo pure io."
«Siamo qualsiasi cosa tu voglia.» Gli risposi. «Se vuoi essere soltanto un mio amico allora dimenticherò tutto, ma se vuoi essere altro io ne sarei più che contento.»
«Dimenticheresti davvero tutto e faresti finta di nulla?» Mi domandò ma la risposta la sapeva già, non avrei mai dimenticato quella meraviglia serata passata con lui.
«Se questo è ciò che vuoi tu... Lo farò.» Il vampiro mi accarezzò dolcemente il viso e, dopo avermi lasciato un dolce bacio sulle labbra, tornò a parlare.
«Non riuscirei mai a dimenticare quei bellissimi occhioni azzurri e nemmeno questa fantastica serata. Io voglio stare con te. Ovviamente se questo è ciò che vuoi anche tu.» Concluse. Io non gli risposi, mi limitai a gettarmi tra le sue braccia e riempirlo di baci, passammo così la notte, io tra le sue braccia e lui tra le mie. Non mi importava se la cripta fosse scomoda, se lui era con me non importava più nulla.
C'era solo una cosa di cui avevo paura: la morte. Lo so che forse può sembrare stupido, ma avevo paura della morte più di qualsiasi altra cosa al mondo. Non perché mi spaventasse davvero l'idea di morire, ma perché mi spaventava cosa sarebbe successo a Nicola dopo di essa. Ci avrebbe provato con qualcun'altro? Sarebbe andato avanti come se io non fossi stato nulla per lui? Ci sarebbe stato un altro Federico che si sarebbe innamorato perso di lui? C'era solo una cosa che avrei potuto fare e che mi ronzava in testa da ormai tanto tempo: diventare un vampiro.

𝔏𝔬𝔳𝔢 𝔶𝔬𝔲𝔯 𝔱𝔞𝔰𝔱𝔢 ~Strecico~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora