Capitolo 33 - We gotta get away from here. (2)

1.8K 105 349
                                    

Rhys

Il rumore dei tacchi sull'asfalto mischiato al mio respiro, furono una mera rappresentazione di quello che stava accadendo nelle nostre vite: eravamo ormai giunti ai titoli di coda di quel film drammatico dal lieto fine incerto. La mano salda in quella di Edith, la corsa per le scale, i nostri corpi appoggiati al muretto perimetrale del tetto di quel locale ormai caduto in mille pezzi. Al di sotto, il frastuono continuava incessante a ricreare la perfetta simulazione della fine del mondo: ogni blasfemia dei criminali arrestati si scontrò con le grida di dolore per i colleghi caduti. Il borbottio dei clienti e dei curiosi ostacolavano il silenzio di chi, in quella guerra iniziata da poco più di un'ora, aveva perso anche un familiare.
Mi affacciai prudentemente e scorsi la figura di un agente arrivato quasi alla fine della propria carriera, stringere tra le mani il corpo senza vita della figlia, la quale aveva deciso di indossare il distintivo e di seguire le orme del padre. La carreggiata chiusa per non permettere a terzi di transitarvi, raccoglieva lacrime, dolore, rabbia; gocce di sangue avvelenato si amalgamarono a quello di decine e decine di anime pure.

Osservai un uomo di famiglia distrutto accarezzare per l'ultima volta il volto della propria bambina, prima che venisse portata via in barella. Gli agenti si unirono attorno all'uomo rimasto disteso sull'asfalto e incapace di affrontare quella realtà dolorosa. I suoi sensi di colpa mi arrivarono dritti al petto; lo immaginavo maledirsi per averle permesso di seguire la sua stessa strada, per averle trasmesso quella passione che alla fine le aveva tolto tutto, pure la vita. Cercai tra quegli sguardi pieni di sofferenza il volto di Marcus, temendo che anche il suo fosse macchiato dallo stesso dolore.

Quando tornai a nascondermi e ad affiancarmi a Edith, la vista cadde nuovamente sulle nostre mani congiunte, sporche del sangue del mio migliore amico e mi ritrovai a reprimere le lacrime all'interno del girocollo della felpa per non cedere a quel pianto disperato che avrebbe potuto richiamare l'attenzione di persone sbagliate.
Edith si strinse a me, poggiando la testa sulla mia spalla resa scomoda dai ripetuti singhiozzi. Lo avevo ascoltato, avevo accolto la sua richiesta, avevo deciso di salvare la ragazza di cui mi ero innamorato lasciandolo in bilico tra la vita e la morte.

«É tutta colpa mia.» Esalai tornando a inspirare l'aria fredda di Dicembre.

«Rhys...» Dalla sua voce rauca e spezzata capii che anche lei era caduta in quel vortice di sensi di colpa capaci di divorarti dentro.

«Potevo rimanere lì sotto, potevo proteggere entrambi.» Affermai sopraffatto dal rimorso. «Non dovevo ascoltarlo Edith, non dovevo permettergli di mandarmi via.»

Quella storia non era partita da me, eppure in quel momento mi sentii responsabile di tutto quello che stava accadendo al di sotto di noi; sentii il peso della morte degli innocenti, sentii il peso degli errori di mio padre strangolarmi, sentii l'amarezza disintegrare ogni molecola di sicurezza tenuta viva fino a quel momento.

«Rhys guardami.»

Mi ritrovai con il volto incastrato tra le sue mani fredde, che con delicatezza mi stavano chiedendo di voltarsi per incontrare quegli occhi neri, divenuti ormai lucidi e privi di maschere.

«Se vuoi dare la colpa a qualcuno, dalla a me. Odiami per averti permesso di tornare, per ogni sorriso che ho ricambiato e per ogni bacio a cui ho risposto. Detestami per averti reso parte del caos che è sempre stata la mia vita e per averti trascinato a fondo con me.» Prese un respiro. «I tuoi occhi hanno perso la luce a causa dell'oscurità che ho sempre avuto dentro ed è vero il mio cuore è tornato a battere grazie a te, ma a che prezzo? L'amore non dovrebbe farti piangere, l'amore non dovrebbe compromettere quello che sei; l'amore dovrebbe renderti vivo, felice, dovrebbe farti sentire in Paradiso. Sei all'inferno per causa mia, quindi ti prego, se vuoi avercela con qualcuno...prenditela con me.»

Soul HostageDove le storie prendono vita. Scoprilo ora