Capitolo-24.

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Erano giorni che non vedevo ne sentivo Jonas.

Mancava un giorno al natale e io al posto di giorire mi trovavo sul letto a deprimermi.

Mentre beavo del silenzio che si era creato nella casa chiusi gli occhi per un attimo ma li riaprii subito dopo a causa di un tonfo e delle urla.

"Charlotteee" delle voci fastidiosissime purtroppo a me familiari mi richiamarono,mi alzai svogliatamente e mi diressi al piano di sotto.

"Eccola la nostra polpettina" mi presero in giro scoppiando a ridere entrambi.
In tutta risposta feci una linguaccia ad entrambi dopo di che mi buttai tra le loro braccia.

Alex a Cal passavano da sempre insieme con noi la vigilia di natale,era la nostra serata,serata tra giovani,mentre il natale lo passavamo insieme alle nostre famiglie attorno a una tavola enorme piena di ogni ben di Dio.

Come ogni anno Cal e Alex portarono da bere mentre Criss andava a fare la spesa comprando schifezze a volontà.
Quest'anno a noi si sarebbero unite anche le ragazze,ovviamente Amanda che era insieme a Criss e Lily che sarebbe arrivata tra poco.

Speravo solo che lui ci fosse,anche se aveva sbagliato lui non mi aveva dato modo di contattarlo e ciò aumentava la mia rabbia.

Scossi la testa e andai ad aprire alla mia migliore amica che era appena arrivata.

Come suo solito mi saltó addosso dopo di che andò a baciare Alex e infine salutare anche Cal.

Mio padre era con i genitori di Cal,Alex ecc quindi avevamo casa per noi.

Ci sedemmo tutti sul divano aspettando l'arrivo di Criss e Amanda per dare il via a tutto ma ovviamente stavano tardando quindi ne aprofitammo per fare una battaglia di cuscini,io Cal e Alex le facevamo sempre per poi finire tutto facendoci il solletico a vicenda.

Era così bella questa nostra amicizia,fin da piccoli eravamo inseparabili e ora il nostro rapporto era sempre lo stesso anzi,piu forte che mai.

Guardai i miei amici sorridendo calorosamente ricordando i bei momenti passati insieme quando sentii il campanello. Diedi una veloce occhiata ai miei amici per vedere se qualcuno aveva intenzione di alzarsi ma vidi Lily e Alex litigare per l'ennesima cavolata per poi baciarsi appassionatamente e Cal concentrato a giocare con la play,sbuffai divertita e andai ad aprire.

Amanda si butto tra le mie braccia e mi sussurró all'orecchio un "scusa" non capii di cosa parlava ma quando mi lasció lo vidi.

Jonas era li,davanti a me,con la testa bassa. Aspettai che parlasse ma non lo fece quindi decisi di tornarmene in salone ma la sua voce mi fermò.

"Cha" quasi un sussurro ma lo udii perfettamente mi girai e lo guardai.
"Vieni,dobbiamo parlare." Lo seguii senza oppormi.

Mi portò in giardino e si mise a sedere sull'erba.

Mi guardó e cercando una conferma da parte mia che non tardò ad arrivare parlò.

"Charlotte..io.. -fece una piccola pausa e prese un respiro profondo- faccio gare con le moto." Disse tutto d'un fiato.
"Perché? Non ti mancano i soldi"
"Non lo faccio per i soldi,mi piacciono le moto e poi lo faccio da sempre" concluse.

"Tuttavia ciò non ti giustifica per quello che hai fatto a quel ragazzo." Alzai leggermente la voce ma cercai di trattenermi.

" lo so,mi dispiace ok? Sono stata all'ospedale e ci ho parlato. Aveva parlato di te,aveva detto cose che mi hanno fatto sbottare,non lo farò piu-si alzó- Charlotte- si avvicinó e prese il mio viso tra le sue mani,a quel tocco il mio corpo avvampó e il cuore perse un battito,come poteva provocarmi tutte queste emozioni soltando con un tocco?-é l'ultima volta,te lo prometto." Continuando a guardarmi negli occhi posó le sue morbide labbra sulle mie e chiese accesso alla mia bocca,sorchiusi la bocca e gli lasciai campo libero,le nostre lingue si rincorrevano in una danza infrenabile piena di passione.

Mi strinse piu forte a lui e  portai le mie mani dietro al suo collo gioccherellando con i suoi capelli e scompigliandoglieli.

Purtroppo quel meraviglioso momento fu interrotto dal mio odioso fratello che ci richiamó per iniziare la mini festa.

Giocammo,cantammo,ballammo come dei bambini fino a tarda notte,ci addormentammo tutti sfiniti per terra poche ore prima dell'alba.

Sentii qucuno scuotermi il braccio e cercai di ribellarmi a quel tocco ma la persona non mi molló,avrei voluto ammazzare chiunque mi stesse svegliando in quel momento ma quando aprii gli occhi cambiai subito idea vedendo il viso ancora addormentato di Jon.
Lo guardai interrogativa in cerca del perché di quel brusco risveglio ma in tutta risposta mi prese la mano e aiutandomi ad alzarmi mi porto fuori in giardino.

Mi girai a guardarlo ancora non capendo cosa avesse in mente quando Jon mi giró e abbracciandomi da dietro mi indicò un punto con il dito.

Rimasi a bocca aperta,era una vista spettacolare,l'alba. Vedere il sole salire al suo trono pian piano illuminando ogni cosa,quei colori erano il più bel spettacolo. Non avevo avuto l'occasione di vedere l'alba molte volte ma ogni volta che potevo vederla ne rimanevo incantata.

Era una cosa di una bellezza inspiegabile,una bellezza unica,una conferma che l'inizio di un nuovo giorno puó essere meraviglioso.

Continuai a guardare quel meraviglioso spettacolo mentre Jon era dietro di me e mi stringeva fra le sue braccia,poggiò la testa nell'incavo del mio collo e mordicchió dolcemente la mia spalla facendomi sussultare e sentire il cuore fare salti mortali.

A ogni suo tocco il mio cuore dava di matto,era incredibile l'effetto che mi faceva ogni suo gesto.

Restammo li ancora per qualche minuto poi tornammo a dormire abbracciati uno all'altra.

Oltre l'infinito.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora