Criss non é ancora tornato,il che é abbastanza strano dato che non mi ha chiamato come é suo solito fare per vedere se sto bene e con chi sono. Beh meglio, così nessuno mi fa l'interrogatorio. Sorrido al pensiero di Criss che mi fa l'interrogatorio.
Salgo le scale e vado in bagno a farmi una doccia calda,dopo aver finito mi asciugo e mi infilo sotto le coperte.
La sveglia suonó alle 6.30. La spensi e ebbi la tentazione di girarmi dall'altra parte e continuare a dormire,ma la buona volontà o meglio,la voglia di vedere Nick e giocare un po a basket,prevalse sulla pigrizia. Mi alzai e dopo una doccia veloce mi diressi nella cabina armadio alla ricerca di qualcosa da indossare per andare a scuola. Scelsi dei leggins di pelle nera,sexy ma raffinati,e un mini abito verde acqua fatto in lana. Ai piedi misi degli stivaletti sportivi con borchie. Odiavo vestirmi con vestiti pesanti ma oggi pioveva e faceva abbastanza freddo,quindi ero costretta. Pettinai i capelli e decisi di lasciarli sciolti. Erano un po mossi ma non disordinati,il che era un anomalia. Mi misi un filo di eyeliner nero e il mascara,come sempre,e alla fine optai per un rossetto rosso non troppo scuro. Mi guardai allo specchio soddisfatta del mio riflesso. Non sapevo nemmeno il perche di tutta questa eleganza,o forse si.
Jonas,non ho smesso di pensare a quel bacio,ma faró finta di nulla quando lo vedró.
Scendo giu e vedo Criss che faceva colazione,lo ignoro e mi siedo dall'altro lato del tavolo con una tazza di thé caldo.
"Non si saluta piu?"
Io:non te lo meriti,non mi hai neanche avvisato che andavi via lasciandomi sola.
"Non ti ha accompagnata Cal?"
Io:e se non c'era Cal?
Non mi rispose.
Io:E poi da quando ti piace Amanda e perche non me ne hai mai parlato?
"Sono affari miei."
Io:vaffanculo.
Esco sbattendo la porta.
Arrivo a scuola dopo 15 minuti,vado direttamente in palestra ignorando tutti.
Mi cambio e inizio ad allenarmi.
"Hei"
Mi giro e vedo lui.
"Ciao" gli risposi,forse un po troppo crudelmente ma non voglio dargli la soddisfazione e fargli pensare che mi ha in pugno.
"Come siamo scontrose oggi"
Io:che cosa vuoi?
Mi diressi verso la porta ma Jonas non si spostava,anzi mi prese per il braccio e mi sbatté contro il muro. Lo vidi avvicinarsi pericolosamente al mio viso. Non riuscivo a spostarmi,teneva le mie braccia sollevate contro il muro. Arrivó a sfiorarmi le labbra con le sue,riuscii a sentire il suo respiro,sapeva di menta fresca. Pensai mi volesse baciare e per un attimo non desideravo altro,ma poi parló.
"Non riesco a starti lontana"
Io:non sarò una delle tante Jonas,non scoperemo in bagno della scuola non ci sperare.
Gli feci l'occhiolino dopo di che andai a cambiarmi.
Arrivai in ritarto quindi bussai.
"É in ritardo"
Io:c'ero arrivata,posso sedermi?
E senza aspettare la risposta della mia prof di matematica mi siedo al mio solito banco. Accanto a me c'era Lily,abbiamo.parlato molto e siamo diventate amiche.
"Hey,tutto bene?"
Io:no Lily dopo ti devo raccontare una cosa
"Certo tesoro"
Io:tu intanto dimmi come va con Alex.
Arrossisce immediatamente,gli piace davvero riesco a leggerglielo negli occhi.
"Stiamo insieme"
Io:oddiooo
Esulto a voce un po troppo alta.
"Signorina Lopez? Vuole darci una spiegazione?"
Io:niente che la riguarda.
"Moderi i linguaggi signorina,non é una buona cosa mancare di rispetto le persone piu grandi di te"
Io:quello lo avevo notato.
"Che cosa signorina?"
Io:che non ha sicuramente la mostra età,forse 50 anni in piu.
"Vai in presidenza" urla,é fuori di se mentre la classe scoppia in una risata sonora.
Posso dire di esser soddisfatta,mi incammino verso l'ufficio del preside,ma qualcosa mi blocca.
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Oltre l'infinito.
RomanceL'amore é questo. L'amore sei tu che mi fai male e io che ti amo lo stesso. Charlotte e Jonas. Erano attratti l'uno dall'altra. Bastava guardarli per capire che c'era qualcosa che li legava fortemente. Sembravano due bambini che giocavano a rincorre...