"Buongiorno amore" mi svegliò Jon,mi stava accarezzando i capelli mentre mi sussurrava all'orecchio il buongiorno stuzzicando il mio lobo.
"Mmhh" mugugnai,non volevo alzarmi,volevo passare tutta la giornata li,su quel telo con lui con il rumore del mare come sottofondo alle nostre coccole."Dai,devi tornare a casa" mi incitò Jon con la sua bellissima voce.
Aprii gli occhi malvolentieri ma sorrisi appena vidi quel meraviglioso spettacolo che si presentava davanti ai miei occhi.
Jon era senza maglietta,con i capelli arruffati e gli occhi puntati su di me,quei bellissimi occhi pieni di gioia e letizia. Persino di prima mattina era bellissimo con quell'area fanciullesca e con il suo meraviglioso sorriso.
Jon si chinò leggermente e mi lasciò un dolce e morbido bacio sulle labbra,sorrisi a quel gesto dolcissimo.
Mi alzai e mi misi seduta mentre Jon si stava gia vestendo,faceva freddo,eravamo in pieno invenrno ma nonostante ciò ieri sera non ho avuto freddo nemmeno per un nano secondo,Jon mi ha riscaldato per tutta la notte con e sue possenti braccia e il calore del suo corpo.
I ricordi di quella sera mi riaffiorarono nella mente e arrossii leggermente.
Era stato il compleanno perfetto,spruzzavo di gioia da tutti i pori,ero felice,viva. Finalmente mi sentivo completa e sentivo che ero unita a lui in tutti i modi possibili.
Lo amavo,e anche lui.
"Charlotte,che succede?"mi richiamò Jon,eravamo in macchina da più di mezz'ora e non avevo fiatato.
"Va tutto bene tranquillo" gli sorrisi dolcemente,andava davvero tutto bene,ero la persona più felice di questo mondo.
Jon ricambiò il mio sorriso e mi prese la mano.
Per il resto del tragitto abbiamo cantato a squarciagola le canzoni che davano alla radio.
"Ti va..se oggi pomeriggio vieni a fare un giro in moto?" Disse tutto d'un fiato,come se avesse paura di dirlo.
"Cosa,tu hai una moto? Oddio certo,amo le moto perché non me lo hai mai detto prima?."
"Non so" rispose semplicemente continuando a fissare la strada,dopo poco parcheggió davantia a casa mia.Era prestissimo e le strade erano deserte quindi abbiamo fatto presto ad arrivare,salutai Jon con un bacio e corsi via.
Mi feci una doccia calda dopo di che mi buttai sul letto,ero sfinita.
Dovevo chiamare Lily e Amanda avevano insistito tanto,presi il cellulare e mentre cercavo i loro numeri mi addormentai facendo cadere il cellulare dritto sulla mia faccia.
***
Sentii un fastidioso rumore e mi rigirai nel letto,non volevo alzarmi ma il rumore non cessava quindi fui costretta ad aprire gli occhi per poi capire che era il mio cellulare.Lo presi e senza guardare chi era risposi.
"Charlotre,charlotte" la voce di Amanda era preoccupata,sembrava che avesse appena pianto.
"Am che succede?" Chiesi preoccupata,quella ragazza
aveva un immenso dono nel far preoccupare le persone.
"Charlotte devi venire subito qui,Jon..jon.." non riusciva a finire la frase e io mi stavo preoccupando per davvero."Am calmati e spiegami che succede con Jon?" La incitai a continuare.
"Jon sta picchiando un ragazzo non lo molla se non vieni potrebbe..sbrigati Charlotte."Non risposi,misi i primi vestiti che avevo sottomano e corsi giu,presi le macchine dell'auto di Criss e senza avvisarlo corsi fuori.
Sapevo guidare la macchina ma tuttavia non avevo la patente quindi dovevo stare attenta.
Ho rischiato di fare tre incidenti ma per fortuna non successe.
Arrivai al ponte e senza badare tanto al posto e alle persone che c'erano corsi verso una folla di ragazzi e ragazze radunati in un cerchio.
Sentii urlare Amanda e capii subito che stavo andando nella giusta direzione.
Oltrepassai la folla e vidi Jon che stava picchiando violentemente un povero ragazzo ormai privo di senso mentre Amanda stava piangendo e urlando a Jon di smetterla e agli altri di aiutarla.
Mi avvicinai titubante e richiamai Jon.
"Jon" la mia voce uscì come un sussurro,avevo paura,troppa.Jonas non mi degnò nemmeno di uno sguardo quindi riprovai.
"Jonas!" Questa volta urlai,ma niente.
"Jonas smettila,lascialo stare" misi una mano sopra il pugno che era indirizzato a quel povero ragazzo.Quando si accorse di me mi guardò,i suoi occhi azzurri si erano trasformaiti,erano quasi neri,pieni di rabbia.
Avevo paura,lui non era Jonas,lui nom era il mio ragazzo.
Distolsi lo sguardo da lui e lo.spostai dopo di che cercai di far riprendere il ragazzo che il mio ragazzo aveva massacrato.
Iniziai ad urlare di chiamare un'ambulanza e dopo poco vidi una ragazza che prendendo il cellulare chiamó un ambulanza.
Quando l'ambulanza arrivò tutti andarono via e anch'io prendendo Amanda mi diressi verso la macchina ma.fui fermata da Jon.
"Charlotte..Charlotte cazzo ascoltami!" Urló,lo guardai con rabbia,ero arrabbiata,non ragionavo piu.
"Cosa c'e? Cosa vuoi dirmi? Cercare una scusa plausibile per giustificarti? Beh sappi che non ho bisogno delle tue scuse. Chi era quello? Perché non era il mio ragazzo,no il mio ragazzo non é così. Se non arrivavo io che cazzo sarebbe successo? Lo avresti ammazzato? Ma come hai potuto? Come hai potuto pensare anche solo per un nano secondo di fare una cosa del genere? Sei un mostro!-urlai,mi guardai intorno e notai che era un posto abbandonato,o meglio.un posto che la polizia probabilmente non conosce nemmeno.- cosa ci fai qui eh? Che razza di posto é? Cosa mi nascondi Jonas? Cosa mi nascondi?" Urlai ancora,sentivo le lacrime bagnarmi il viso ma non feci nulla per fermarle.Lo guardai in cerca di una risposto che però non arrivò,lo guardai per un'ultima volta poi,prendendo Amanda andai via.
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Ciaoooo,ci stiamo avvicinandoo al famoso colpo di scenaaaaa.Pubblicheró presto promesso.
Grazie per le visualizzazioni e per i voti,un bacione.
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Oltre l'infinito.
RomanceL'amore é questo. L'amore sei tu che mi fai male e io che ti amo lo stesso. Charlotte e Jonas. Erano attratti l'uno dall'altra. Bastava guardarli per capire che c'era qualcosa che li legava fortemente. Sembravano due bambini che giocavano a rincorre...