Capitolo 19 - Più della vendetta

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"You're terrified to look down

Cause if you dare, You'll see the glare

Of everyone you burned just to get there

It's coming back around"

CHIARA POV

"Quindi, è successo qualcosa di interessante adesso che lavori con l'altro Lombardi?" chiede Alessandra mentre si sta infilando il giacchetto da motociclista per andare a lavoro.

"No, insomma è uno..." alzo gli occhi al cielo "Lo sai, ma è freddo e professionale. Antipatico, ma non è un crimine questo..." faccio una smorfia "Purtroppo."

"Quando smetterai con questa storia..." torna a guardarmi con un sopracciglio alzato "E lascerai questo lavoro?"

"Non ancora." corrugo la fronte e sale la rabbia dentro di me "E poi- tu non c'eri Ale, quando Elena-" sospiro "Sono stati genitori orribili. Noi abbiamo perso i nostri, certo, ma poi abbiamo trovato un'altra famiglia. Lei una famiglia non l'ha mai avuta."

Per una volta la sua espressione si addolcisce con un po' di comprensione per Elena.

"Lo so, anche se penso che stare con Elena non sia una buona idea. Insomma, potresti trovare una ragazza con meno problemi."

La fulmino con lo sguardo.

"Ehi, è vero. Ma finchè si comporta bene non dirò nulla." incrocia le bracca "Ma non mi piace il suo rapporto con l'alcool."

"Neanche a me." mi mordo il labbro "Le ho parlato e le ho consigliato di cercare aiuto. Ultimamente sembra aver diminuito..." sospiro "Certo, non posso sapere cosa fa quando non ci sono. Ma almeno non l'ho più vista ubriaca."

"Spero per lei sia così. Ma c'è qualcos'altro che ti preoccupa, allora? Sputa il rospo."

"Potresti essere un po' più delicata." roteo gli occhi "Bè, le ho detto che la amo."

"Oh, ed è una novità?" chiede prendendomi in giro.

"Bè, per lei sì. Ha reagito-" corrugo la fronte "Si è alzata ed è stata in bagno per almeno dieci minuti. Per un attimo ho temuto fosse fuggita." dico ridacchiando, ma in quel momento avevo i nervi a fior di pelle.

Pensavo di averla spaventata e che non provasse lo stesso- anche se non ha senso!

Lo so che mi ama, lo so da come si comporta e dal suo sguardo. E ogni tanto ha quello sguardo malinconico, come se potessi andare via da un momento all'altro.

"Devo andare a menarla?" chiede guardandomi minacciosa.

"No! È- non capisco perché ha reagito così. Pensavo non le fosse piaciuta la mia dichiarazione, che non provasse lo stesso, ma poi-" mi sistemi gli occhiali e arrossisco "Ha chiesto che glielo dicessi di nuovo."

"Non te l'ha ridetto? Lungi da me difenderla, ma potrebbe essere perché non è abituata."

"Sì, bè ma è rimasta come- sconvolta? Incredula? Non lo so, ma è andata al bagno per un paio di minuti prima di tornare. Le ho detto se andasse tutto bene e ha detto di sì. Sembrava più tranquilla, ma- non so, non vorrei averla spaventata."

"Sono passati 6 mesi, e visto tutto quello che è successo non penso abbia il diritto di spaventarsi per così poco." incrocia le braccia "E poi?"

"Nulla, ma... mi ha chiesto di ridirglielo." sorrido imbarazzata "Dopo, in un altro contesto."

Le Conseguenze dell'AmoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora