Capitolo 8 - Più di tutto

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"But you're untouchable burning brighter than the sun

Now that you're close I feel like coming undone"

ELENA POV

Apro gli occhi con un mal di testa martellante, i raggi di luce mi feriscono come dei fendenti.

"Ahia." Richiudo gli occhi e mi copro il viso con le mani.

Un altro post-sbornia... e non ricordo nulla. Ho un vuoto di memoria da ieri sera.

Che giorno era?

E poi...

Socchiudo gli occhi, evitando la luce della lampadina a destra, per studiare la stanza.

Questo non è il mio appartamento. Dove sono finita? A casa di qualche sconosciuto?

Mi tocco il corpo, sono ancora vestita.

Allora non è stata un'avventura notturna. Ma perché sono qui?

Meglio svignarsela prima che capisca chi sono.

L'ultima cosa di cui ha bisogno la HealTech è la notizia che la CEO si è ubriacata ed è finita nel letto di uno sconosciuto.

Mi siedo sul letto tenendomi la fronte.

"Sì, ci penso io ad Elena, vai a lavoro." Sobbalzo, conosco questa voce "Ciao!"

Chiara?! Perché è qui?

Tento di concentrarmi sul giorno prima: ero in ufficio come sempre, stavo lavorando... e poi?

Ho un vuoto terribile.

"Elena? Stai meglio?" Alzo la testa, Chiara è accanto al letto e mi guarda con un piccolo sorriso.

"Sono ancora qui... anche se non capisco perchè?" Chiedo alzando un sopracciglio.

Si guarda intorno, evitando di guardarmi negli occhi.

"Ieri... non stavi bene, eri molto ubriaca e..." si morde il labbro, finalmente guardandomi con i suoi occhi azzurri "Non potevo lasciarti lì. Non so dove abiti, quindi ti ho portata a casa mia."

Ero ubriaca... deve essere vero, visto che non ricordo nulla.

Devo aver bevuto molto più del solito, ma perché?

Non l'avrei fatto senza motivo...

Chiara continua a guardarmi con i suoi dolci occhi azzurri, piena di preoccupazione per me.

"Grazie per avermi aiutata. Non dovevi." Sospiro "Spero di non essermi resa troppo ridicola."

"N-non ti preoccupare." Arrossisce e distoglie immediatamente i suoi occhi dai miei.

Lo sapevo, ho fatto qualcosa.

Scommetto che l'ho scocciata con la mia autocommiserazione, lamentandomi della sfortuna di essere nata in una famiglia ricca e potente.

Ridicola.

Mi sono ubriacata, sto diventando come mio padre.

Un'ondata di nausea mi travolge, Chiara riprende a guardarmi.

"Ancora non ti senti bene?"

"Scusami, ti ho già disturbata abbastanza." Deglutisco.

Voglio togliere il disturbo, ma devo sapere perché mi sono ridotta così.

"Per caso... sai perchè sono- così?"

Fa un sorriso triste.

"Non ricordi che giorno fosse ieri?"

Le Conseguenze dell'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora